Ernesto Assante, mio fratello; l’inguaribile rockettaro con cui dividere i sogni [di Gino Castaldo]

"Avremmo potuto scannarci, calpestarci, giocare di rivalità, in fondo facevamo lo stesso identico lavoro. E invece no, siamo diventati amici, rispettandoci, imparando a convivere e crescere l’uno accanto all’altro. Poi ogni tanto mi chiamava al telefono solo per dirmi che mi voleva bene, e ogni volta mi faceva venire gli occhi umidi, perché mi spiazzava con la sua innocente pazzia da sentimentale"

           

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Un giudizio un pò forte, ma divertentissimo, su un cantante in gara a Sanremo, un pò di anni fa. Non me lo sono mai dimenticato tanto mi aveva fatto ridere. Ed era il seguente: canta un brano alla Nilla Pizzi con la voce di Orietta Berti, roba da metterle le mani addosso. Voto 4 !!! Tremendo . Me lo ricordo passare dei dischi bellissimi a Rai Stereo Notte, in programma di musiche e notizie per chi vive e lavora di notte. Mi interessava molto il suo autorevole parere, e quello di Gino Castaldo, entrambi napoletani, miei corregionali, di critico musicale serio e competente, all'uscita di ogni album da me atteso. Naturalmente a prevalere sempre poi il mio gusto personale, ma l'anteprima del giudizio di una coppia fidata, aveva comunque un senso per comprendere ciò cui si andava incontro comprando in disco. Soprattutto quando di soldi ce ne erano pochi e bisognava scegliere perché internet non esisteva. Gino è sempre con noi. Ernesto almeno un po' ci mancherà
A noi che amiamo la buona musica. Dunque R. I. P. Lacio Drom




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