1ºInutili divieti? Pochi giorni fà, un ragazzo ceceno ha sgozzato un professore in un liceo e accoltellato diverse altre persone. Ci sono stati diverse evacuazioni in ragione di minacce di attentato ripetute al Louvres, a Versailles, alla Gare de Lyon e nella metro. E, sempre pochi giorni fà, diversi himam radicali hanno lanciato dall'estero nuovi appelli allo Djhiad internazionale attraverso ogni mezzo. Nonostante ciò, per voi, il divieto è "inutile", puramente ideologico e scorrelato da ogni pericolo per la tutela dell'ordine pubblico. Ok. Forse non avete capito che, qui in Francia, nelle manifestazioni pro-Palestina non ci sono solo ragazzini occhialuti con la Kefiah con l'impellente bisogno di sentirsi riconosciuti come giovani intellettuali politicamente impegnati. C'è gente che realmente sostiene Hamas e che va a queste manifestazioni con l'unico scopo di creare disordini e magari farci scappare l'ennesimo morto.
2ºSecondo me , il governo israeliano sapeva dell'attentato del 7 ottobre ( sia perché era stato gia' avvertito dall' intelligence americana e sia perche' , al Mossad ( uno dei migliori servizi segreti al mondo ) non sarebbero passati inosservati i preparativi per un attacco di questa portata da parte di Hamas ( un attacco con 5000 razzi non si può organizzare in pochi giorni ) . Penso che il governo israeliano , pur sapendo di un attacco imminente , ha permesso di compierlo per poi avere un pretesto per attaccare la striscia di Gaza , mandare via i palestinesi e prendersi anche quel territorio .
3ºNon sono inutili sono stupidi e pericolosi.
Primo perché così si assimila chiunque appoggia la causa palestinese con hamas.
D'altronde chiunque manifestó contro la guerra jn Ucraina è diventato un putiniano di ferro, chi contro im green pass è diventato un no vax.
Secondo, misura stupida e pericolosa ik un paese come la Francia, dove negli under 30 la religione mussulmana è maggioritaria, in un paese quasi islamico, dove la causa palestinese è molto sentita, spesso usata come valvola di sfogo anche per altri problemi legati alla mancata integrazione.
Davvero non capisco i francesi, mollaccioni, inseguendo sempre la chimera del melting pot, immigrazionisti... E poi si mostrano "sovranisti" quando meno necessario.
Se in un paese c'è una grossa maggioranza di un certo tipo, ovviamente la politica ne deve tener conto.
Non sarebbe la stessa cosa, per esempio, per l'Italia gestire una crisi diplomatica con la Lettonia piuttosto che con la Romania, l'Albania, il Marocco dato i tanti che vivono qui.
Con i numeri francesi poi la cosa diventa ancora più evidente.
Non a caso chirac, mitterand andavano sempre coi piedi di piombo con le decisioni che potevano essere mal percepite dal mondo mussulmano (vedasi il rifiuto di andare in Irak)