Simona C.: “Il mio ex marito mi ha lasciato senza casa, alimenti e ha svuotato anche i conti dei nostri figli. Così mi ha rovinata”

“Dietro a un ex marito come il mio, che ti lascia senza casa, risparmi e alimenti, nemmeno per i figli, c’è il progetto di annientarti. Ci sono uomini che non ti picchiano ma che, attraverso i soldi, tengono il coltello dalla parte del manico e sanno come renderti una persona non libera”

           

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Monica Ronzan, certo trovati un lavoro, perché è solo quello il punto? Aveva una famiglia, per la quale si dedicava a tempo pieno, magari era anche felice, perché il suo desiderio era dedicarsi a figli, casa e marito, magari il marito le aveva detto che stavano bene economicamente e lei non aveva bisogno di lavorare, poi un giorno la manda a quel paese e le dice che non ha diritto più a nulla. Questa donna si deve reinventare, deve ricostruire una sua identità, deve capire come mai il padre dei suoi figli la tratta come se fosse una ciabatta rovinata. Sicuramente troverà lavoro, ma il punto non è quello. Penso con tanto rammarico anche ai padri trattati come bestie. Ai quali viene negato il diritto di avere un ruolo nella vita dei figli. Per cui non ne faccio una questione di genere. Forse bisognerebbe trovare reali soluzioni a queste situazioni che creano danni enormi, anche ai figli.


Ho letto sommariamente alcuni commenti: è il cane che si mangia la coda. Posto che nel momento in cui non c'è più amore è legittimo volere e poter separarsi, anche se l'altro non condivide la scelta, indifferente dal genere, è reale la situazione in cui, per permettere all'uomo di far carriera o semplicemente di mantenere un lavoro più remunerativo, la donna sceglie (o è costretta) a non lavorare o a fare lavori precari e poco redditizi. Ne deriva un minor potere economico e quindi minor indipendenza nella scelta di separarsi. E quindi la necessità di ricorrere al mantenimento almeno per un periodo. È pacifico che la separazione raddoppia le spese e quindi rende entrambe più poveri, è vero anche che alcune donne si approfittano della situazione e non ci provano nemmeno a rendersi indipendenti o pretendono di mantenere un uguale stile di vita. L'uomo da parte sua a volte utilizza l'aspetto economico come mezzo di controllo e ricatto. Tuttavia, sé ci fosse parità di genere (uguali possibilità di accesso al lavoro, uguali stipendi, condivisione delle responsabilità nell'allevamento dei figli e nella vita familiare, faccende comprese), ci sarebbe anche uguale autonomia in caso di separazione e nessuno si ridurrebbe al lastrico. Per quanto riguarda il patriarcato, questo non riguarda il genere biologico, ma l'atteggiamento di genere: ci sono donne che enfatizzano la loro mascolinità per esercitare potere e uomini con un lato femminile più accentuato che soccombono. Anche questo è patriarcato. Tuttavia è palese che la questione sia nettamente più sbilanciata al contrario, bisogna darme atto.


Marina Fabris io sono felicemente sposata da quasi 18 anni. Dopo un fidanzamento di 6 e una convivenza di 2. Abbiamo la separazione dei beni. Un conto corrente in comune per spese comuni (mutuo, bollette, figli, spesa alimentare) e ognuno il suo conto corrente personale. Ognuno ha la sua auto. Di raro si litiga perché le decisioni si prendono insieme di comune accordo.
Ognuno dei soldi suoi, una volta che ha assolto alle spese comuni, ci fa quel che vuole senza dover rendere conto all'altro.
Siamo una squadra che al momento funziona bene. Poi nella vita non si sa mai cosa possa accadere.


Stefano Viola quella è una conseguenza del divorzio, di sentenze di un giudice ecc. e lo trovo ingiusto, ogni causa però andrebbe analizzata bene. Molti uomini risultano con redditi minimi e invece non è così. Io comunque ho parlato del prima di separarsi, gli uomini che di solito hanno in mano le finanze della famiglia fanno sparire gran parte dei soldi dirottandoli altrove. Inoltre proprio perché non indipendenti economicamente le donne subiscono e rimangono in un rapporto che non va più bene. Il discorso è pesante e non si può ridurre a un uomini contro donne e viceversa, non è una partita di calcio con le tifoserie opposte. È la mentalità sociale che deve cambiare insieme alle leggi.


Scilla Roncallo Ritchie le posso fare una domanda? Perché io mi sono ben rotta le scatole di sentire risposte con toni aggressivi. Quale problema avete oltre la frustrazione, lei e chi come lei risponde pensando di avere dieci lauree e di parlare con persone che hanno la quinta elementare? Glielo dico io, che facciamo prima, siete ricchi di presupponenza. Mi spiace che non le abbiano insegnato la buona educazione. Ciò detto, le chiedo di copiare qui le statistiche di cui parla, al dettaglio. Altrimenti poi le spiegherò che valore hanno le sue parole. Tralasciamo l’educazione, quella se non l’ha acquisita in famiglia, c’è poco da fare.


Simonetta Perfetti C'è però differenza tra opinioni e fatti. I fatti parlano chiaro. Nella maggior parte dei casi nelle coppie etero sposate è l'uomo a guadagnare di più. Ed è la donna a scegliere di mettersi assieme a un uomo che guadagna più di lei. L'uomo comune non ha successo con le donne, quindi a maggior ragione non pretenderà di trovare una donna che guadagni più di lui e che sia persino disposta a stare con lui anche se lui un giorno volesse fare il casalingo e papà a tempo pieno. Non è che non accada mai, tuttavia è una cosa molto rara. Generalmente ci si aspetta che l'uomo sia il provider e breadwinner della coppia.

Istat riporta che ogni anno gli uomini abbiano il primato come vittime di 0m1c1d10 (come se dovesse consolare il venire uccisi da uomini. Lo dico perché ci sono donne assurde che scrivono "Sì, ma non vengono uccisi da donne o è raro che sia una donna a farlo"), come senzatetto, in quanto a decessi sul posto di lavoro e in quanto a su1c1d1, eppure telegiornali, quotidiani e siti parlano poco dei temi nei quali gli uomini sono numericamente più vittime.
La vera parità e uguaglianza si dimostra preoccupandosi per tutte e tutti, mostrando empatia sia alle donne che agli uomini vittime.


Ermes Thot okay, non ha argomenti, non sa spiegare cosa intende per debolezza dell'uomo odierno e come questo concetto contraddice il fatto che sia conseguenza di un femminicidio (se l'uomo usa violenza è perché è più forte sul lato fisico). So cosa la giurisprudenza intende per femminicidio proprio perché ho studiato e le sue affermazioni sono contraddittorie e ho chiesto spiegazioni, ma non ha argomenti a riguardo, bastava dirlo chiaramente. PS. Io non ho espresso nessuna idea o opinione, ho parlato di fatti e conseguenze e chiesto per cercare di avere un quadro della situazione espressa da lei, quindi come può definire la mia idea bislacca se non ho espresso nessuna idea? Si goda la Befana signore, sperando non la spaventi troppo e la faccia diventare inerme, se così fosse spero proprio non giunga alla violenza, buona serata


Jean Paul Flores il punto e’ che come ci sono uomini colpiti duramente da giudici disumani ci sono altrettante donne messe ko!
In Italia la figura più lavoratrice e’ l’uomo, non possiamo negarlo e’ anche vero che abbiamo voluto la parità dei sessi… ma oggi come mai alle donne viene spesso negato un lavoro se ha figli e soprattutto se c’è l’ha disabile?? Io in persona!!!! Perché si e’ costrette a dover lavorare in nero per 4 soldi pur di garantire attività sportive e terapeutiche al proprio figlio? Quindi ci sono certi giudici che discriminano… ancora si leggono commenti di leoni e leonesse che puntano il dito contro altri senza sapere… OGGI LA LEGGE E’ CAMBIATA SULLA SEPARAZIONE E DIVORZI. Se abbiamo sentenze punitive per un coniuge piuttosto che per l’altro e’ perché emesse da giudici spesso disumani e discriminanti! Per loro siamo solo dei numeri e dei nostri fatti personali non gli frega niente!


Ormai si butta tutto sulla violenza. Abbiamo e combattiamo tutti i giorni per la parità. Se vuoi essere libera inizia a lavorare, il mantenimento è un altra cosa e lo DEVE solo ai figli. La casa se acquistata in due si divide per due. Certo sta che devi avere la costanza di non lasciarla la casa perché ai figli non viene tolto questo diritto. Ma nel caso non si riesca entrambi per forza devono avere una casa, magari più piccola dove poter vivere.Non sta scritto da nessuna parte che l'ex marito debba mantenere anche l'ex moglie a vita Natural durante. Anche per sola dignità personale.


10ºAnna Santoriello Aspetta i figli sono affidati ad un solo coniuge nella maggioranza dei casi e diritto di visita per l'altro coniuge di solito il padre, che inoltre deve nella maggior parte dei casi fornire alimenti alla moglie oltre a quelli dei figli. Può andare bene per piccoli di tenera età ma se i bambini hanno hanno età scolastica chi ti dice che i piccoli hanno un legame più profondo per la madre? La tua ultima affermazione è veramente di una banalità disarmante quindi è meglio non sposarsi od avere bambini perché forse ti potrà capitare in futuro di divorziare o perdere il lavoro?




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