Adams, arrivato minorenne con il barcone, oggi autista del trenino turistico di Genova

“Ho preso tutti i tipi di patenti, il mio sogno è diventare istruttore di guida”

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/347425944276840

Patrizia Giove quindi, secondo lei, dovremmo fare dei corsi nei loro paesi per far si che entrino legalmente? Le faccio questa domanda perché proprio non mi capacito di come possano essere al corrente di come funzioni e di quali siano le vie legali per accedere al nostro paese.
Una volta che arrivano "alle nostre porte"? Quale pensa che sia la cosa migliore da fare?
Scusi per tutte queste domande, ma proprio quando si fanno polemiche su notizie di questo genere, riportate solo per fare capire che si possono integrare con un po' d'aiuto, mi viene automatico rispondere con delle domande. Perché si trova sempre il tempo di fare polemica e mai quello per trovare soluzioni.


Caiano Pietro Definire "cagate" le opinioni altrui non mi sembra sia un espressione da gentleman. Ma, precisazione a parte, l'esempio oggetto del post è una goccia nell'oceano che trabocca, invece di casi non altrettanto positivi.
L'accusa di razzismo è la più banale e frequente quando si vanno a trattare certi argomenti i quali, piaccia o meno a chi mi ritiene, ingiustamente, tale, sono una ferita aperta nella storia italiana.
Ho servito il mio Paese per oltre 30 anni con onestà, serietà e senza alcuna discriminazione dovuta alla nazionalità, all'orientamento sessuale ed alla fede professata e ci mancherebbe!!.
La mia unica "colpa" agli occhi di qualcuno sarebbe quindi di amare e rispettare il mio Paese e di non accettare che ne vengano disprezzate le leggi. Anche il ragazzo ghanese ha fatto esattamente come centinaia di migliaia di altri clandestini: ha ritenuto suo diritto entrare illegalmente perché convinto che le sue ragioni avessero più peso dei nostri diritti a vedere osservate le nostre norme giuridiche.
Io credo che la Legge sia al disopra di ogni particolarissimo, di ogni eccezione e distinguo.
Diversamente, è il caos, è la legge della propria convenienza per la quale, chi cerca un argine a ciò viene bollato da razzista e via insultando.....


Valentino Sudati Il mio non è un giudizio, ma la registrazione di dati che vengono diramata da fonti ufficiali, e dalla mia passata carriera lavorativa, non da politici inaffidabili e/o da giornalai scadenti.
Purtroppo, le voci fuori dal coro, vengono frettolosamente bollate come razziste o di parte. Io ho provato direttamente gli effetti della micro delinquenza sulla mia vita: tre borseggi, un tentativo furto in casa (banda di boliviani, successivamente arrestata in fragranza nella mia stessa zona) mi sembrano una piccola ma significativa prova della deriva criminale di alcuni nostri non graditi ospiti.
Prima che mi venga fatta notare, sono consapevole che nemmeno gli italiani, in fatto di criminalità, siano dei chierichetti, ma visto che i nostri problemi li abbiamo già, almeno tentiamo di non aumentarne il numero......
Ripeto e confermo: ogni intervento possibile a supporto delle vittime di guerra (e delle sua tragiche conseguenze) che arrivano da noi, NO a chi entra in Italia senza rispettare le sue leggi


Patrizia Giove questo ragazzo è venuto in Italia a lavorare seriamente, nel rispetto delle leggi. Il problema non è la legge, ma il razzismo che trasuda da ogni sua pseudo-argomentazione. Ribadisco, si sta parlando di una persona che è venuta qui per lavorare e guadagnarsi onestamente da vivere, che ha lasciato tutto per rifarsi una vita qui. Dove sarebbe il non rispetto della legge? E dove sarebbe la mia mancanza di rispetto nei suoi confronti? Che lei sia un uomo o una donna non ha nessuna importanza, le faccio soltanto notare la totale infondatezza delle sue argomentazioni, perché non colgono l’argomento dell’articolo.


Mauri Roller "mi pare che questo lavori e non sia alle spese di nessuno" Non è così: lavori simili sono pagati molto poco e pertanto le tasse pagate sono minime o nulle. Oggettivamente stiamo impoverendo il Paese per mantenere uno straniero. "il prezzo del lavoro lo abbassa il governo che non vuole la legge sul salario minimo" Falso. Le paghe si alzano non a colpi di decreto ma con la crescita della produttività. L'arrivo di persone con un livello di istruzione bassissimo e che sono impiegabili solo in lavori a bassa produttività e a basso valore aggiunto rallentano o bloccano la crescita delle paghe.


Omar Bruzzone Assolutamente no, avrebbe dovuto soltanto rispettare la procedura d'ingresso e non "forzare la mano". Stiamo vivendo, in tutti i campi, un relativismo convinto, secondo il quale non esiste più il "giusto" dettato da legge e morale, ma il "mi fa comodo così", e quindi se è giusto per me, lo deve essere per tutti. Non sento mai parlare di dovere, ma sempre e solo di diritti. Io comprendo e sono convinta che tutti abbiamo il diritto sacrosanto a migliorarci, non ho alcuna remora verso una Società multietnica, e negare questa eventualità che sarà la realtà dei nostri figli, è da miopi e razzisti. Quello che ho tentato di esprimere è che tutto ciò va costruito con basi solide e nel rispetto dei Paesi ospitanti, primo dei quali Sì ingresso legale, no arrembaggio illegale e pericoloso, soprattutto per loro


Eria Trevisan se è stato accolto come rifugiato politico, esistono dei fondi EUROPEI proprio per l'integrazione attraverso la formazione, e quindi niente di strano.
Se invece non faceva parte di quella categoria, evidentemente si è dato da fare per proprio conto. Bisogna apprezzare chi ha buona volontà e ce la mette tutta per migliorare il proprio stato. Mi pare di capire che adesso è indipendente economicamente e presumo paghi pure le tasse allo stato italiano.
Cerchiamo di essere inclusivi e non generalizzare con giudizi severi a volte ingiusti.
In fondo anche noi siamo andati a cercare fortuna all'estero, non dimentichiamolo


Salvatore Riverso Io lavoro a Roma e si guadagna bene, anche a Milano di guadagna bene con questo lavoro.
Anche a Roma c'è gente che gira in condizioni pietose ma certamente il motivo non è perché guadagnano poco, quello dipende da come si è anche nella vita di tutti i giorni.
Ho iniziato ad ottobre 2019 con Glovo, cercavo un "lavoretto" per qualche mese, la mia idea era che si potessero guadagnare 6/700 euro con questo lavoro, ma in quel periodo avevo bisogno solamente di tenermi impegnato per 3/4 mesi.
La mia idea derivava proprio da ciò che ha detto anche lei, vedevo tanti rider andare a consegnare diciamo non in perfette condizioni.
Dopo pochi giorni ed aver visto quanto si potesse guadagnare con questo lavoro ho deciso di farlo a tempo pieno aprendo la P.IVA.
In seguito ho fatto richiesta a Just eat, a Deliveroo ed a Uber eats, essendo autonomi possiamo collaborare con tutte le piattaforme che vogliamo.
Adesso lavoro solamente con Glovo e Deliveroo perché, come detto in altri commenti, Just eat ha fatto contatti da subordinati e Uber eats ha lasciato il mercato Italiano.


Caiano Pietro Mi rendo conto che questo argomento permette a chi, come Lei, ignora educazione e rispetto anche verso una donna, di esprimersi al meglio (?) delle sue possibilità. Sono seria, serissima come lo sono le nostre Leggi, che in materia sono chiarissime; essere cattivi vuol dire per Lei, quindi, auspicare che vengano sempre rispettate, che l'Italia, una volta culla del Diritto, non diventi, ahimè molto presto, il Paese ove tutto è permesso e dove ci si possa infischiare di ogni Legge.
Quindi non sono io a decidere, ma ciò che ha permesso all'Italia di crescere e di considerarsi un Paese civile


10ºDa qualche tempo sia La Repubblica che La Stampa, ogni 3x2 pubblicano articoli del tipo “arrivato col barcone oggi autista del trenino” o “arrivato col barcone chiedeva elemosina fuori dal supermercato ora fa il magazziniere”. Ovviamente lo stesso riportato di qua e di là.
Insomma, anche al meno avveduto, sembra proprio un maldestro tentativo alla De Amiciis di campagna pubblicitaria di convincimento.
Non c’è bisogno di “subliminali aiutini” per capire che tra gli extracomunitari ci sono delle gran persone per bene, perfettamente integrate da decenni. È assai stucchevole e malizioso che un certo mainstream e linea politica vogliano nascondere o sviare su quelli, ahi tutti una grandissima parte, che non lo sono affatto..




+