Esausti dal lavoro: due lavoratori su dieci nella morsa del burnout

Sono i più giovani a soffrire di più lo stress da lavoro: l’80% sarebbe pronto a licenziarsi

           

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Giuseppe PirasPosso benissimo lavorare anche 12 ore al giorno in miniera ma se ho colleghi disposti ad aiutarmi nei momenti di difficoltà e un datore di lavoro che mi retribuisce bene e mi rispetta non mi stanco per niente. Non é ciò che si fa quello che conta, ma le condizioni in cui si lavora! Puoi stare anche una sola ora in ufficio a guardare il soffitto, ma se vieni bullizzato dai colleghi che non ti fanno fare nulla perché, a loro dire, non sei capace di imparare e poi ti sputtanano riferendo al datore di lavoro che sei te a non voler far nulla e ti devi pure sorbire i suoi rimproveri, anche quella sola ora di ufficio ti sembrerà un'eternità, più stressante delle 12 ore in miniera!


Simonetta Lori siamo della stessa generazione..Ma guardi io non so che vita abbia avuto lei se e che i livelli di garanzia abbia avuto ..ma non era tutto così rose e fiori sia pur tranquillo.. Io mi sono fatto il mazzo me lo devo ancora fare per qualche anno quindi anche lei non pontifichi troppo sui suoi coetanei si ricordi che ai nostri tempi per fare l'università si doveva lavorare spesso contemporaneamente, che sì C'erano i mutuu all'epoca della nostra adolescenza ma avevano interessi del 18-20% annuali, che per tanti, Non vorrei che lei fosse uno di questi, c'era al posto fisso allo stato ma gli altri dovevano mantenerli.


Annuncio Ex Lavoratori di Poste Italiane

Noi, ex lavoratori di Poste Italiane, alziamo la nostra voce per porre fine allo sfruttamento dei lavoratori precari, una pratica purtroppo troppo comune all'interno della nostra ex azienda. Siamo stanchi di vedere graduatorie infinite che non fanno altro che alimentare l'incertezza e la precarietà lavorativa.

Chiediamo con urgenza la stabilizzazione di tutti coloro che hanno diritto secondo le graduatorie esistenti. È tempo di garantire sicurezza lavorativa e dignità per tutti gli ex e attuali lavoratori di Poste Italiane. Non possiamo più tollerare ritardi o scuse: vogliamo azioni concrete per la stabilizzazione immediata.

Facciamo appello alla direzione di Poste Italiane e alle autorità competenti affinché ascoltino la nostra richiesta e intraprendano i passi necessari per assicurare che questa ingiustizia venga rettificata. È ora di porre fine alla precarietà e garantire un futuro lavorativo stabile e sicuro per tutti.

Movimento lottiamo insieme ctd poste italiane

#ctd #precariato #sindacato #graduatoria


Io voto per il Welfare dipendenti: focus sul benessere

I percorsi di bellezza e benessere da Liliana Estetica Avanzata mirano a prevenire e a sanare tutte quelle condizioni lavorative, sia psicologiche che fisiche, considerate negative e controproducenti nel contesto di un ottimale ambiente lavorativo.

Nell’interpello n. 522 del 13 dicembre 2019 l’Agenzia delle Entrate ha negato la possibilita di agevolazione fiscale per un piano di Welfare Aziendale che prevedesse trattamenti estetici per i dipendenti.

Perché mai?

Secondo l’Agenzia delle Entrate il motivo è presto detto: l’attività dei centri estetici si esplica in servizi alla persona non aventi rilevanza sociale come richiesto dalla norma.

Sempre secondo l’Agenzia le prestazioni rientranti nell’art. 100 c. 1 del TUIR, il quale comprende opere e servizi aventi finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto danza, l’attività dei centri estetici si esplica in servizi alla persona non aventi rilevanza sociale come richiesto dalla disposizione stessa.

Personalmente non sono assolutamente d’accordo.

Infatti ci sono alcuni interventi estetici, per i quali non possiamo non affermare che abbiano una funzione di rilevanza sociale.

Pensiamo a persone e quindi lavoratori con determinate problematiche all’epidermide, oppure contratture per chi lavora dietro a una scrivania, oppure lo stress che affrontiamo ogni giorno .

Chi non ha mai detto di sentirsi stressato? Quante volte pensiamo che le attività che portiamo avanti ogni giorno siano stressanti? Lo stress coinvolge tutti noi e riguarda aspetti quotidiani, di vita comune.

L’aspetto o, meglio, il buon aspetto, non si può affermare che non abbia la sua funzione di far rientrare il lavoratore in un miglior rapporto con la società o la comunità, anche lavorativa, in cui si trova a vivere.

Troppo spesso pensiamo a trattamenti estetici esclusivamente a fini della sola e mera apparenza.

In realtà non è sempre così!

Questo taglio netto da parte dell’Agenzia delle Entrate, è ingiusto a mio avviso.

Ricordo che Welfare è Benessere, e quindi i nostri piani di Welfare Aziendale devono servire per creare benessere alle persone, ai nostri lavoratori.

Io credo fermamente nel piano di Welfare Aziendale che prevede trattamenti estetici per i suoi dipendenti nonostante l’Agenzia delle Entrate si rifiuta di ammettere l’errore commesso.

Ora sta a voi decidere, datori di lavoro: volete un’azienda smart che è in grado di risolvere e affrontare vecchi e nuovi problemi con soluzioni e metodologie nuove?

Se la vostra risposta é sì, contattatemi!




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