1ºStefania Filippin perché nonostante i limiti debbano essere rispettati è anche giusto capire se il mezzo fosse in grado ti rispondere alle sollecitazioni come illustrato dalla casa costruttrice. Se per esempio la casa costruttrice avesse specificato che "il nostro mezzo ha uno spazio di frenata ai 70km/h di 10mt" e così non fosse, andrebbe ad alleggerire la responsabilità del guidatore.
Andare ai 30km/h è influente fino ad un certo punto, magari scoprono che per un difetto di fabbricazione il veicolo avrebbe avuto una problematica anche andando ai 30km/h per dire.
Non riguarda solo il guidatore ma tutto ciò che è legato a quella tragedia.
È giusto andare a fondo. La vittima non tornerà più, i soldi di risarcimento non basteranno a compensare la perdita, ma capire di chi possa essere la completa responsabilità forse darà un po' di pace a qualcuno.
2ºBruno Vaglienti Matteo Di Pietro era sobrio alla guida, andava veloce ma non era sotto effetto di stupefacenti”. Ad affermarlo è l'avvocato Francesco Consalvi che difende il giovane youtuber, fondatore dei The Borderline, accusato di omicidio stradale per l'incidente avvenuto il 14 giugno a Casal Palocco. "Il prelievo ematico (effettuato presso l'ospedale San Giovanni) attestava la non negatività, su matrice ematica ed urina, ai cannabinoidi" scrive il gip nella sua ordinanza.
E questa è una certezza
Non sono un tuttologo o perito dei social tra l’altro ci sono i video di sorveglianza della zona ad affermarlo, così come i video trasmessi dall’assassino ed il mio commento di cui sopra evidenzia non l’inutilità della perizia, bensì il fatto che può soltanto confermare la colpevolezza dell’imputato