Claudio Santamaria: "Il cinema è felicità, i social sono il male del millennio"

"I genitori pensino ai comportamenti degradanti dei figli"

           

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La vera famiglia è composta da madre e padre e figli naturali, se poi si possono adottare bambini ben vengano anche loro, ma rimane cmq l'unica famiglia giusta.

La definizione attuale di famiglia è contenuta nella Costituzione e fa riferimento al vincolo matrimoniale che è possibile solo per persone di sesso diverso. Poi ci sono le Unioni Civili (persone delle stesso sesso) e Coppie di Fatto (persone dello stesso sesso o diverso che non hanno contratto unione civile davanti a un ufficiale di stato civile ma solo fatto una dichiarazione all'anagrafe di convivenza stabile). Quindi quando si parla di "famiglie" ci si riferisce a fattispecie diverse che nel nostro ordinamento attuale non permettono d'emblèe, tutte allo stesso modo, di poter "avere" un bambino e iscriverlo all'anagrafe. Questa è la legge attuale a cui bisogno uniformarsi. Ci sono percorsi per poter far avere ai bambini ahimè già comprati delle garanzie, chiedendone l'adozione da parte del membro della coppia non genitore biologico. Il Tribunale poi valuterà l'idoneità del genitore come fa negli altri casi di richiesta di adozione (ad esempio quella che può avanzare il nuovo coniuge di un persona che ha figli da una precedente unione)


Margherita Lembo Tersicore Arborea In effetti, la vita adulta ci presenta spesso sfide inaspettate e situazioni difficili. Può essere pieno di curve strette, metaforicamente parlando, dove affrontiamo ostacoli e incertezze che ci richiedono di adattarci e prendere decisioni difficili. Sebbene possa essere doloroso e impegnativo, è importante ricordare che queste curve strette offrono anche opportunità di crescita, apprendimento e resilienza.

Di fronte all'angoscia o a circostanze difficili, è fondamentale agire, affrontare i problemi in questione e lavorare per trovare soluzioni. Invece di abbandonare noi stessi o gli altri al loro destino, possiamo scegliere di affrontare le sfide a testa alta e cercare attivamente modi per superarle.


Io sono vecchio: quando andavo a scuola, negli anni Cinquanta, non c'era ancora neppure la penna biro (e al principio neppure la televisione). Tuttavia credo fermamente che il web sia una straordinaria opportunità di condividere conoscenze, esperienze, idee senza vincoli di spazio e tempo e a costo quasi zero. Prezioso soprattutto per chi, come me, è ormai isolato dal mondi del lavoro, dello sport e da tante altre cose. Ma sopratutto è una straordinaria possibilità di lavoro. Sbagliano tutti coloro che per motivi ideologici criminalizzano il web. Come tutte le grandi innovazioni della storia (la scrittura, la stampa, la radio, la televisione...) può essere usato bene o male, ma in sé non può che essere positivo. Ho due nipotini di due e quattro anni che ormai maneggiano lo smartphone meglio di me (ci va poco...). Quando sento qualcuno che demonizza il web mi viene spontaneo pensare che la stessa cosa dicevano quando fu introdotta la stampa: "la gente si parla sempre meno... invece di parlarsi sono sempre lì a leggere ognuno per conto suo...." E quando i nostri progenitori scesero dall’albero, persero la coda e iniziarono a parlarsi, qualcuno pensò "sempre lì a scambiarsi grugniti, ma a distanza... la gente non si tocca più, finita l'epoca in cui si socializzava fisicamente, grattandosi e spulciandosi…". E quando la gente imparò a leggere e scrivere: "Invece di ascoltare quello che dice il parroco in chiesa, tanti stanno lì a leggere libri e giornali e poi credono di saperla più lunga degli altri...".




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