Aldo Cazzullo: “Come può Sinner diventare l’orgoglio italiano se non paga le tasse in Italia?” (di L. Bianco)

"È un campione e un bravo ragazzo, ma è un problema se è il portabandiera del nostro sport e risiede a Montecarlo, cioè non contribuisce fiscalmente alla vita della comunità. E spiega molto di come pensiamo al nostro paese" (da HuffPost Italia)

           

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Catia Narducci guardi che una buona azione non cancella una cattiva.
Per quanto riguarda la sanità: si in America funziona, e anche bene. Li sei obbligato, ogni anno, a versare una quota o due, tra una molteplice di scelte. Una delle quali è la sanità. Quindi una volta che hai versato il il tuo contributo hai la sanità base che hai anche qua. Con l’unica differenza che lì non aspetti mesi per una visita importante che magari ne va della tua vita se fatta in ritardo.
Qui in Italia la sanità fa pena per colpa delle scelte scellerate del governo ( destra, sinistra, centro). E se si vuole davvero curare si va tramite privati, che non costano poco. Se a lei sembra giusto a me no. Per niente. Non sono d’accordo a pagare le cure mediche anche di altri che non se lo possono permettere. Mi spiace ma io sono di questa idea. Io, come tutti gli altri, lei compresa, non siamo una Onlus che regala servizi o denaro a chiunque ne abbia bisogno. Non si può sempre salvare tutti e tutto a qualunque costo. Si ricordi che anche il “far troppo del bene non va bene”.
Non metto in dubbio che lei come il resto degli italiani paga regolarmente le tasse. E ci mancherebbe. Però difendere un’altra persona, che sia il campione di turno o chicchessia altro, che ha la cittadinanza italiana, porta il nome dell’Italia con se, viene sponsorizzato nelle nostre trasmissioni sulle quali paghiamo il canone Rai, e che non paga le tasse in Italia perché gli fa comodo…ecco questo non va bene.


Non le pagherebbe comunque, perché le tasse sui redditi derivanti dai tornei vengono pagati nel Paese fonte del reddito. In questo caso con l'Australia (ma con tantissimi altri Paesi) l'Italia ha un accordo bilaterale per evitare la doppia imposizione; vuol dire che le tasse le paga nel Paese dove si forma il reddito e in Italia, se fosse stato residente qui, avrebbe goduto di un credito di imposta per non pagarle due volte. Non so se l'Australia ha con Montecarlo lo stesso accordo, credo di sì, ma se lo avesse Sinner godrebbe dello stesso credito d'imposta di cui godrebbe se risiedesse in Italia, se non lo avesse non le pagherebbe ugualmente perché Montecarlo ha abolito la tassazione sulle persone fisiche, sulla proprietà o sulla casa e l’unica tassa che viene pagata è l’imposta sigli utili derivanti da attività industriali e commerciali. Questa discussione è inutile. Ci dovremmo preoccupare di far pagare quelli che evadono cento miliardi ogni anno, di quelli che, sulla base del loro status di parlamentari, godono di privilegi vergognosi se rapportati a una popolazione come la nostra.
Queste regole valgono anche per i calciatori, da sempre percettori di redditi altissimi. Non valgono invece per quelle aziende che prendono aiuti di Stato e poi trasferiscono la residenza legale e fiscale in giro per il mondo. Quindi, di cosa stiamo parlando?


Caro Cazzullo, mi aspetto un articolo anche su tutti I giovani (e meno giovani, come me) italiani che , per motivi prettamente personali, hanno deciso di vivere e pagare le tasse in un paese straniero ma non per questo rinunciando alla cittadinanza italiana. Vogliamo fare il bello ed il.cattivo tempo sulle motivazioni etiche e morali dietro una scelta sel genere? Per me c'e' solo da utilizzare il cervello, quello che lei crede di avere ( ma non ha). Jannik non lavora ergo non fattura in Italia. Niente di quello che fa si gli procura vantaggi e benefici in Italia (ma quelli non li hanno nemmeno i cittadini onesti che pagano le tasse): mi sa spiegare perche' dovrebbe pagare le imposte in Italia?


Domando a Cazzullo: e cosa c'entra questo? Lui gioca più fuori che in Italia, ha scelto di risiedere a Montecarlo e per questo paga le tasse lì (fino a prova contraria è un uomo libero).
Checché se ne voglia dire, o fare le pulci, è un campione italiano con la C maiuscola, è un ottimo esempio per i nostri ragazzi e teniamocelo molto caro perché ne abbiamo pochi così.
Lei si attacca a piccole cose, per me è un Campione e sarà così, ne sono orgogliosa come ne sono orgogliosi il Presidente della repubblica e il presidente del consiglio.
Non mi paragono a loro ma sentire Sinner trattato come fa lei mi urta tantissimo. Se ne farà una ragione lei.


È una legge dello stato, credo uno standard anche di altri paesi europei. Se lavori all'estero e passi più di sei mesi fuori dell'Italia paghi le tasse dove hai la residenza. Lui può benissimo giocare anche con bandiera monegasca e mandarci tutti a vaffa. Il fisco inglese, con i super contribuenti fa accordi privati, tipo paga due milioni di sterline invece di sei ma resta in UK. Due milioni è meglio di zero, ma questo noi non lo capiamo. In genere queste questioni di lana caprina le solleva chi paga quattro baiocchi di tasse o non può lavorare all'estero. Vorrei vedere chi, potendo, non pagherebbe meno tasse a Montecarlo.


Francesco Radici perché vuole allenarsi con i più grandi del tennis e avere i campi migliori e sempre disponibili, tutto ciò che ho elencato è a Montecarlo. Non è neanche colpa sua di tutto ciò. Ma poi uno può trasferirsi all'estero per assurdo anche solo perché il gelato è più buono o ci sono meno mosche che volano sarà libero di migrare un essere umano? L'importante che fa tutto in regola. Secondo me sarebbe più disonesto pagare le tasse qui visto che risiede a Montecarlo, il resto del tempo è sempre in giro per il mondo a fare tornei, i suoi sponsor sono internazionali. Non è l'Italia la sua principale fonte di guadagno, vive principalmente non in Italia, deve pagare le tasse qui perché?


A Montecarlo vivono tutti i principali tennisti del mondo. Se vuoi allenarti a certi livelli ha senso stare a Montecarlo. Detto ciò non capisco perché il compianto Vialli poteva vivere a Londra e pagare le tasse lì senza che nessuno mettesse in discussione la su scelta di vita e per Sinner si apre questa critica. Tra l'altro le tasse sui premi si pagano già al paese dove si svolge il torneo, ha senso pagare due volte le tasse su questi compensi? A Montecarlo non si paga più nulla. In Italia pagheresti alla fonte,ad esempio in Australia, e poi in Italia per la tua dichiarazione fiscale. Non ha senso.


Luisa Durì a parte che lei non sa e non può sapere chi o come evade le tasse un qualsiasi cittadino italiano emigrato, trasferito o altro. Solo il fisco lo sa e infatti fanno le sanatorie forse perché sono parecchi. Per Sinner sarà pure "solo" ma ha fatto una scelta di vita, allenarsi fuori, può piacere o meno, ma questo gli permette di arrivare dove è arrivato. Piace, non piace, suscita invidia o simpatia allora fine contano i risultati. E se volesse arricchirsi (cosa che pure sarebbe bene) andrebbe in tutte le TV. E anche in quel caso sarebbe fattibile suoi.


Iosono Zatopek, Lei ha una certezza assoluta sul mio senso di moralità (ma sarebbe più giusto parlare di etica, se è per questo, che orienta i nostri comportamenti). Le lascio credere che Lei abbia compreso a fondo le ragioni di una scelta fiscale di una persona che vive e lavora per la maggior parte del tempo all’estero (e non in Val Pusteria) e che sceglie di risiedere a Montecarlo anche per motivi che ha espresso in più di una occasione (e che Lei probabilmente ignora). In ogni caso, una cosa è la morale e l’etica, altra cosa è un moralismo fine a se stesso, privo di argomentazioni.


10ºE' abbastanza giusto questo discorso. Nemmeno io ci trovo molte giustificazioni patriottiche nel festeggiare le sue vittorie. E' italiano perché è nato in Italia, ma tutti sanno che culturalmente l'Alto Adige è italiano per modo di dire (non lo dico io, lo dicono gli altoatesini per primi). Per di più è residente a Montecarlo e non in Italia, quindi di italiano c'è ben poco. Questo non toglie che sia giusto festeggiarlo, non per la sua italianità, quasi inesistente, ma per il suo modo di essere, oltre ovviamente per la sua bravura. Io lo festeggerei anche se fosse nato in Giappone, fosse residente alle Hawaii e non parlasse nemmeno una parola di italiano.




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