Martina Gallizzi, specializzanda in Medicina: "Con 3 mila euro al mese la banca non ci rilascia il mutuo"

La giovane coppia convive a Milano. "Lui ha un contratto a tempo indeterminato ma considerano il mio stipendio come una borsa"

           

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dipende dal tipo di contratto di lavoro, dal patrimonio e dall'importo del mutuo ! Le banche sono privati e se non interviene lo stato a garantire i mutui dei giovani difficilmente la banca concederà un mutuo a chi ha un contratto a termine o precario, non ha patrimonio e con 3000 euro al mese pretende di avere un mutuo di 500.000 euro ventennale, specie con le incognite sul valore degli immobili dovute anche alle politiche forsennate dei governi per spremere dagli immobili più tasse che possono riducendone l'appetibilità e quindi il valore. Dicasi lo stesso per gli affitti alti come avete detto in precedenza senza considerare che i proprietari oltre a pagare sull'acquisto delle seconde case oltre il 10 per cento di tasse e quando le affittano l'imposta di registro ogni anno se non fanno la cedolare secca con cui perdono la rivalutazione per inflazione attualmente del 8 per cento annuo e le spese di agenzia ed il costo del ripristino del locale mai completamente in ordine, ogni anno pagano imu e imposte dirette e addizionali per circa il 50 per cento dell'affitto oltre alle spese di manutenzione straordinaria ( quelle ordinaria è a carico dell'inquilino ) e dell'avvocato quando serve per le liti con l'inquilino ( che quando non paga e resta dentro sono dolori con le nostre leggi ) o col condominio. Mettiamoci poi che ci sono periodi in cui l'immobile resta sfitto ed il proprietario subisce tutte le spese ( imu, imposte dirette sulla rendita catastale, manutenzione ordinaria e straordinaria, rifiuti, spese fisse per luce e gas perché non gli conviene staccare le utenze per poter far vedere l'immobile ) oltre a ripagare nuovamente l'agenzia per cercare di riaffittare. Alla fine se consideriamo le tasse e le spese nell'arco di 20 anni al proprietario resteranno in tasca fra il 35 ed il 40 % delle entrate oltre al rischio di danni, canoni non pagati, spese i avvocati e riduzione del valore ( dal 2008 a oggi la riduzione è stata del 25 % del valore degli immobili ). L'investimento immobiliare è il più tassato e rischioso oramai. Quindi occorre decidere se vogliamo una economia liberale o comunista ma a questo punto anche gli editori, i giornalisti, i politici che vogliono questo regime devono cominciare a pagare le tasse in Italia e non nei paradisi fiscali, non corrompere più o farsi corrompere, ridursi gli stipendi per un discorso di uguaglianza e solidarietà e rinunciare agli utili come nei paesi comunisti al posto dei quali avranno uno stipendio. Facile farsi belli sulla pelle degli altri ! Se in questi anni i politici italiani, a differenza di quelli tedeschi o del nord Europa come Svezia, Danimarca, Norvegia ecc. ecc. avessero speso oculatamente e non avessero rubato e sperperato oggi il nostro debito pubblico sarebbe sostenibile come quello tedesco e non avremmo tutte queste tasse e disservizi e potremmo intervenire con aiuti pubblici per aiutare i meno abbienti ad ottenere mutui garantiti dallo stato e affitti con contributi pubblici oppure ostelli per i giovani o edilizia popolare ( ormai abbandonata per arricchire i palazzinari con l'edilizia privata ed anzi hanno rubato le migliori case popolari appartenenti agli ater ). L'Italia sta male perché i politici sono ladri e corrotti da imprenditori senza scrupoli e tutti questi non vangono mai puniti, specie quando i processi salgono di giudizio per finire fra toghe simpatizzanti dei politici e delle lobbies.


Francesco Turturiello no non é una botte di ferro ma sono piú elastici, con tutti i pro e i contro.
Il modello economico americano é basato sul far girare l’economia, quindi le banche sono piu propense a prestare i soldi permettendo ad una giovane coppia di poter comprare casa.
Anzi, in america non finanziano l’acquisto della casa specifica ma finanziano Francesco a prescindere da che casa voglia comprare. La garanzia é Francesco, il suo lavoro, quanto guadagna ecc ecc.

Qua invece é fatto tutto per complicarti la vita, istruttorie che durano 3 mesi. Banche che si tirano indietro per una parete divisoria non perfettamente corrispondente alla piantina(come se la cosa potesse cambiare il valore del bene). Vogliono la casa a garanzia, il tuo stipendio e anche quello di un parente.
Di fatto le banche in italia vogliono prestare i soldi a chi non ne ha bisogno


Leonardo Di Flaviani il 40% ormai non lo concede più nessuno. Il 30% è il massimo e come giustamente dici guardano tutta la situazione reddituale e gli impegni in corso. Se poi hanno chiesto il mutuo per l'intero prezzo se lo possono scordare: so che alcune banche arrivano al massimo all' 80% del prezzo di acquisto della casa. Il resto devi già averlo. Purtroppo anni fa c'era la malsana abitudine di concedere mutui totali o anche superiori e questo ha messo in difficoltà parecchie persone quando dovevano cambiare casa e la tanto paventata rivalutazione immobiliare in realtà è stata una svalutazione con tutto quello che consegue.


Le valutazioni della banca per concedere mutui sono complesse. Il lavoro a tempo indeterminato e il reddito sono importanti, certo. Ma ci sono anche altri parametri: per esempio l'entità del mutuo, il valore periziato della casa nel raffronto con la cifra richiesta, la cifra pagata del compratore a monte del mutuo, cioè la percentuale del mutuo sul valore residuo, e persino la valutazione dell'azienda che fornisce il lavoro, cioè le prospettive di tenuta dell'azienda, oltre al tempo del rapporto e alla storia del cliente della banca. E ovviamente il tipo di casa e le possibilità di realizzazione in caso di insolvenza. Se qualcosa lascia dubbi alla banca, serve un garante. Del resto, la banca si espone in prospettiva di venti o trenta anni per decine di migliaia di euro se non addirittura per centinaia di migliaia e il mutuo si configura come un rapporto tra privati. Cioè un mutuo si chiede, ma non è un diritto più di quanto non lo sia quello di un amico che chiede tanti soldi. Un consiglio: provi con una banca diversa dalla propria.


Patty Arcozzi i prestiti non si basano sulle prospettive di assunzione, ma sulla stabilita' del lavoro e della costanza del reddito. Prendere 3000 al mese per 3 mesi, non e' la stessa cosa che prendere 1500 per 12 mesi. Se la banca considera le eventuali prospettive future di assunzione ed eroga il prestito su quella base, e' molto facile che il tutto possa finire nell'insolvenza del debitore verso la banca; cio' non solo arrecherebbe un danno alla banca, ma lo arrecherebbe anche ai correntisti e risparmiatori in generale. Con Obama e il socialismo le banche regalavano soldi a tutti, fino a quando poi il sistema non e' collassato e hanno pagato tutti.


"So di persone" sa di leggenda metropolitana.
Io ho lavorato 20 anni in una banca, guarda caso all' ufficio mutui.
Ti assicuro che il "pari importo" in garanzia non esiste. Again, ci sono regole. E se hanno davvero detto così ai clienti è perchè non volevano procedere con un mutuo che non aveva basi (per altri motivi potenzialmente).
In alternativa, cosa che non tolgo dall' equazione, qualche "collega" che non sapeva fare il mestiere suo. Ma a quel punto di banche ce ne sono a iosa. E per fortuna non si è più legati come prima del 2007 ad una sola banca.
Ringraziate Bersani. Perchè prima anche solo per chiudere un conto vi tenevano per le palle a loro piacimento. Quello si che era un sequestro. Ma di quello nessuno parla

I problemi sociali, quelli belli, quelli dimenticati ;)


Emanuela Serra non c'entra niente la moralita' di chi chiede il mutuo con il rischio. La banca si espone per decenni ad un rischio che puo' dipendere da ogni casualita' . E' vero che ci sono tutele legali che garantiscono parzialmente il credito. Alla fine della procedura ci sono sempre perdite. Nei venti anni di transizione economica ("45 - "65) i nostri Padri hanno trasformato l'Italia da paese agricolo a potenza industriale. Erano in gran parte gente umile che non aveva il mutuo perche' viveva in affitto. Non avevano alcuna sicurezza economica e quella sociale era modesta. Hanno costruito un'immensa ricchezza che, dopo 60 anni, non siamo ancora riusciti a dilapidare.


Patty Arcozzi Enpam aumenta ogni 2anni e dipende dall'età della persona. Arriva a quasi 2000euro l'anno la quota A, ma il punto è che se continuiamo a fare il discorso del "rispetto ad altre facoltà non mediche o rispetto ad altri lavori" in Italia non cambierà mai nulla .. lo specializzando lavora (non impara solo) e ha anche delle responsabilità che aumentano nel tempo per cui è perseguibile e in più fa festivi e super festivi e notturni dove non viene pagato a differenza di un medico, questo non è giusto ... Come non è giusto che altri lavori (non formazione senza responsabilità ) vengano pagati male .. quindi non è che uno non si può lamentare perché altri stanno peggio, perché che un medico con responsabilità e professionalità venga pagato quanto uno spazzino (con tutto il rispetto ma senza responsabilità e qualifica) mi fa davvero rabbia


Luca Cosmelli, senza polemica, il mercato immobiliare nelle grandi città è letteralmente "drogato" e la situazione è questa perché non esiste una politica studiata per favorire l'affitto a prezzi equi perché si è voluta favorire solo la "proprietà" e il possesso. Finito il cosiddetto "equo canone" tra il 1992 e il 1998 c'è stata una deregolamentazione che ha spinto verso l'acquisto, con grande gioia della banche le quali oggi, con molta restrizioni, erogano possibili mutui. Chi ha potuto, con eredità o vendendo altro, si è fatto la casetta, gli altri (pochi qui in Italia) ha pagato e continua a pagare l'affitto anche arrancando. È l'Italia che persiste colpevolmente favorendo il sistema del "si salvi chi può"...


10ºMatteo Pioggia non sempre è giusto , ci sono tanti altri fattori e soprattutto quando io ho deliberato, il perito mi ha chiesto quanto stavo pagando, in quanto effettivamente la casa non valeva quanto cercavano all'inizio, in quanto Totalmente da ristrutturare mancano anche le finestre ,ripeto loro possono chiedere quanto vogliono ma poi c'è una proposta da fare e soprattutto una valutazione da parte del perito, anche qui una casa di 50 mq totalmente ristrutturata fuori dal centro storico chiedevano 115.000 € , quindi bisogna cercare trovare, non volere il lusso se è una bettola ristrutturarla, ah sì poi ci vuole testardaggine e capire se il venditore ha bisogno davvero di soldi e quindi pur di averli in tasca scenderebbe di prezzo .