Per Chiara Ferragni si allarga l’inchiesta per truffa: è indagata anche per la bambola Trudi

L’imprenditrice a questo punto è sotto inchiesta per la vicenda del pandoro Balocco, per quella delle uova di Pasqua della Dolci preziosi e per il terzo episodio di campagna pubblicitarie legate alla beneficenza

           

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Chiara Ferragni è una persona straordinaria. È portatrice di solidi e sani valori, quali l’uguaglianza, la solidarietà, la fratellanza e la spiritualità. Tutti noi dovremmo vedere in Chiara una fonte di ispirazione salvifica. Le ingiuste accuse che le sono mosse in questi giorni non sorprendono: non è la prima persona che ingiustamente viene crocifissa. Ma risorgerà, come lei stessa ha preannunciato durante l’ultimo aperitivo, in occasione del quale prese il pandoro, vi mise lo zucchero a velo rosa, lo spezzo e lo diede ai suoi discepoli dicendo: prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi e per i bambini malati. Chiara è la luce e la luce è Chiara. Le forze del male e dell'oscurità cercano di offuscare la nostra stella polare. Chiara perdonerà tutti quelli che vivono ancora nell’oscurità e che oggi hanno pensieri offuscati dalle tenebre della menzogna.
Chiara lo aveva previsto quando disse: La Repubblica, prima che il gallo canti tre volte mi rinnegherà diffondendo la calunnia che sarò indagata per truffa per 3 episodi.
Ma La Repubblica non va biasimata ed anzi, come un moderno Vangelo, va ringraziata per tenerci costantemente aggiornati sulla battaglia che Chiara sta combattendo contro le forze del male.
Restiamo vicini a Chiara e anche oggi preghiamo per lei:
Ave o Chiara, piena di grazia
Fedez è con te
(...)


A PROPOSITO DI CULTURA: La destra neofascista al governo sotto il nome di Fratelli d'Italia è rimasta così turbata da quel "W L'ITALIA ANTIFASCISTA!" gridato nel buio della Scala di Milano che ha deciso di correre subito ai ripari. Prima mossa: fare in modo che quel incapace (nel senso che non è né in grado di leggersi i libri dei premi letterari a cui è chiamato a presiedere né è sveglio quanto basta per non lasciarselo scappare in diretta televisiva) del Ministro della Cultura (?!) Gennaro Sangiuliano, un fascistello di scuola Almirante con gli stessi deficit cognitivi e dell'attenzione di quelli che gli hanno dato modo di arrivarcisi al governo, prende sotto la sua ala aquilina, scavalcando in 2 ore oltre 40 altre candidature, il più poltronaio e marchettaro dei direttori teatrali in giro, Luca De Fusco, un "coiffeur pour Dams" ('77 docet) già noto alle cronache per essersi intascato quanto più ha potuto da ogni sua nomina come direttore, da Venezia a Napoli. La seconda mossa: prendere la direzione de La Scala. Una delle prime cose fatte dal fascismo in Italia fu l'istituzione di un Istituto Fascista di Cultura per la "tutela, diffusione e sviluppo degli ideali e della dottrina del fascismo all'interno e all'estero, e della cultura italiana in generale".




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