A Catania il giudice dà ragione a una “gattara”: “La colonia felina non può essere sfrattata dal condominio”

La tutor degli animali aveva chiesto la modifica dell’ordinanza che aveva fatto scattare un divieto

           

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Ma che sciocchezza.
Decisione guidata dall'ignoranza.
Si parla di "diritto dei gatti ad essere alimentati e curati" nel luogo dove hanno deciso di stabilirsi.
I gatti si stabiliscono dove trovano facilità di alimentazione.
Diversamente fanno la loro vita da predatori sul territorio come le volpi, le faine, i tassi ecc.
Quindi sono le "gattare" che, procurando loro il cibo, li rendono stanziali.
Il cibo facile, inoltre, induce i gatti a riprodursi con maggiore frequenza con grave danno per l'ambiente.
Non è abbastanza noto infatti che i gatti sono tra le specie invasive che maggiormente stanno contribuendo all'estinzione di piccoli volatili, rettili e roditori compromettendo gli equilibri naturali.
Malgrado la pancia piena, grazie alle ciotole di cibo, i gatti non perdono il loro istinto predatorio e continuano ad esercitarsi nella caccia uccidendo per gioco. E più gatti è uguale a più danno all'ambiente.
Coloro che cercano gratificazione nella interessata riconoscenza dei piccoli felini farebbero meglio ad adottarli in casa, come fanno in tanti; ma se davvero non possono resistere ad occuparsi dei randagi dovrebbero in primis chiedere agli altri abitanti se possono mettere le ciotole e poi preoccuparsi di farli sterilizzare per evitare che la colonia cresca.


Pier Luigi Cacace
Prima di tutto il gatto domestico non caccia così assiduamente come ha scritto..poi ha un ristretto campo per scorazzare poiché legato al suo territorio in caso avesse una certa libertà..per il resto sono milioni che rimangono nelle mura di casa ..il riferimento rimane per quelli randagi e selvatici in natura..
Di questi sopravvivono pochi e di vita breve in generale poiché si ammalano e non sopravvivono per gli stenti .
Nessun prova o studio dimostra che i gatti sono la causa di estinzioni di alcune specie..questo è terrorismo contro l'animale.. le cause se esistono vanno cercate altrove, come la caccia la cattura abusiva e l'inquinamento ..
Sveglia


Maurizio Andreuccetti abitavo al piano terra, un bel gattino maschio aveva deciso che la mia porta di casa era parte integrante del suo territorio e la marcava appena trovava il portone aperto. Un altro gattone si coricava sul sedile della.mia moto e appena si svegliava, giustamente, si stiracchiava facendosi le unghie. Ho già fatto foderare il sellino una volta, 100€, adesso quando piove vado col sedere bagnato.
Tutto il cibo lasciato in giro, croccantini e piattini vari, attira i ratti che ormai si sono stabiliti in zona.
Un altro gattino, avendo freddo, si era rifugiato dentro il cofano di un vicino ma purtroppo quando questo è partito, si è incastrato nella cinghia di trasmissione facendogli più di 1000 euro di danni.
Ma perché se a te piacciono i gatti io devo dover sopportare questi disagi? Mi paghi tu la moto o la macchina? Vieni tu a lavare la mia porta di casa? Io non ho diritto a vivere tranquillo?


Ho visto tanti commenti a favore del mantenimento della colonia, però bisogna considerare le esigenze di tutti.
Vanno considerati il numero di animali, la pulizia generale della zona, la presenza di ciotole lasciate sporche per lungo tempo e tutto quanto può dare reale fastidio a chi abita o frequenta la zona.
Nelle vicinanze di casa mia, per fortuna non immediate, vedo spesso piatti di plastica sporchi abbandonati e, specie d'estate, è intollerabile che vengano lasciati anche solo qualche ora, ciò per mantere la necessaria pulizia unitamente al decoro ed alla non rinunciabile igiene ambientale.

P.s.: non sono contrario agli animali perché ho avuto una gatta che è entrata di diritto nel mio stato di famiglia in quanto abbiamo convissuto insieme per ben 24 anni.


Danilo Arini parli con un gattaro che ne ha quattro in casa e ama i felini più di ogni altra cosa al mondo. Io invece vivo con una al piano di sopra che mi passa l’aspirapolvere alle sette di mattina nonostante glielo abbia ripetuto mille volte di arrivare almeno alle otto, due ragazzine possedute dal demonio che urlano h24, un’altra famiglia dove si ammazzano di botte dalla mattina alla sera salvo fare quella del Mulino Bianco appena varcano la soglia di casa. Liti cronicizzate negli anni nel palazzo, abusi di potere con altrettanti abusi edilizi, denunce, scanni, ripicche, dispetti, mediazioni, soldi buttati a pioggia, tutti convinti di essere i padroni, nessuno disposto ad una soglia di tolleranza. Gente che parcheggia in una via privata di solo scarico temporaneo con ben due macchine e settemila motorini e poi il mio monopattino compromette l’estetica del portone. Potrei andare avanti così per ore… Cazzodibudda, se baratterei tutto questo con una colonia felina. Subito.


Diego Mazzeo mi occupo come volontario e titolare di una colonia felina di far mangiare 24 gatti tutti i giorni da più di 15 anni. Mai lasciato piatti di plastica in giro; chi fa questo come me, si preoccupa di portare via l’immondizia e di controllare che l’ambiente resti pulito e in ordine. Se trovi i piatti di plastica in giro non sono certo i volontari (“gattari”) a farlo. Ricordo che PER LEGGE, dove è presente una colonia felina registrata, il titolare della colonia ha diritto a uno spazio identificato e riservato dal condominio stesso, nel quale poter provvedere alla cura e all’alimentazione della colonia e nel quale poter lasciare ciotole per l'abbeveraggio, cucce e ripari; Il titolare della colonia ha persino la facoltà di affiggere lungo il perimetro condominiale cartelli che indicano la presenza di una colonia felina.


Diego Mazzeo sono amante di tutti gli animali. D'accordo con lei. Ma io sono stato vittima di una gattara: ho casa in montagna, nell appartamento mansarda al piano di sopra , di 30 mq circa, aveva 40 gatti. Al mio appartamento arrivava una puzza da voltastomaco. Gatti tenuti malissimo, saltavano nel mio balcone facendo i loro bisogni, li trovavo ovunque in casa mia d estate e imbrattato di urinarie cuscini, letti e divani. Per lo più graffiavano porta di ingresso e mobili. La gattara addirittura posava il loro cibo davanti la mia porta. Gatti bellissimi, ma vi assicuro odore sgradevolissimo, non venivano più ospiti a casa mia dalla nausea dovuta alla puzza. Più di una volta, Civilmente ho pregato la gattara di tenere pulito tutto, ma nulla. La legge non mi ha tutelato. Quindi il mio diritto alla salute e tutela dei miei beni dove é finito? Allora le associazioni a difesa degli animali erano contro di me. Premetto che per giorni davo io cibo ai gatti perché erano lasciati allo sbando. Quindi? Vi sembra giusto quello che ho subito? Poi la gattara é andata via perché per debiti ha perso la casa. La colonia felina è rimasta sul pianerottolo e giardino. Fin quando la fame lì ha allontanati e la legge della natura ha preso il sopravvento: l hanno avuta vinta cani randagi, toponi, falchetti e cinghiali.


Niko Massa
Un gatto domestico, che viene sfamato quotidianamente, è in grado di uccidere numerose prede al giorno, non per una reale necessità legata alla sopravvivenza, ma semplicemente per istinto. Ogni anno, infatti, i felini in libera circolazione uccidono centinaia di milioni di uccelli e piccoli mammiferi, anfibi e rettili, incluse specie la cui conservazione è a rischio.

I gatti hanno causato, infatti, l’estinzione di centinaia di specie di uccelli e piccoli mammiferi e la cosa peggiore è che interferiscono pesantemente con la fauna selvatica territoriale che, a causa loro, ha difficoltà a trovare e cacciare cibo. Gli animali selvatici sono territoriali proprio per tutelare un perimetro nel quale è presente un quantitativo sufficiente di cibo. I predatori poco capaci sono condannati, come lo sono le prede malate, ferite o anziane, e la selezione naturale serve a far sopravvivere gli esemplari più forti in grado di riprodurre a loro volta altri esemplari con le stesse caratteristiche.

Il gatto domestico libero di uscire è un animale che ogni giorno si nutre, è forte, in salute, è pieno di energie ed è pronto a scatenare il suo istinto su un topolino, una lucertola o un uccellino. Caccia, gioca, si diverte uccidendo piccole prede di cui non ha alcun bisogno e che sono state letteralmente tolte magari a una coppia di aquile che deve sfamare i piccoli nel nido o a una volpe affamata. Un danno all’ecosistema.

È necessario premettere che un gatto selvatico tenta mediamente una ventina di agguati al giorno e, normalmente, una parte non va a buon fine. Il felino domestico caccia, invece, quotidianamente più o meno lo stesso numero di volte, con la sola differenza che è pieno di energie perché viene nutrito e questo gli permette di essere più letale e competitivo del suo collega che vive in natura.

Il dottor Valerio Ciarrocchi, tecnico veterinario, nutrizionista e riabilitatore ha spiegato le varie modalità di azione dei gatti di casa per quel che riguarda la predazione. Ci sono dei fattori di ordine comportamentale per spiegare il fenomeno. In natura, per esempio, la madre, fornisce prede alla sua prole per poterla sfamare, e quindi il portare una piccola preda all’uomo di cui è compagno sarà per il gattino di casa un “regalo” privilegiato. Ci sono anche motivi fisiologici che conducono a questa abitudine: stiamo parlando, infatti, di un carnivoro stretto con poca elasticità gastrica che, per soddisfare la sua necessità nutrizionale, avrà bisogno dai dieci/venti pasti di giorno e di notte e caccerà, quindi, più prede nell’arco della giornata anche per sostenersi in caso di “carestia”.

Questo è quello che noi chiamiamo istinto.