Piantedosi: “Le donne devono essere libere di uscire la sera in minigonna”

"Bisognerebbe arrivare a una civiltà che faccia sì che le donne siano libere di uscire come vogliono, la sera, con la minigonna”. Il ministro degli Interni interviene da Palermo dopo il femminicidio di Marisa Leo

           

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Carlo Carlo demagogia da discount. Per 98 bravi ragazzi ci sono, e sempre ci saranno, 2 mostri. Il semplice buon senso dice che è preferibile non ubriacarsi fino a perdere il controllo, perché è più facile trovare uno dei due mostri percentuali. Lei certo non lascerebbe il portafogli sul tavolino del bar, e non girerebbe con il Rolex in stazione nottetempo, perché non viviamo in un mondo fatato. Se poi ci si mettono i falsi buonisti di finta, falsa e fasulla "sinistra" (tipo PD) con tolleranza, accoglionenza senza regole e sostanziale impunità a peggiorare un quadro tragico, ancora peggio. Non viviamo in un mondo fatato, bensì in un Paese in cui le Donne vengono assassinate dai mariti che avevano denunciato più volte, oppure da irregolari recidivi lasciati liberi perché "avevano un gran fisico", oppure da magrebini con decreto di espulsione mai eseguito. L'ideologia non tutela le vittime e non aiuta i cittadini onesti e perbene.


Polveroni su polveroni.
L'ultimo su Caivano: più facile riempire celle che costruire scuole!
Polvere per coprire IL MARCIO, L'IMMOBILISMO, L'INCAPACITA', LO SPERPERO, LA FACILONERIA, LA MALAFEDE, LA CIALTRONERIA.
Sotto la polvere NON MANTERRANNO NESSUNA PROMESSA, fatta ai loro elettori CAPRONI, in quanto completamente INCAPACI di risolvere la qualsiasi.
Buoni solo a INVEIRE e AGIRE contro I DEBOLI.
IL PAESE E' ALLO SBANDO TOTALE e nella loro piena inerzia, sono capaci solo di accusare gli altri con goffi tentativi, con grossolane fake, che l'informazione CORROTTA, si guarda bene di smentire, controbattere, e smascherare con i reali dati di fatto.
Tanto sono paralizzati nel governare alleviando le sofferenze degli italiani, tanto sono RAPIDISSIMI a riorganizzare le strutture dei ministeri e a moltiplicare gli incarichi.
Senza contare i ministri solerti (indagati) che spendono 11000 euro per il fotografo personale e la premier sfiancata dai viaggi giornalieri intorno al mondo a nostre spese, con prole, parenti e tata al seguito.
Quindi, tutto perfetto! Tutto a posto! State sereni e aspettate rassegnati la fine che è dietro l'angolo!
AUGURI A TUTTI! Trovate post e link sulla pagina opinioni, informazioni, emozioni https://pic.twitter.com/UIsjmGz9NO


Teresa Chironi quando la Schizlein dice le stesse banalità nessuno si indigna. Il Ministro ha detto una cosa sacrosanta, che sarà anche banale, ma non è messa in pratica in nessuna parte del mondo. La tutela per le donne passa attraverso una cultura del Rispetto ma bisogna superare il buonismo, l'accoglionismo, la tolleranza ipocrita ed il politicamente corretto da discount che lucra sulla pelle delle vittime, per interesse politico. Se un irregolare recidivo può assassinare una Donna in un parco e se le donne vengono assassinate dai mariti che avevano denunciato più volte, occorre cambiare le regole e essere molto più duri con coloro che delinquono.


Ernesto Conti «Ragazze gli stupratori esistono. Non mettetevi nella condizione di essere aggredite».

E così anche Meloni, la prima donna presidente del Consiglio, dice alle donne come devono comportarsi per evitare le violenze. Anche lei sposta l'attenzione dall'autore della violenza alla vittima. Come se quest'ultima fosse colpevole di non aver fatto abbastanza, di aver commesso un errore che ha portato alla violenza.

No presidente Meloni, assolutamente no.
Non sono le donne a doversi comportare in questo o in quell'altro modo, sono gli uomini a dover cambiare. Perché la violenza sulle donne è un problema del genere maschile, cresciuto in una società patriarcale e malata, dove il controllo, il possesso e la violenza vengono spacciati come la normalità nelle relazioni e nel rapporto con le donne.

Per questo non c'è pena o carcere che possa risolvere questo immenso problema, l'unico cambiamento possibile è quello culturale, che intervenga alle radici, a partire necessariamente dalle scuole con l'introduzione obbligatoria dell'educazione sessuale e di genere. Ovvero ciò a cui voi vi siete sempre opposti con veemenza.

Uno slogan femminista recita più o meno "proteggi tua figlia? No, educa tuo figlio". Ecco, questa è la strada.

E chiunque continui a spostare l'attenzione sulle vittime e non sui carnefici, è parte del problema.

- Unione Giovani di Sinistra

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