1ºComplimenti per la tenacia ..sembra mia madre ..diplomata e subito sposava 18;anni ..muore il primo bimbo ...l anno dopo nasco io ..la nonna di ammala gravemente e lei la cura tutti i giorni per 12 anni ...oi la nonna muore ..io ho 7 anni papà ha perso il lavoro ...lei da lezioni private fa domande come supplente alle elementari ...fa i concorsi e i corsi di aggiornamento ...ha 29 anni e mi porta con lei ...va avanti a denti stretti come precaria per più di dieci anni...finalmente vince il terzo concorso e diventa maestra di ruolo ....primo posto ..in montagna ..parte alle cinque col treno ..torna alle 18...e così cresco anche io ..frequento le magistrali e vado all università ..
.non è stata una passeggiata ..intanto mio padre ha trovato un impiego ma ha uno stipendio bassissimo ...per fortuna c era il presalario e le borse di studio ...l ho sempre avuto ...mi sono laureata....una vita fa,!!!! Un grande amore per mia madre che mi ha sempre spronata a non mollare mai!
2ºInizio dicendo che "formarsi" è sempre meglio che essere delle capre.......poi, ovviamente c'è un poi che cosa ha di "glorioso", volendo ha tutto per migliorare, boh non si capisce, fa la caxata di sposarsi ragazzini, due figli, pensa: "minkia, vita di merxa!"......quindi che? Cosa CI farebbe adesso con questa formazione? Manco stessimo parlando di María Curie....Se avesse aperto una impresa di pulizie per me sarebbe stata molto Interessante! Ebbasta non se ne puó piú, sembra veramente un'operazione di manipolazione massiva. Vogliamo polítici decenti capaci di creare opportunitá per persone "normali" (NO MEDIOCRI).......Scrivete che il "Presidente" del Consiglio non ha neanche uno straccio di qualsiasi laurea....quello si che foxxe dentro!
3ºClaudio Montanari in Sicilia? Io sono nata a Palermo nel 1948, mia madre era diplomata al magistrale, noi figlie abbiamo studiato e lavorato fin da giovanissime. Ho preso la patente appena ho compiuto la maggiore età, per essere indipendente , come volevano i miei genitori, e mi sono sposata quando ho voluto. Ho sempre continuato a lavorare, ho cresciuto i miei figli senza aiuto dei parenti, negli anni '70 ero l'unica, tra le colleghe, ad usufruire dell'asilo nido, che era ancora un residuo della "Casa della madre e del bambino" del periodo fascista. Di cosa parliamo? Chi dovrebbe criticare nel 2024 chi, nonostante i figli, vuole completare gli studi? Ho avuto un'alunna, che, al quinto anno delle magistrali, aveva partorito. Continuava a frequentare regolarmente la scuola, e la madre le portava la bambina per allattarla a metà mattinata. Ho l'impressione che il vittimismo funziona da giustificazione per le incapacità dei singoli. Come il patriarcato, che non esiste più da almeno un secolo.