Sara Costanzo: “Mia figlia picchiata sulla testa, caduta a terra e manganellata sulla gamba da un poliziotto”

Sara Costanzo, pedagogista, denuncia attraverso i social quello che è accaduto a Pisa: "Mia figlia non poteva difendersi ha detto al poliziotto di fermarsi, ma non è stato così. Gemma lunedì rientra a scuola, a testa alta. Quanto a voi poliziotti, con quali occhi stasera guardate in faccia i vostri figli?"

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/451550463864387

Andrea Clemente manifestanti disarmati aggrediti, mi sembra che non siano loro contro la legge.
Questo é un atto di forza contro il dissenso.

"Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.

Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire."

Questo per dire che quando fanno leggi o atti di forza contro il popolo...il popolo "sovrano" secondo la nostra Costituzione Italiana é leggittimato a protestare!.

Ricordati che siamo dalla stessa parte!


Giuse Zeno mi sembra che siano sparite le domande a cui ti ho risposto nel mio lungo messaggio, non se perché le hai cancellate o per qualche filtro che non so usare. Detto ciò, il mio discorso era allargato e contestualizzato a un fenomeno che non sostengo io ma i numeri. Quanto al fatto che le forze dell'ordine si suicidano più degli psichiatri o in generale dei professionisti della salute mentale non è solamente ascrivibile all' arma (che non dovrebbero per me tenere a casa) ma dal livello culturale e dalla distorsione cognitiva che chiedere aiuto è da deboli. Mentre per i professionisti della salute mentale la psicoterapia personale è quasi obbligatoria o comunque altamente consigliata. Un medico che ha studiato sa come uccidersi in mille modi anche più originali della pistola, se non lo fa è perché la cultura e il percorso personale gli danno altri strumenti. Detto ciò ho avuto a che fare personalmente con le "guardie" di cui uno si è tolto la vita, per il resto per gli altri il denominatore comune era una vita di merda e la necessità di uno stipendio per sopperire alle mancanze che questo Stato non garantisce. Su un piano professionale provo anche tenerezza, su quello personale ho paura perché so che la formazione che ricevono è da animale in cattività. Inoltre io non penso a un discorso di mele marce ma di sistema voluto così per la stradale e la celere. Il padre di una cara mia amica ora in pensione ha fatto cose da eroe e quelli che ho incontrato per i TSO erano molto umani.


Salvatore Sofia leggiti questo :
Libertà costituzionali e ordine pubblico
Comunicato dell’Esecutivo di Magistratura democratica
Secondo l’articolo 17 della Costituzione, i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi e per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
L’articolo 18 della legge in materia di sicurezza pubblica prevede, è vero, l’obbligo per i promotori di una di riunione in luogo pubblico di darne avviso almeno tre giorni prima al questore, ma l’omesso avviso non rappresenta una condizione di illegittimità della riunione né un’automatica presunzione di pericolo per l’ordine pubblico. All’omissione dell’avviso, infatti, consegue solo la facoltà (non l’obbligo), per il questore, di ordinare lo scioglimento della riunione.
Tale facoltà, incidendo su un diritto costituzionalmente garantito, deve essere di stretta interpretazione, il che significa, in primo luogo, che il motivo dello scioglimento deve rigorosamente inerire a ragioni di sicurezza e non al merito o al tema della manifestazione. In secondo luogo, sono previste delle modalità per lo scioglimento della riunione agli articoli 24 e 25 del regolamento di attuazione della stessa legge, le quali non autorizzano in alcun modo un uso indiscriminato o sproporzionato della forza.
L’uso della forza è legittimo solo quando sia inevitabile per effettive ragioni di sicurezza degli agenti e della collettività.
Per questo, nel prendere atto che in questo caso si è fatto ricorso all’uso della forza nei confronti di un corteo composto da studenti per lo più minorenni, e tutti disarmati, ci aspettiamo che le autorità preposte avviino immediatamente tutti gli accertamenti per chiarire questo episodio, compresa l’identificazione degli agenti.
E, proprio in questa prospettiva, torniamo ad auspicare la revisione delle disposizioni del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, nella parte in cui esso si pone in frizione con l’art. 17 della Costituzione e l’approvazione di una legge che imponga agli addetti ai servizi di ordine pubblico di indossare elementi identificativi che ne consentano sempre l’individuazione.
Si tratterebbe di una previsione che costituirebbe una garanzia per tutti gli operatori di pubblica sicurezza che svolgono correttamente il loro servizio e, soprattutto, un minimo presidio di garanzia per tutti i consociati che intendono esercitare le loro libertà costituzionali.
L’Esecutivo di Magistratura democratica
24 febbraio 2024


In quanti siete qui che hanno manifestato durante il Covid, durante un governo NON di destra? Solo per stabilire chi ha capito che destra o sinistra non fa differenza, la polizia mena perché gli ordini gli arrivano da molto più in alto, da coloro che cagano in testa a tutti i ns politici indipendentemente dal colore, i quali politici non difendono quindi né i cittadini né i popoli ... ma guardare solo quando dono supini di fronte a quanto accade a Gaza .... siamo seri .... la libertà ce la dobbiamo riprendere, al diavolo le regole delle manifestazioni autorizzate, dobbiamo fargli capire che ORA BASTA


Alla Polizia non fregherà assolutamente nulla di quello che è accaduto, anzi, probabilmente gli agenti saranno già stati in palestra a fare pesi come se nulla fosse. Mia personale opinione, ma se posso permettermi anche consiglio: dal 2014 l'Italia ha iniziato il suo declino. Vi erano 60 milioni di persone, oggi già verso i 57 milioni. Se guardate ISTAT ed Eurostat si arriverà a 45 milioni. Pensate che ci saranno dei giovani? Ovviamente no, rimarranno solo anziani che vivranno da soli con una pensione che sarà sempre più ridotta proprio a causa della mancanza di forza lavoro. Perché tutto questo? Perché l'Italia non è un paese che offre opportunità di crescita, stipendi da fame, orari di lavoro assurdi, una società che appena può ti sputa in faccia, zero cordialità. Anche i migranti che cercavamo una vita migliore in Italia non fanno più figli e scappano altrove. Combattere? Chi vuole può farlo, ma contro chi? Io sono andato via e mai fu scelta migliore.


Manganellare dei ragazzi inermi e’ lo specchio più chiaro del fallimento di una società. Nessun segnale educativo, nessun dialogo, solo violenza, a dimostrare che lo stato (perché la polizia e’ Stato) non ha a cuore il proprio futuro. Perché i nostri figli sono il futuro del nostro pianeta. Sono il nostro unico futuro. In questo modo, abbiamo tolto loro anche l’idea di poter manifestare liberamente un’idea. #iosonoqui a denunciare tutto questo. Siamo sicuri di voler accettare questa deriva? Il controllo e la repressione sono ciò che vogliamo dal nostro futuro? Tutti zitti e buoni e lasciamo lavorare il manovratore? Queste sono dittature e credo che nessun benessere sostituisca la libertà. Soprattutto delle idee.


Lui Ton ok quindi chi manifesta col braccio teso rispetta le regole ? Forse le regole vanno fatte rispettare solo ai più deboli anche con i mezzi più violenti. Contro gruppi organizzati, chi deve difendere valori e persone, se ne guarda bene dall’intervenire. A chi dobbiamo più vicinanza a dei ragazzini o agli altri. Una cosa mi turba di più, come faranno questi ragazzi a comprendere che queste “forze dell’ordine” sono veramente al servizio del cittadino. Questa libertà di uso della violenza, dove il buon senso non si sa cosa sia, mi fa ribrezzo. Il rispetto delle regole, che lei richiama, tocca a tutti specialmente a chi le deve fare rispettare. Pagina vergognosa del mio paese.


Loredana Beltrame io veramente, cara signora, in 50 anni di vita mi sono fatto un culo così a lavorare, cosa che continuo a fare, per poter arrivare faticosamente a fine mese, rispettando il mio paese e le sue leggi, rispettando la Polizia e tutte le altre Forze dell’Ordine. Non è nella mia indole contestare o scendere in strada a creare disordini come fanno solamente le persone incivili e selvagge. I ragazzi hanno lanciato sì dei sassi, perché almeno tre poliziotti sono in ospedale e di certo non praticano l’autolesionismo. Ci vada lei in Afghanistan, ma se avesse problemi a vivere laggiù, chiami Batman o l’Uomo ragno a salvarla, visto che secondo lei i poliziotti sono cattivi e lo Stato in cui vive è un nemico da combattere.


Francesco Brau e torniamo al diritto di scendere in piazza e manifestare che in democrazia deve essere un diritto garantito. E torniamo di nuovo alle violenze contro ragazzi disarmati e quindi a una punizione non proporzionale al danno. Per un insulto un ragazzo lo fermi e lo porti in caserma, non lo bastoni mentre è a terra. Le forze dell’ordine sono addestrate a disperdere i manifestanti quando ci sono tensioni, la violenza serve solo se c’è un pericolo effettivo e in questo caso non c’era. Lo stato di terrore mentale di chi dice “basta non manifestare e questo non sarebbe successo” non è assolutamente un presupposto da Stato di diritto. Questo è il presupposto della dittatura. Inutile cercare giustificazioni perché non ce ne sono. Buona serata a lei.


10º#iosonoqui per esprimere tutta la mia solidarietà a questi ragazzi, perdipiù minori, che mentre manifestavano pacificamente e disarmati per la pace hanno subito la violenza di uno stato che ogni giorno appare sempre più incivile e violento attraverso un inqualificabile comportamento delle forze dell'ordine che è drammaticamente paragonabile a quello dei peggiori regimi che sopprimono le libertà e i diritti fondamentali. Firenze, Napoli, Pisa... gli episodi di violenza ingiustificata verso chi esercita il sacrosanto diritto di manifestare sono ormai troppi e inquietanti. Come abbiamo fatto a ridurci così? Che Italia stiamo lasciando ai nostri giovani? Quale fiducia potranno mai avere nella politica, nel governo, nelle istituzioni?
Mala tempora currunt...




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