Sinéad O’Connor, il successo di “Nothing Compares 2 U” e gli sputi a Prince

Il brano era stato scritto dall’artista di Minneapolis per i Family, ma non ebbe successo. La versione della cantante divenne una hit mondiale ma con l’autore finì in malomodo

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/333155462370555

Giorgio Bernini scusi, conosco le basi sia della relatività sia della meccanica quantistica, e né l'una né l'altra neanche sfiorano concetti teologici. Posizione intelligentemente assunta anche dalla Specola Vaticana. La questione dello spazio e del tempo che, da Einstein in poi, non hanno più valore assoluto (ed è vero) dipende esclusivamente dal fatto che c, la velocità della luce, è uguale in tutti i sistemi di riferimento. Questo fa saltare il concerto di spazio e tempo assoluto che sa separati in casa diventano un tutt'uno indissolubile, lo spazio-tempo, perché a seconda del sistema di riferimento da cui si osserva un evento lo spazio si accorcia o dilata e allo stesso modo il tempo scorre più o meno velocemente (rispetto all'osservatore). Ad esempio in presenza di maggiore gravità rallenta, in prossimità di un buco nero arriva a fermarsi. O ancora in presenza di una accelerazione scorre più velocemente, tutti fenomeni comprovati da decenni e ancora più oggi con gli strumenti tecnologici a disposizione, e tutta la nostra vita moderna si basa su questo (basti pensare al GPS). C'è molto altro naturalmente. Ma tutto ciò nulla ha a che vedere con la fede, che prescinde dalla scienza per chi crede (io per esempio non sono atea, io sono cristiana,ma ciò non mi impedisce di guardare alla scienza e al mondo in modo del tutto razionale)


Marisol Giannuzzi il problema è semplice. La scienza di Newton era basata sul principio del tempo assoluto. Questa era per la scienza,e per tutte le scienze, e per tutta l'umanità , compreso Einstein, una verità assoluta necessaria. Per la scienza fisica, il tempo assoluto era necessario tanto quanto è necessario Dio per la religione . Quindi l'intuizione di Einstein, e solo lui ha avuto quella intuizione, ha distrutto quel principio del tempo assoluto che ogni scienza credeva come esistente in tutto l'universo. E l'intuizione di Einstein è un atto autonomo e creativo dello spirito, perché è stata una sua scoperta. Quindi tutto questo ragionamento è per dire che la nuova scienza avendo distrutto le verità oggettive, afferma una realtà spirituale, e creatrice del suo mondo.Ce ne sarebbe tanto da dire, ma qui si è limitati


Giorgio Bernini Non proprio. L'intuizione sul tempo ad Einstein venne perché lavora a all'ufficio brevetti dove da mattina a sera altro non faceva che testare diavolerie che coordinassero gli orologi a distanza. Era appena esplosa la rivoluzione industriale, Maxwell aveva riunito le leggi fondamentali dell'elettromagnetismo, c'erano i primi telegrafi quindi le informazioni cominciarono a viaggiare alla velocità della luce: quello della coordinazione degli orologi era il problema principale di quell'epoca. Einstein si accorse che le leggi di Maxwell scazzottavano con le leggi di Galileo, ma le leggi fisiche non potevano essere diverse per meccanica ed elettromagnetismo, ma il problema era che Galileo funzionava bene e Maxwell anche quindi bisognava trovare il modo di metterli insieme. E i suoi studi sul tempo fecero proprio questo, misero insieme Galileo e Maxwell sostituendo alle costanti di spazio e tempo la costante spaziotemporale e l'inviolabilità di c.


Gaetano Di Stasio quindi è morta di siero giusto??

Dal vocabolario italiano

"Siero

. S. del sangue, la parte non corpuscolata del sangue che si separa da questo dopo la coagulazione: è un liquido di colore variabile dal giallo pallido al giallo oro, con la stessa composizione del plasma, eccettuato il fibrinogeno. c. S. fisiologico, altro nome, improprio, della cosiddetta soluzione fisiologica (che nella sua forma più semplice contiene 9 g/l di cloruro di sodio), usata in terapia per impacchi o per somministrazioni parenterali (ipodermoclisi, fleboclisi). d. S. immune (o immunsiero, o assol. siero), siero di sangue di uomo o di animali contenente anticorpi; i sieri immuni attualmente utilizzati nella sieroprofilassi e nella sieroterapia sono preparati pressoché esclusivamente nel cavallo mediante inoculazione di dosi crescenti di tossine o di batterî (s. antitetanico, s. antidifterico, s. antivipera). S. antilinfocitario, quello preparato contro i linfociti di una data specie sui quali manifesta azione tossica: è impiegato in medicina nel trattamento delle crisi di rigetto dei pazienti sottoposti a trapianto di organo"


Marisol Giannuzzi non so se tu conosci la storia della filosofia positiva, la quale in pratica nega l'attività spirituale dell'uomo, perché presuppone una realtà esterna, oggettiva, già costituita avanti a sé. Questo modo di pensare è negata dalla quantistica. Infatti il tempo di Newton era una realtà oggettiva, incontrovertibile, e così era per tutta l'umanità di allora, e lo fu anche per Einstein, quindi l'intuizione della nuova fisica non gli è venuta dall'esterno, perché anche lui era convinto del tempo assoluto come era convinto Newton, quindi l'atto intuitivo è partito dalla sua attività spirituale a priori, quindi è l'apriori che costituisce la realtà estera, è un atto creativo dello spirito




+