Astenersi dal sesso prima del matrimonio regala stabilità

Secondo una ricerca arrivare alle nozze senza avere avuto molte esperienze erotiche precedenti, aiuti a rendere più intimo e durevole il rapporto tra i coniugi

           

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Lucia Cantatore signora, quello che lei dice è storicamente vero. Ma era basato su un tipo di società che, fortunatamente, non esiste più se non in poche famiglie o piccole società retrograde. Dico fortunatamente perché quella cultura era basata su un tipo di società in cui le donne non studiavano, non avevano accesso al mondo del lavoro ed erano quindi completamente sottomesse agli uomini che facevano di loro quello che volevano senza essere biasimati da nessuno. Oggi, invece, le donne studiano, lavorano, scelgono se fare figli o no e vivono anche il loro corpo come dovrebbe ciascuna persona umana: senza sottomissioni. Grazie al divorzio, benedetto sia, possono liberarsi di unioni non rispettose o che non aiutano alla realizzazione personale. I tradimenti c’erano prima come ci sono oggi. E no, nessuno si lamenta per questo.
Il cammino da fare per liberarsi dal peso del machismo è ancora lungo. Ma ci stiamo lavorando.


L’articolo, o chi lo legge, confonde correlazione con rapporto di causa effetto. Chi è molto promiscuo difficilmente si troverà bene in un matrimonio, a meno che non sia aperto. È difficile che entrambi i partner siano altrettanto promiscui, e quindi dopo un po’ si crea tensione, durante i fisiologici momenti in cui si fa meno sesso: o si cerca altrove o si finisce con sbuffare come una pentola a pressione. Ergo, questi matrimoni tendono a durare meno.

Correlazione, di due fenomeni che hanno la stessa causa, non che sono uno la causa dell’altro.

Correlazione, causa, effetto: Questi sono concetti che chiunque dovrebbe conoscere, ma la scuola da un po’ di tempo non riesce ad insegnarli.


Stefano Nicolini ma lei si basi su quello che ho scritto io. Sta rispondendo a me non a un collettivo femminista.
La troppa libertà? La troppa libertà delle donne? Troppo grande rispetto a cosa?Mi spiace ma penso che partiamo da presupposti completamente diversi. Io, come donna, per aver studiato, per lavorare, per decidere di avere o meno figli, un compagno marito o quello che sia, per decidere per me stessa non sento affatto di avere una “troppo grande libertà “, ma una libertà uguale a quella che meritano di godere tutti gli esseri umani: lei, io, mio marito, i miei figli e tutti i 7 miliardi di persone che popolano questa terra.
Se lei mi parla di “troppa libertà “ credo che comunichiamo in due lingue diverse.
Fondamentalmente lei sta parlando di femminismo. Io sto parlando di diritti umani.


Stefano Nicolini questo è un discorso più generale, quello della libertà, in cui, penso, ognuno dovrebbe essere condotto dalla formazione e dalla cultura. Soprattutto nel capire che la libertà è sempre libertà di fare qualcosa all’interno di un sistema di relazione (con sè stessi, con gli altri e con lo stato). Cioè, capire che non esiste una libertà assoluta (fare quello che mi pare) ma che la libertà è una capacità pratica che va esercitata sempre in rapporto a qualcuno e a qualcosa.
In linea generale condivido il discorso. Anche se questa cosa della deriva valoriale è qualcosa che ho sentito ripetere a ogni generazione a proposito della generazione successiva.


Per invitare i ragazzi ad astenersi dal sesso dovrebbero prima riaprire le case. Il decadimento morale, non è figlio della pillola o della emancipazione (che spesso è una vera e propria involuzione) delle femmine, come si è soliti affermare, ma dell'assurda Legge Merlin. Eliminando le professioniste e rendendo la prostituzione una cosa sporca e insana, gli uomini si sono dovuti arrangiare con le brave ragazze, finendo con lo spendere molto di più perché il matrimonio è diventato la via preferenziale di meretricio. Ti sposi, fai figli, ti separi, ti fai una casa gratis e un disgraziato è costretto a mantenerti a vita per le marchette che avresti dovuto fare ma che non sempre hai onorato... Riaprite le case e in meno di sessant'anni le ragazze torneranno ad essere virtuose, se è questo che vi interessa.


..... Ma perché fanno ricerche senza senso, perché non mettono le foto di questi disquisitori inutili, in un mondo dove i ragazzini vedono e sanno tutto del sesso, e lo fanno anche!! Dove le bambine restano incinte e non lo sanno, dove in Giappone i ragazzi sono inclini a non farlo perché non hanno stimoli, e in una Italia dove le adolescenti fanno le gare a chi ne ciuccia di più!!! Tornare al matrimonio di 2 imbranati, magari incompatibili per gusti, dimensioni e affiatamento, mi sembra preistoria.
Facessero una ricerca invece, su quanti uomini e quante donne, non sanno chi sono veramente, tra modelli da imitare e ruoli cancellati, molti arrivano al matrimonio pensando di mettersi al sicuro, senza conoscersi veramente, e Incominciano un percorso infernale, senza la determinazione e il "dovere" di una volta, ma anche senza limiti alle tragedie che la cronaca ci regala ogni giorno....
Il matrimonio senza esperienza, per giovanissimi!? Una roulette russa!!
.. Penso che certi lo fanno solo....
PER POSTARE LE FOTO!!! (.....)


Mi sembrava ci fosse scritto qualcosa del genere sul manuale di galateo di Donna Letizia,1962..un’altra perla che ricordo di quel libro è:”Se la ragazza a 23 o 25 anni non ha ancora trovato un fidanzato e teme di rimanere zitella,i genitori premurosi si procureranno di introdurla nei salotti migliori per incontrare qualche buon partito della buona società..”
Al di lá delle convinzioni personali e con tutto il rispetto per la decisione (purché consapevole!)di un individuo di arrivare illibato al matrimonio, invece di proporre articoli come questi che suggeriscono possa essere una buona idea giungere totalmente impreparati a legarsi per la vita (?)con una persona con cui non si sa neanche se c’è intesa,perché non affrontare una volta per tutte l’argomento educazione sessuale nelle scuole,che (quello sì!) servirebbe davvero a preparare i ragazzi ad una vita sessuale e sentimentale matura,sana e consapevole?


Ma questo chi lo dice e scritto non ha avuto nulla, non ha provato niente, e si ! si avanti con le seghe sino al matrimonio, questo già c'è, ma poi ci deve stare anche il fare sesso , ogni lasciata è perduta e poi magari non sono neanche capaci a farlo ne prima ne dopo il matrimonio. E' meglio osare che pentirsi di non aver osato. E poi come si fà a stare con una donna a pomiciare e non fare nulla, poi le palle si gonfiano e ci vuole lo spillo o l'altro rimendio manualmente e poi scoccia, meglio appoggiarlo se poi scivola dentro si vedrà. Mi fermo, BGiornata.


Il gruppo i neri per caso, cantavano: fare sesso e naturale non c’è niente di immorale e beato chi lo fa.infondo quanto c’è sentimento non c’è mai pentimento. Da tantissimi anni i tempi sono cambiati, anche qua in Sicilia, i ragazzi escono e fanno sesso tutte le volte che gli dice la testa.forse ai tempi dei miei nonni era così che si sposavano le donne vergini e anche perché no, forse anche gli uomini.i matrimoni duravano tantissimo per vari motivi.oggi invece il sesso Per tanti giovani viene utilizzato non tanto per il piacere di avere un rapporto intimo ma per sport.i matrimoni di una volta Tura auguro una vita, oggi invece 10 anni di convivenza, se lasciano. Cinque anni di fidanzamento, l’amore finito. Una volta invece un matrimonio durava un’eternità.buona giornata


10ºChiara Lovecchio Certo che mi baso su quello che dice lei, ma stiamo in un mondo pieno di idee anche estremiste, e vengono sempre fuori gli estremismi maschili ma mai quelli femminili, quindi boh mi sembra giusto sottolinearli.
Parlo di troppa libertà generale, come quella che ha permesso al patriarcato di esistere, e quello che ora permettere ad un 12enne di bere, fumare, drogarsi e fare sesso come se nulla fosse, con l'arroganza del "posso fare quello che voglio, siamo un paese libero", frase che non vorrei sentire nemmeno da un 30enne.
Io sinceramente della libertà di farmi del male solo per non sentirmi oppresso da una legge che me lo vieta, ne faccio a meno. Anche perché sono anche io una persona. Se è giusto rispettare gli altri è giusto anche rispettare sé stessi.
Non ho detto che ciò che chiede lei sia "troppa libertà". Ho solo detto che spesso viene abusata, in primis dagli uomini, e da quando esiste il femminismo, anche dalle donne convinte di star facendo la cosa giusta. E ripeto non parlo di diritto di studiare, lavorare, formarsi, ecc (che ultimamente un po' tutti abbiamo problemi a causa del denaro...)




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