Il caso Moro. Report vada avanti, ma non definisca rivelazioni cose arcinote (di V. Vecellio)

Va benissimo che riporti a memoria che tante cose raccontate non quadrano. E però racconta fatti e ricostruzioni che chiunque voglia può trovare in atti parlamentari, archivi di giornali, biblioteche, perfino negli archivi delle trasmissioni Rai (da HuffPost Italia)

           

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una parola sulla foto! bellissima, ricorda uomini votati alla politica! immagino le foto che vedranno i giovani di oggi quando saranno 55enni.... quella era ministro e con la scusa di essere onorevole si fotteva i soldi della cassa integrazione dei politici! quello era il padre di un violentatore e del presidente di un circuito automobilistico chissà come ha fatto ad entrarci, quello ministro degli esteri? ha la figlia alla fgci, lei la premier? ahahhahah sistemò mezza famiglia ministeri presidenze! l'ex presidente? lobbysta con gli arabi! puntava il dito sui politici dicendo che rubava ma aveva una fondazione che grazie alla prescrizione... ce ne fosse uno pulito


Eccoli la. Ormai siete la succursale filo-sionista d'italia. Repubblica che gira la trollola e l'huffinghton che gli tiene il filo. Ieri abbiamo assistito ad un documento della Storia d'Italia. La puntata è storia. Letteralmente. Ho letto l'impossibile sul Caso Moro e onestamente molte novità ascoltate ieri e oggi, non le ho mai sentite prima. Se quanto affermato ieri sera corrisponde al vero, questo Stato anche oggi è pieno zeppo di traditori nelle istituzioni, che prima della riforma sulla pena di morte per alto tradimento, sarebbero stati processati. Questi crimini non sono ne saranno mai estinti. E ringraziate che prima della riforma c'era la fucilazione. 1. Il militare, che commette alcuno dei delitti contro la personalità dello Stato preveduti dagli articoli 241, 276, 277, 283, 285, 288, 289 e 290-bis del Codice penale, modificati dal decreto legislativo luogotenenziale 14 settembre 1944, n. 288, e dalla legge 11 novembre 1947, n. 1317, è punito a norma delle corrispondenti disposizioni dello stesso Codice, aumentata di un terzo la pena della reclusione. 2. E' punito con l'ergastolo il militare che commette alcuno dei delitti preveduti dagli articoli 242 e 284 del Codice penale per il solo fatto di essere insorto in armi, o di aver portato le armi contro lo stato, ovvero di aver partecipato ad una insurrezione armata.




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