Sangiuliano prende le distanze da Sgarbi: “Sessismo e turpiloquio sempre inammissibili”

Le parole del ministro dopo le proteste di alcuni dipendenti del museo Maxxi per l’intervento del sottosegretario nel corso di una serata con Morgan

           

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Questo anziano signore è colto, furbo, intelligente, (per questo in grado di sostenere con facilità tutto e il contrario di tutto con la stessa efficacia e a mio parere questo è il suo limite piu grosso perché lo porta a essere poco credibile), ricco, ha una grossa schiera di affezionati elettori, il suo schieramento politico ha bisogno di lui esattamente com'è, in tv lo chiamano a recitare esattamente la parte che sa fare meglio, per ottimizzare la sua parte ha messo a punto un'offesa molto ficcante di due sillabe che bene si inserisce nelle sue schermaglie politiche, per fare questo lo pagano, se si limitasse a fare cultura lo conoscerebbero i soli addetti ai lavori, inoltre giusto per stare tranquillo ha pure l' immunità parlamentare che lo garantisce quasi su tutto..dunque perché deve cambiare? Serve esattamente così, a se stesso e a chi lo usa, dobbiamo farcene una ragione


Rosa Assante il problema è che così rischia la sfiducia. L'unica fortuna del ministro e che su Sgarbi c'è già un precedente...

Il precedente di Sgarbi
Un caso di revoca di un sottosegretario si è verificato nel 2002, con il governo Berlusconi. Il "licenziato" in quel caso fu Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte era allora sottosegretario ai Beni Culturali. Si scontrò con il suo ministro, Giuliano Urbani, sull'ipotesi di mettere in vendita beni del patrimonio demaniale. Inizialmente Urbani gli revocò le deleghe - proprio come è accaduto per Siri con il ministro Toninelli. Successivamente, visto che Sgarbi restava al suo posto, un consiglio dei ministri votò la revoca del suo incarico. In quel caso in modo unanime.




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