Ritrovati ancora vivi alcuni vermi liberati dal permafrost siberiano dopo 46mila anni

L’episodio potrebbe rivelare i segreti del processo di criptobiosi che gli organismi utilizzano per sopravvivere a condizioni estreme

           

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Lele da Milano Vero, ma fortunatamente negli ultimi anni abbiamo fatto rilevanti passi avanti nel campo della profilassi primaria. In presenza di "nuovi" patogeni dovremmo avere tempi di reazione/intervento relativamente rapidi. Ovviamente si spera che le letalità di eventuali nuove minacce non sia eccessivamente elevata. D'altro canto una lieve "selezione darwiniana" non è che sia del tutto negativa, secondo me, in quanto negli ultimi decenni (poche centinaia di anni al massimo) in una parte della popolazione si è verificata una regressione dovuta al fatto che ormai si sopravvive e ci si riproduce anche in mancanza di requisiti che sarebbe opportuno avere, per il bene della specie.




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