“Lo statista Mussolini”, Vannacci rivaluta il Duce e il suo libro si fa “partito”

"Il mondo al contrario di Vannacci da libro si è fatto comitato (si sapeva) e da comitato si sta facendo partito, o quasi. Da pochi giorni c’è uno statuto, c’è un regolamento, c’è il tesseramento, c’è un presidente, un vice, un segretario, un tesoriere"

           

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Stefano Saccotelli per me è svilente che la destra non si dissoci pubblicamente da certe derive. Cioè, mi dispiace sinceramente per chi ha quell'orientamento politico, ma non si identifica minimamente coi razzisti/omofobi e fasci e pur tuttavia viene gettato nel mucchio perché ormai siamo abituati che la "destra" è quello. Quando non dovrebbe essere assolutamente così. Per dire, mio fratello è di destra e ogni santa volta deve spiegare di non appartenere al filone di pensiero che purtroppo, ormai, va per la maggiore fra quelle fila. La partita fra destra e sinistra dovrebbe giocarsi solo sul piano della gestione dell'economia e del mondo del lavoro, sui diritti e sul rifiuto del fascismo dovremmo essere tutti d'accordo... e invece!


E poi ci sono i milioni di Italiani con gli zabedei irritati dal sistema “pidiense”. Chi voteranno!?Questo Vannacci preoccupa non poco le sinistre disfattiste (maledetta mortadella) ,che ci ha trasportato nel progressismo sociale che vediamo tutti i giorni. Inoltre vi preoccupa che le sinistre a Bruxelles perdano seggi e passino in minoranza. Senza maggioranza di sinistra a Bruxelles, si vedrà un nuovo orizzonte, “ sorga una nuova Europa”, che lavori per i popoli e non e solo par i mercati, la finanza, le banche e le lobby franco-tedesche! Vannacci non è quello che volete far credere con articoletti da centro sociale.


Certo, se ci si mette anche Vannacci a mettere in pericolo la sinistra.......paura, vero? A quando la presentazione del programma per l'Europa del PD? Sarebbe interessante sapere come il partito in questione si porrà per la difesa degli interessi italiani in Europa. Invece si attacca Vannacci ( dandogli visibilità) si attacca la Meloni sul padre ( per colpa del quale sua madre aveva pensato addirittura di abortire lei), si continua ad usare in modo poco ortodosso un giornale (che sta conoscendo una crisi di lettori e di vendite). Si preferisce sacrificare un giornale per attaccare un avversario politico. E i giornalisti giocano col loro stesso futuro senza rendersi conto che ciò metterà a rischio proprio il loro lavoro.