1ºEh no ma infatti, “i gggiovani” di oggi sono cretini, non come quelli che nel 1990 facevano resse fuori dagli studi di Non è la Rai, o che per decenni hanno sfasciato le città fuori dagli stadi, o che si facevano morire di stenti per mettersi in prima fila al concerto delle Spice Girls, o che andavano in 3 senza casco su motorini truccati, o che si ammazzavano di nonnismo alla famosa “naja”. Questo linguaggio è veramente stucchevole, i groupies sono sempre esistiti e non mi pare che la società costruita dalle vecchie generazioni (e io ho 35 anni, non 17) sia il paradiso. Un po’ di umiltà
2ºGabriele Falchi "Anche per noi più vecchietti (ad avere una classe dirigente fatta da questi...)". Questa frase andrebbe anche bene, se l'Italia fosse un grande paese allo stato attuale. Però mi preme ricordarti che se siamo nella m3rda è, soprattutto, colpa della politica presente negli ultimi 50 anni, con un debito che è esploso dagli anni 70 in poi e che di certo non è in programma si riduca da qui a poco (hai presente quella storia del deficit/PIL, le leggi di bilancio, la programmazione della spesa pubblica etc etc? ecco, arriviamo a 100 mld/anno solo di interessi sul debito) ... incolpa pure 1500 ragazzini, i più minorenni, che volevano solamente incontrare un tizio.