1ºVinicio de Angelis i cantanti non sono sotto contratto Rai. La Rai organizza una manifestazione canora, per una settimana raggiunge li scopo di fare molta audience. Finito Sanremo i cantanti sono dei professionisti che vivono con le vendite dei loro dischi , e vanno dove vogliono per promuovere i loro lavoro. Non stipendiati Rai, se non vendono la Rai non gli passa lo stipendio di sussistenza. Tanto per fare un esempio , quando finisce la trasmissione Amici i ragazzi in gara li puoi vedere dappertutto. C’è uno strano concetto di democrazia in questo paese.quando al governo non c’è la Sinistra, che tra l’altro ci è stata anche senza consenso.
2ºGuy Capaldi non so che intendi tu per "periodo del festival", ma durante le serate è impossibile allontanarsi da Sanremo, tra un'esibizione e l'altra hanno a mala pena il tempo di tornare in hotel a dormire, ed il giorno successivo sono già nei camerini in attesa della prossima esibizione (quindi non c'è bisogno di alcun vincolo per non farli muovere da dove sono, non ne hanno proprio il tempo materiale)... Poi, dalla fine della rassegna il vincolo Rai sarebbe di 3 giorni, e mi sembra il minimo consentito utile... diversamente significherebbe finire di cantare e correre ancora col microfono tra le mani sui canali della concorrenza. Non so che concetto hai tu di fedeltà e gratitudine, ma restare 3 giorni in RAI non mi sembra un affronto, tra l'altro stiamo parlando di reti nazionali, non li stanno costringendo a stare su "rete chi te conosce".
3ºGiuseppe Moscuzza , dobbiamo metterci d'accordo nel precisare "il tema" in questione. Non c'entrano nulla le preferenze mie e tue: sorvoliamo su ciò. In questione c'è un tema di libertà e del ruolo delle Istituzioni (Rai compresa). La Rai "obbliga" i vincitori di un concorso canoro che non possono andare in altre trasmissioni che non siano della Rai. Ma questa misura ci conferma che siamo di fronte a un "regime" . Sarà una cazzata, ma da regime. A me di Fazio non me ne frega un tubo. Ma questa decisione Rai non è molto lontana dalla mentalità del deputato FdI che va a casa a cena del 31 dicembre con la pistola carica, sparando a cazzo.
4ºArmiento Michele non dimentichiamo però che per i cantanti il festival è un gran bel trampolino di lancio, e le loro vendite si impennano dopo l'uscita delle canzoni del festival... Vengono scelti tra tanti che invece sono esclusi, e se non vogliono attenersi alle clausule nessuno li obbliga ad esibirsi. Non è questione di democrazia, è un business, il festival li lancia, attraverso i canali Rai, i cantanti garantiscono il ritorno economico, mediante l'esclusiva delle loro ospitate al canale che li trasmette a livello nazionale... Non ci vedo nulla di antidemocratico, è una forma di fedeltà professionale... Se poi per voi quello che dice Fazio è la legge, è chiaro che vedete dittatura in questo collaborazione Rai-artista
5ºGabriella Gori guarda.. io Sanremo difficilmente lo guardo, non mi piace e non lo ritengo interessante per le scelte artistiche che fanno.
Io mi sono riferito a questioni contrattuali per le quali è ovvio che chi investe ne tragga poi tutti i profitti.
Fazio è un professionista lautamente pagato.
Se vuole organizzare una trasmissione valida, per la quale sicuramente passerà molta pubblicità ( che serve anche ed in buona misura per pagargli il cachet) deve investire lui , come azienda, in situazioni, artisti, che non siano sulla cresta dell'onda grazie a trasmissioni organizzate e finanziate da altri.
Mi sembra il minimo dal punto di vista imprenditoriale.
6ºSorpreso ? Lui : sorpreso ? Scherzate, spero. Costui conosce bene i meccanismi dei contratti. Sa che i friggitori di musica legati alle case distribuzione devono sottoscrivere un accordo che li lega ad amadeus e tutti i suoi programmi all'interno solo dei programmi RAI. ( TG, vite in dirette, salotti dalla venier,salotti su tutte le reti rai e via discorrendo, fino all'esaurimento stesso degli artisti e ospiti per dissolvimento ) . Scherzate oppure alimentate l odio di Fazio nei confronti della RAI. Personalmente sono in disaccordo ( non solo di tutti e due) ma con il circo mediatico che ci impongono come un martello dell'Eden ( Follett dixit).