Fumettibrutti: "Dalla parte di Marco, noi persone transgender trattate come degli imprevisti"

"Il suo caso fa scoprire quanto le strutture, come la società stessa, siano impreparate alle vite transgender, non previste. È una situazione che svela come la società non preveda i corpi transgender. Praticamente è come non esistere, senza leggi che ci tutelino concretamente o diritti"

           

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Lorenzo Corselli basta studiare la statistica. Sono MODE. Perché una volta non c’era tutto il tempo per pensare alle CAGATE. Oggi uno si sveglia donna. Domani sei sveglia uomo. Dopodomani non sa cosa si sente, dipende dalla luna. Se per lei questo è “normale”, le consiglio di ascolta o leggere qualche libro dello psichiatra Crepèt sull’argomento. Ad oggi non esiste NESSUNA lettura scientifica, che avvalori la teoria del gender. E se parliamo di disforia di genere, sappia che colpisce solo lo 0,00000 infinito della gente. Il resto son confusi. Basti vedere i trans. Il 95%, non conclude la transizione. Rimane sia con le tette che con l’uccello. Adesso mi dica se non è esser confusi.


Stefano Terranova Qui l'unica persona confusa e molto malinformata è lei. Parla di "mode" create per noia, quando la gente viene tormentata, picchiata, perseguitata e ammazzata, anche per legge: qualcosa che forse uno eviterebbe, se fosse semplice moda. Tira fuori numeri a caso e sillogismi logici che sono più che altro illogici.

Studi l'argomento, si legga qualche saggio e provi anche a utilizzare maggiormente il cervello, perché frasi come "prima non c'erano i trans, oggi è solo moda" veramente sono accettabile solo se ha 90+ anni o se ha gravi problemi che le impediscono di fare uso di un ragionamento pensato.


Roxy Ella lei non capisce, perché non è sufficientemente informata. Non è una colpa, non possiamo tutti essere informati su tutto, però è per questo che non capisce. Si tratta di un argomento complesso, che richiede conoscenze pregresse, e sicuramente richiede di leggere molto. Questo, ovviamente, se desidera comprendere. Ciò che è certo, è che non si tratta di nulla "contro natura", qualunque cosa ciò significhi, e che medici, psicologi e sociologi non sono semplicemente "pigri", il mondo scientifico non approva la transizione perché non gli va di lavorare, perché "è più facile intervenire sul corpo che sulla mente", ma perché, coi dati empirici e teorici alla mano, questa è la scelta migliore, più salutare e più giusta per la persona.