“Uno di meno”, sconto di pena per la docente che insultò la memoria di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma

La corte d’appello di Torino ha ridotto da otto a cinque mesi la condanna di Eliana Frontini per vilipendio e diffamazione

           

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Tiziana Squillaro un appartenente delle forze dell'ordine per bene non condividerebbe il suo pensiero. Si serve lo Stato con imparzialità, con fatica, spesso in silenzio.
Si serve lo Stato e si servono anche le persone che ti sputano sulla visiera, che ti insultano, che ti trattano male, perché tu hai fatto un giuramento. Dovrai pretendere rispetto e darlo, sapendo che spesso il primo caso sarà più complicato.
E per quanto molte persone, esterne a questo lavoro, non si rendano conto del loro errore, dei loro cliché, tu dovrai essere sempre superiore.
Conoscerai chi non lo è e non dovrai mai pensare che la vendetta sia giustizia.
Perché siamo in una Democrazia.
Io non mi sto allargando: è lei che non ha capito che conosco molto da vicino questo comparto lavorativo.
Molto.
Buona giornata.


Ma che c..zo di nazione stiamo creando per le generazioni future, un mondo in cui si PREMIA la BASTARDAGGINE e si PERSEGUE LE VITTIME di delinquenti e disonesti??? Ma che schifo di persone stiamo diventando se PROPRIO AD UN DOCENTE di permette di INSEGNARE pure se DIFFAMA ED INFANGA la memoria di un povero ragazzo che MUORE facendo il proprio dovere e forse per difendere COSTEI la cui FACCIA VORREI PROPRIO VEDERE (e sono certo sarà DA SCHIAFFI e certamente INDEGNA del nobile mestiere che svolge, che oltretutto è pure il mio???): vergognati e soprattutto CONTINUA A RESTARE NASCOSTA, soprattutto nascondi LA TUA di faccia, per NON procurare NAUSEA al resto del mondo.


Arianna Fioretti io sono andato a riportare quello che scrivo al precedente messaggio a settimio, il comandante mi ha spiegato che avendo toccato quella roba, non poteva essere più una prova, e comunque in questi casi i rilievi delle imppronte non le fanno. Gliel'ho buttata di fronte nel cestino, a scanso di problemi. Mi ha chiesto chi era venuto, mi son rifiutato di dirlo (erano appena rientrati in caserma, ma non volevo guai...e ovviamente hanno tenuto testa bassa quando mi hanno visto). Io c'ho la rogna a chiamarli, perchè tanto se ne fregano. Diversamente il comando di polizia ha degli elementi che sono di valore...di molto valore.


Luciano Castiello comprendo ciò che dici, ma la pena è stata ridotta in forza dell'esclusione delle aggravanti. Non conosco le motivazioni, ma mi fido dei giudici, perché i giudici italiani non sono degli stupidi, ma dei professionisti di alto profilo.

L'esclusione delle aggravanti non è una cortesia personale del giudice ad un imputato, ma una regola prevista dal nostro ordinamento.

Il Codice Penale italiano disciplina le circostanze attenuanti e aggravanti nei suoi articoli e considerare le attenuanti consente al giudice di adottare una prospettiva più equa e proporzionata durante la sentenza, prendendo in considerazione il contesto e le circostanze specifiche del reato e dell'imputato.

Equità, proporzionalità, adeguatezza sono principi fondamentali e superiori che devono prevalere sulla pancia degli italiani, perché domani potrebbe capitare a chiunque di trovarsi dall'altra parte del "tavolo degli imputati", e a quel punto avere un giudice che applica equamente la legge è fondamentale.

Chi ha scritto il commento sopra, se dovesse trovarsi di fronte un giudice, le cose che ha detto se le rimangerebbe in due secondi.


Alla corte di appello di Torino i carabinieri servono quando prestano servizio nei tribunali e nel caso in specie presso la sede di Torino. Quando un carabiniere muore durante il compimento del proprio dovere diventa carne da macello e non solo per il tribunale di Torino ma è una prassi diffusa nella maggior parte dei tribunali, e non mi venite a dire che la missione implica anche la morte in servizio.
Abbiamo visto tante medaglie d'oro donate alle vedove o ai figli dei caduti in servizio e in queste solenni cerimonie i tribunali rifuggono la loro presenza per manifesta strafottenza verso i tutori dell'ordine di qualsiasi sia il corpo di appartenenza.


Arianna Fioretti appunto....ma noi siamo un paese, e quelli sarebbero rimasti in giro...sai quante volte mi avrebbero fermato ogni 3x2 anche solo mentre andavo a fare la spesa? la macchina rubata è una macchina rara e costosetta. Siamo in un posto di ndrangheta e camorra. Prima che succedesse sto schifo, mi han addirittura seguito, pedinato e fermato (per controllare non fossi un criminale danaroso..questo la GDF). E nei primi 3 mesi che la avevo anche una 20ina di volte, tra polizia, gdf, e carabinieri. Sai che vendette? Peraltro il maresciallo sapeva benissimo, perchè le chiamate e gli interventi a fine giornata passano a lui. Senza contare una cosa di cui, ovviamente e a ragione non noti: per capire, ti rimando ai 68 arresti su certe città sul litorale romano, usciti sui giornali diciamo qualche tempo fa....un annetto e mezzo?


Giusy Santoro menomale che ho incontrato Lei! Avere la Sua preziosa spiegazione circa gli intenti del Presidente della Repubblica è come un faro spento nella notte, con la nebbia e svariati pali della luce (spenti pure questi) che si celano nell'ombra, la poesia di un cazzotto nello stomaco dopo le lasagne e il panettone, la destrezza di un gatto che centra una vetrata...ah no, ecco, ho trovato: un pessimo risveglio, al pensiero che queste meste parole provengono da una persona che dovrebbe essere una mia concittadina, che dovrebbe apprezzare i diritti che le sono concessi perché non sono gratuiti e vanno protetti dalle tdc!


Max Niceti idem per me... tutte queste brave persone che guarddano il carcere e sperano nella tortura di una vita dietro le sbarre sofferta in silenzio... e invece no.. il carcere è un luogo per riabilitare le persone e in questo caso se un giudice (con laurea, nn con il tasto invia commento) decide che si è comportata bene ed ha diritto a sconti di pena e pene alternative, allora ottimo!! meglio una detenuta riabilitata che una detenuta che ha solo voglia di uccidere qualcuno dopo anni di torture... e cmq nn mi sembra che un'uscita triste la sua... è palese la voglia di questo governo di soffocare ogni forma di dissenso.. anche con ragazzini di 15 anni...


Luciano Castiello la riforma del codice penale (una vera e propria riforma) non avverrà mai, in questo paese, finché avremo una classe politica inadeguata.

I rappresentanti del popolo non hanno la preparazione necessaria per farlo.

Modificare anche solo la durata della pena edittale di un reato si ripercuote, con un effetto domino, su tutti i reati connessi o successivi.

Se si aumenta la pena per un reato minore, al fine di rispettare il principio costituzionale di adeguatezza e proporzionalità, bisognerà aumentare o adeguare tutti gli altri reati (non si possono, per esempio, assegnare 21 anni per taccheggio e 21 per omicidio. Il problema è che se si assegnano 21 anni per taccheggio allora, veramente, non so che diavolo comminare per un omicidio. Prendiamo l'assassino e per proporzione lo uccidiamo, lo resuscitiamo, lo torturiamo e lo uccidiamo di nuovo?).

Il punto è che molti di quelli che commentano su non soloo non hanno mai sfogliato un codice penale, ma non sono neanche passati con l'auto di fronte un tribunale (figuriamoci dentro).

Gli aumenti di pena non riducono la criminalità, né aiutano il sistema giuridico e penitenziario.

E non oso immaginare quali siano questi reati particolarmente "sentiti".

Fra questi rientrano la legittima difesa che andava benissimo così com'era (la questione ascrivibile all'eccesso di difesa era un cavallo di battaglia di Salvini che riguardava lo 0,qualcosa dei crimini italiani) e il rave party, il temutissimo rave party che dilania l'Italia.

C'è il reato di inquinamento ambientale che ha bisogno di un'urgentemente riforma; e la disciplina dell'Insider trading deve essere aggiornata, così come un mucchio di altre cose di fronte alle quali la gente rimane così "" perché non sa neanche della loro esistenza.

Invece vanno a riformare l'abuso d'ufficio!

Il diritto, e in particolar modo il diritto penale, non è nella disponibilità della gente comune. È un lavoro che va lasciato agli esperti.

La gente ama il pugno di ferro perché ama l'idea della forza, gli dà soddisfazione, fregandosene se poi nella realtà abbia o meno un qualche effetto pratico.

Il codice penale oggi in vigore venne compilato negli anni '30 sotto il regime fascista.

Non è morbido, non lo è per niente, perché non lo era il fascismo.

Ciò che non funziona sono altre cose, che si riflettono negativamente sulla percezione distorta della gente, così come veicolata dai mass media.

Quel codice venne scritto a stretto contatto con le accademie universitarie ed è tecnicamente ineccepibile.

Ma non possiamo rimanere appesi ad un codice di più 70 anni fa. E le riforme non si fanno con le chiacchiere da bar, come quella qui sopra tratteggiata.




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