Don Maurizio Patriciello: “Basta vestire le bambine che si fanno la comunione come se si sposassero”

"Sono bambine. Non capisco perché tanta fretta di vederle donne. - dice il parroco - Sono bambine. Fatele vivere la loro età. Non gliela rubate. C’è un tempo per ogni cosa"

           

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Giuliana Adriani lei è un po' confuso innanzitutto che cosa è la religione lei cosa pensa che sia che l'abbia suggerita dio o Gesù ma niente affatto la bibbia è un libro di eventi storici che hanno interessato una tribù di Abramo e del suo Signore ykwk elohim o jave lo si può chiamare come si vuole 2 fedele fedeltà e una parola di origine latina e significa essere fedele a qualcosa nulla a che vedere con fede lei non ha la verità in tasca quindi da cattolico apostolico romano non può dire di non intervenire anzi il contrario se no sei parte di una setta a numero chiuso x concludere io credo che le religioni tutte siano state costruite perché l'uomo ha paura dell'ignoto e deve sempre dalla preistoria invertarsi qualche dio soprannaturale che lo difenda se lei è una persona giusta ha bisogna di una religione e x cosa è solo un'altro.potere in.mano a persone e a teologi buona vita signore


Rossana Massa perché almeno da noi a farsi la comunione sono almeno 10 bambini in chiesa : non é un umiliazione ma appunto non volersi proprio in chiesa mettere a fare gara a chi ha il vestito più bello e costoso quella che ha l'abito più semplice poi si sente umiliata vicino alle altre perché magari si sente sfortunata proprio nel suo giorno più bello...la cerimonia deve essere per ragioni religiose e non di sfarzo. Poi al ristorante ognuno fa quello che vuole ci mancherebbe. Solo si concordo pure io bello sentirsi principesse ma gli eccessi per farle sembrare donne di 20 anni mi sembra eccessivo..poi ognuno la penso come vuole


Assolutamente d'accordo sul fatto che sia imbarazzante vedere delle bambine e dei bambini vestiti da adulti e che posano per le foto come piccoli e piccole oggetti sessuali ma qualcuno dovrebbe spiegare e illuminare questo prete che anche il fatto di far fare la cresima alle bambine e ai bambini a 11 o 12 anni è una vergogna che solo in un paese primitivo può essere tollerato.
Già viene imposta una religione a dei bambini appena nati, si fa assumere un Dio a otto anni e poi a 10, 11 o 12 si pretende che questi bambini siano abbastanza maturi da confermare la propria scelta religiosa (che poi scelta non è mai stata).
Praticamente a 10 anni non sono pronti per la patente, non sono maturi (per fortuna) per sposarsi, non sono abbastanza consapevoli per tantissime scelte molto più banali ma per la chiesa invece sono assolutamente in grado, lucidi, consapevoli, per scegliere addirittura una religione e un Dio.
Bah!


Il matrimonio cristiano. Via di santità e felicità.
Nella nostra parrocchia di San Giovanni Battista ad Angri (SA), quindi al Sud, già da 20 anni abbiamo invitato tutte le famiglie a far indossare una tunica, uguale per tutti, e a portare in processione anche un giglio infiorato. A chi non può comprarla gliela prestiamo noi anche perché molte famiglie, se non hanno altri figli piccoli, dopo la Prima Comunione regalano alla parrocchia la tunica.
È vero però che, finita la celebrazione religiosa, quasi tutte le famiglie fanno indossare alle ragazzine l'abito "matrimoniale" preferendo spendere un sacco di soldi anziché destinare la somma equivalente in opere di bene!


Quando ho fatto la prima comunione io che ho 73 anni, tutte avevano l'abito da sposina.Mia madre aveva aggiunto tre balze di tulle a quello di mia sorella maggiore, era un bell'abito, avevo i guanti e la borsetta piena di confetti che lanciavo alle bambine che mi guardavano. La sera prima mio padre mi ha preparata spiritualmente, ricordo benissimo le sue parole che sono solo mie. Dopo la comunione in chiesa ho fatto il giro dei parenti portando loro il ricordino e la scatoletta dei confetti. Non usava andare al ristorante la festa era tutta. Il fotografo del paese ha esposto la mia foto per due anni consecutivi. Ho indossato quell'abito ancora alla processione del Corpus Domini e al funerale di una neonata. I miei figli hanno fatto la comunione con abiti normali le mie nipotine con la tunica bianca che trovo sia molto bella


Vanni Chieffo ricordo tutto,ho una memoria da elefante. Bella giornata,bella esperienza. Tuttavia la vita va avanti. Io ora,che di anni ne ho 68 e non 8 come allora,non sono neppure praticante e probabilmente, se avessi avuto dei figli, non li avrei neppure battezzati, lasciando loro la scelta. Ai tempi però, mia madre era felice così e io con lei. Erano i magnifici Anni Sessanta, sotto a ogni punto di vista. Non usava tuttavia andare al ristorante, invitare un sacco di gente. Eravamo noi tre,io e i miei, due nonni residui, gli altri già morti,la mia madrina con marito e due figli. A casa mia. Poi ovviamente era un via vai di vicini di casa e a tutti si offrivano salatini,dolci e confetti. Erano tempi diversi. Meno fasto e più solidarietà ma il vestito doveva essere bellissimo. Anche mia madre aveva il tailleur blu e il cappellino bianco e blu.


Giancarlo Teodori mi auguro che lei si sia guardato allo specchio, forse più che allo specchio dentro. Ciò che ho sostenuto lo ribadisco è ho la convinzione che il riscatto passi anche dal mostrare. A tutte le latitudini. Ciò che lei ha espresso per offendermi, denigrando non solo la mia persona, non mi tocca. Io so chi sono e non ho bisogno di mostrare. Lei piuttosto faccia pace con il suo io e viva meno di esteriorità. Forse diventerà meno incazzoso con il prossimo. Io non mi prendo la briga come ha fatto di curiosare e affondare. Non mi interessa. Sono oltre. Buon pomeriggio. Per la cronaca ho lavorato per tanti anni a Milano come segretaria personale del direttore di una grossa ditta Farmaceutica e ho vissuto dall'età di 3 anni ai 25 a Legnano e ora abito ancora in provincia. Ho un figlio ingegnere aerospaziale, manager di una multinazionale. Mi permetta un po' di credenziali, riscattano.


Claudia De Arcangelis guardi, le parlo come uno che in vita propria è sempre stato oltremodo attento al rispetto della lingua. Ma in questo caso credo si possa fare un'eccezione. La forma corretta sarebbe stata "fate vivere loro la loro età" generando però un'evidente e cacofonica ripetizione. Oppure "lasciate che vivano la loro età", ricorrendo cioè a un altro verbo e perifrasi. E tuttavia "fatele vivere la loro età" ha un'asciuttezza e un'essenzialita' che si sposano perfettamente alla sostanza del messaggio che intendono esprimere. Nel complesso si tratta comunque di un errore sintattico infinitamente più contenuto rispetto a certi orrori e obbrobri che si leggono o si sentono in giro, e alla deriva geherale del linguaggio. Pertanto, cerchiamo di guardare la luna, e non il dito.


Don Maurizio Patriciello occupati di altri e pensa a quanti preti pedofili rubano la purezza dei bambini....il vestito da principessa è sempre esistito quindi apri un'altro argomento invece di buttarti su cose che non danneggiano affatto i bambini...c'erano delle persone in difficoltà ma non per questo era da meno...prima si era deciso di fare un vestito uguale per tutti per non fare fare troppo sfarzo poi nemmeno quello hanno imposto le tuniche che poi dopo comq ..il vestito da principessa glielo fanno uguale e se permetti faccio come mi pare...Le bambine le vedono diverse solo i pedofili e le chiese ne sono pieni i sacerdoti in primis ..quindi cura questi personaggi a cui si affidano i ragazzi piuttosto.....


10ºFosse per me non farei fare, ai minorenni,bambini piccoli non consapevoli ,la comunione come qualsiasi altra religione..lo trovo ingiusto...già dal battesimo a dire il vero.. dovrebbe essere una scelta da fare da adulti Quando sono in grado di capire le cose . allora li saranno liberi di decidere se e a cosa credere..x me obbligare i bambini alla religione x forza è violenza psicologica,un obbligo e basta x egoismo degli adulti...io infatti non l'ho mai sopportato e mi sono allontanata quando sono stata in grado di poterlo fare...non mi vedranno mai più.... So solo io il trauma che ho avuto a fare catechismo costretta ...avrei preferito impiegare il tempo a fare altro....




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