Genitori separati, sorelle si rifiutano di vedere il padre e il giudice le toglie alla mamma

Sono state sedute per otto ore a gambe incrociate nel cortile dell’Asl dove hanno sede i servizi sociali, come piccole Gandhi, senza spostarsi nemmeno quando si è messo a piovere, cercando di resistere alla decisione del tribunale di Pisa che in via cautelare ha stabilito l’allontanamento dalla mamma di due sorelle di 12 e 16 anni e il loro trasferimento da Torino in una comunità in Toscana

           

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Antonio Boscarino è sicuramente possibile che le ragazze si siano arrabbiate con il padre per un motivo stupido o di poco conto e che la madre, amareggiata dal divorzio, abbia gettato benzina sul fuoco invece che cercato di promuovere comunque un buon rapporto tra le figlie e l'ex marito. È anche possibile che le ragazze siano arrabbiate con il padre per un motivo valido, e che l'alienazione parentale della madre sia di fatto la madre che non ha insistito particolarmente perché le figlie vedessero il padre quando non lo desideravano, così come è possibile che non ci sia stata alcuna alienazione parentale e che il padre abbia piantato una grana in tribunale per ripicca contro la ex.
In tutti questi casi, allontanare le ragazze dalla loro casa, dalla loro scuola e dai loro amici per mandarle in una comunità in cui non avranno privacy, avranno molte meno libertà e condizioni di vita generalmente peggiori, non aiuta a risolvere il vero problema, ovvero il fatto che delle minori non hanno un rapporto sano ed amorevole con entrambi i genitori.
Perché il problema è quello, non chi ha ragione tra la madre e il padre o chi deve essere punito in quanto cattivo genitore. La madre può essere pure l'essere umano più sgradevole, meschino e vendicativo sulla faccia della terra nei confronti dell'ex (e viceversa), ma se è un buon genitore e garantisce alla figlie un ambiente familiare sereno, stabile e sicuro non è nell'interesse delle ragazze esserne allontanate, indipendentemente dal fatto che la madre 'meriti' di perdere le figlie perché è stata incredibilmente stronza e scorretta con l'ex. I sentimenti dei genitori sono irrilevanti, le loro beghe e ripicche sono irrilevanti, cosa sarebbe dovuto a chi per giustizia o compensazione è irrilevante. L'unica cosa importante è il benessere del minore.


Rosella Taglioli credo che sia meglio non esprimersi se non si sa la storia! Purtroppo non è vero quello che hai scritto! Una madre dovrebbe essere meglio di qualunque altra sistemazione ma purtroppo non è sempre così! Per fortuna esistono le comunità perché i bambini vanno protetti da situazioni violente e disperate. Quella della comunità è comunque una situazione provvisoria per mettere lontano dai pericoli queste creature. Se il giudice ha preso questa decisione, evidentemente la madre era più pericolosa del padre. Siamo sempre pronti a giudicare, senza rispettare il lavoro, non semplice, di persone con le competenze per farlo.


Antonio Gigante certo, non possiamo sapere di preciso le cose. Dal mio ti posso dire che ho lavorato in uno studio legale quindi so come funzionano le cose, i bambini sono sentiti da uno psicologo, più volte, che sente anche madre e padre e solitamente nonni. Quindi fa la sua perizia. Se in questo caso hanno appurato questo, a meno di enormi incompetenze sarà così. Poi, per esperienza personale, il 90% delle cause di divorzio con figli che avevamo, era quasi sempre la madre a infamare il padre. Non voglio generalizzare ma è così, anche perché proprio nella maggior parte dei casi, i figli vengono assegnati alla madre, a meno di problemi gravi.


Salvatore Montanaro tutto quello che vuoi, ma rimane pur sempre il fatto che si sta parlando di ragazzine di 12 e peggio ancora 16 anni. Io a quell'età ero benissimo in grado di capire soprattutto il concetto dei miei diritti e di cosa scegliere per la mia vita personale. Mi avessero fatto una cosa simile non dico che avrei fatto, perché potrebbe essere considerata istigazione.... Per come la vedo i giudici dovrebbero essere penalmente responsabili di certe decisioni e poter essere dunque denunciati da coloro che una volta raggiunta la maggiore età, ritengono che tale decisione ha causato loro un trauma e una sofferenza e che dunque non era per il loro bene ma per far loro del male.


Antonio Boscarino potrebbe dirsi lavaggio del cervello anche nell' altro senso allora. I genitori sono un diritto del minore, che fai li togli entrambi invece di recuperarne uno tenendone almeno uno? In mancanza di reati verso il minore o di essi non mi sembra il caso di mandarli in comunità .
Mi pare sia stato stabilito che l' alienazione parentale sia inaccettabile per motivi colonialisti.
Potrebbe anche essere il contrario allora , se accettiamo il lavaggio del cervello, il padre gli parla male della madre continuamente e le ragazze non ci vogliono andare . Più che altro bisogna trovare un buon avvocato che faccia l' interesse del minore.


Gianfranco Sforzin secondo lei le bambine non sono abbastanza grandi da poterle ascoltare? il volere dei figli non conta?oppure devono sopprimere i sentimenti dei figli perché un giudice lo decide e basta...almeno che non ci siano maltrattamenti e condizioni di vita disastrati penso che ci dovrebbero andare più cauti a togliere ai figli i genitori e non viceversa perché la crescita dei ragazzi la loro stabilità viene prima di tutto e di tutti....Comq..si è visto tutti i disastri per decidere con i piedi gli allontanamenti dei bambini...ho visto troppo per essere fiduciosa e credere nel buon operato di questa gente .....poi l'articolo non è completo quindi mi esprimo in base ciò che mi viene presentato da leggere ....


Chi ha messo la faccina sorridente è un cogl... Detto questo, non mi sorprende più nulla in questo paese specie quando si parla di assistenti sociali. Sono i peggiori, guardano solo i propri interessi, e se dico ciò è perche sono testimone diretta di una situazione assurda quanto paradossale.
Quando poi devono realmente togliere un bimbo da una situazione di pericolo lo lasciano morire piuttosto (vedi piccola Diana a Milano, situazione più volte segnalata dal vicinato.. Ricordo ancora l'intervista al farmacista del quartiere )

Ho visto interviste a genitori, video in cui i bambini venivano prelevati e non vi dico la crudeltà e la mancanza totale di empatia e rispetto verso un piccolo essere umano da parte degli operatori...

Ascoltate questo, anziché aiutare hanno incolpato la madre.. Ricordo che le comunità per minori sono un grande business... https://fb.watch/ktHBqq7b9h/


Non conosco tutta la questione ma mi domando come sia possibile che la tutela dei minori sia interpretata in questo modo da magistrati e assistenti sociali. Per quanto la madre possa essere ostativa, come può essere un bene per delle minori essere allontanate dalla loro casa, dai loro affetti e dalle loro amicizie? Per andare poi in una casa famiglia! Sono lì che esprimono un disagio e la volontà di non allontanarsi, eppure la loro "tutela" determina che non siano ascoltate!
"La madre è "Ostativa e malevola.." aggettivi vaghi e anche soggettivi!
E il padre? consente tutto questo?
perché non le tiene con se? Mi viene in mente Salomone e le due madri...il padre vero è quello che consente tutto questo dolore alle figlie? È benevolo?
Certamente possiamo dedurre chi ha giudicato è molto lontano da Salomone


Complimenti per la scelta, certo la comunità è terapeutica...l'unico obiettivo che otterranno sarà fomentazione dell'odio nei confronti del padre. Tra l'altro mi chiedo: che amore è quello di un padre che, pur di vendicarsi della ex moglie, è disposto pure a far stare le figlie in comunità, lontane dall'affetto e dal conforto che questa delicata fase invece richiederebbe. Ma che amore è? TOSSICO, ecco che amore è!
Se questo padre amasse DAVVERO, le sue figlie, lotterebbe con altre armi, ovvero quelle del vero amore e della pazienza, inducendo a ragionare, stando loro vicino in altro modo, con dolcezza e costanza. No, io qui non vedo amore ma solo vendetta.


10ºStefano Weiss ho risposto a te perché hai usato la parola "vedere". Appunto, vedere, il padre voleva solo vederle, non chiedeva affido o voleva opporsi all'affido alla madre. Le situazioni che non si conoscono non dovrebbero giudicarsi in maniera superficiale, specialmente le tragedie, ma a volte la verità e quindi la soluzione è troppo semplice per vedersi, uno cerca la CTU..il giudice lungimirante , onesto e temeraruo e spesso trova muri. Io porto in tribunale 10 foto con mio figlio scattatale fino a pochi mesi prima della separazione? In queste foto mio figlio mi bacia e abbraccia? Se dopo la separazione mio figlio rifiuta di vedermi è matematico che il genitore con il quale il figlio si è schierato ha lobotomizzato il cervello del proprio figlio.




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