“Nessun taxi per un senegalese. Lo abbiamo portato noi a casa, non voglio insegnare ai miei figli il menefreghismo”. Il caso all’aeroporto di Bologna

Cissé, 40 anni, era arrivato dalla Germania al Marconi e le vetture c’erano, ma non volevano portarlo fuori città, a San Giovanni in Persiceto. Ci ha pensato Tiziana Paltrinieri con la sua famiglia: “Lo rimandavano da un’auto all’altra dicendo semplicemente: qualcuno ti prenderà”. La replica: “Sono corse facoltative, il colore della pelle non c’entra”

           

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Per l'ennesima volta, qualche sera fa, in stazione a Reggio Emilia, durante il solito "controllo a campione", un poliziotto ha chiesto a mia figlia il permesso di soggiorno. Non le ha chiesto i documenti di identità, come è legittimo (anche se questi "controlli a campione" casualmente riguardano solo i neri...), dai quali avrebbe potuto capire che è cittadina italiana; le ha chiesto subito e solo il permesso di soggiorno. Che significa: sei nera, quindi è scontato che tu sia straniera. Il pregiudizio razzista viene confermato e autorizzato anche da questi comportamenti di pubblici ufficiali. Per molti dei quali, a quanto pare, se sei nero sei automaticamente sospetto.




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