Sonia, la bimba fantasma nell’Italia che nega la maternità surrogata

C’è una bambina in Italia, la chiameremo Sonia, che esiste ma non esiste. Ha quattro anni, è bruna, allegra e solare, abita in un comune del vicentino, ma non ha un cognome, una tessera sanitaria, un certificato di nascita, un documento di identità, un nome all’anagrafe, un indirizzo riconosciuto. Non può frequentare la scuola pubblica né essere curata in un ospedale pubblico, né avere il pediatra di base. Ma, soprattutto, Sonia non ha una patria. E’ apolide. Clandestina in un mondo che – giurid

           

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La surrogazione di maternità, oltre a offendere la dignità della donna, mina nel profondo le relazioni umane. Non si tratta di esercitare un proprio diritto, perché questa pretesa “libertà” la si esercita ai danni di un terzo, il bambino, del quale si determina unilateralmente il destino, rendendolo un oggetto, mercificandolo, a beneficio del desiderio altrui. Nessuno può disporre della vita di nessun altro, vendendolo o “donandolo”. La propria felicità non si può costruire a spese di un bambino che è stato brutalmente separato dalla propria madre e che nella stragrande maggioranza dei casi non potrà mai ricostruire le proprie origini


Eva Maggio Sulla prima frase,mi duole darti ragione,il diritto di voto è sacrosanto e va sempre esercitato,io infatti sono Fieramente andata a votare.
Il covid ha fatto emergere un sacco di malattie mentali,gente che pensa che x essere medici basta FB o telegram,e indegni esseri che amano il bullismo e la morte del Fas...smo e peggio .Ma è solo un periodo ,chi non si adatta,come questi esseri,non evolve,e scompare .
"Se gli Italiani Ve ne daranno la possibilità"..tesoro carissimi mi duole informarti che sono fiorentina da generazioni,di fatto,come discendente dei De Medici e Dante,parecchio più italiana di molti di voi,e noi stiamo qui a bersagliarvi,stanarvi,togliervi il sonno, finché non cadrete


Rosario Montesanti
Mi scusi, io non mi sentirei offesa nella mia dignità ad aiutare una coppia a coronare il suo sogno di genitorialità. E come me, tante altre donne. Perché parla a nostro nome?

Giusto per essere onesti, la procreazione è SEMPRE un atto egoistico nel quale una coppia di persone decide di generare una nuova vita che certo non ha chiesto di essere messa al mondo.

Poi ancora, nella stragrande maggioranza dei casi, così come dicono le linee guida riguardo la GPA, è bene che la gestante mantenga buoni rapporti con la coppia e il nascituro.

Forse dovrebbe informarsi meglio, non crede?




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