1ºRita Benetti il solito atteggiamento , ormai sta discussione l'ho fatta e rifatta . Tutti vi nascondete dietro la favoletta dei compiti da correggere e attività varie. Sappiamo benissimo che un insegnante con un minimo di esperienza e furbizia riesce a gestire il tutto con poco sforzo ripetendo spesso compiti già preparati e programmi già affrontati. E poi il bello è che vi si fanno presenti almeno tre aspetti fondamentali e pensando di smontare le tesi altrui né affrontate a stento uno. Sul discorso ferie per es. Non ha proferito parola, o vuole dirmi che anche lì non è vero che avete quasi 60/70 GG mediamente di ferie complessive in un anno? Io sono disponibile al confronto , se ha dati li esponga .
2ºGiulia Gatti e come a vede il rato della gente se non ha provato? Io posso dire di averlo fatto. Ho lavorato molti anni a "full time" con le classiche 2 settimane di ferie e neppure la malattia. Fare l'insegnante è stata una folgorazione, sono entrata in classe quasi per caso e non ho voluto più uscirne, ma non per il tratramento orario/economico che, per tanti esterni, pare così vantaggiiso. Per i ragazzi, per il rapporto che si crea con loro, ma questa è altra storia. E davvero a livello di impegno richiesto tre le due realtà non trovo tanta differenza, anzi!
3ºAlberto Natili essendo precaria con contratti al 30/06 non posso esprimermi sul tema ferie, posso però ribadire il mio invito a provare a fare questo mestiere e a coglierne tutti gli aspetti,,non solo quelli puramente orari. Spesso abbiamo classi difficili, con molti alunni che necessitano di ua didattica ad hoc (che va pensata e strutturata e non riproposta tal quale di anno in anno) siamo costantemente in studio e aggiornamento per non parlare della montagna di burocrazia a cui dobbiamo adempiere ( verbali, piani personalizzati, programmazioni, relazioni di vario genere etc) chi vede da fuori si limita a pensarci in classe e, certo,gli sfaccendati ci sono sempre, come in ogni posto di lavoro, ma da qui a demonizzare una intera categoria, bhe, anche basta!
4ºAlda Della Selva, e non solo la sua generazione : anno di laurea 1967 (chimica industriale) 4 abilitazioni a Roma, 2 concorsi a cattedra sempre a Roma e in uno secondo nazionale, cattedra a 60 km da casa, anno di ingresso in ruolo 1975. E ancora: laurea( lettere classiche)1972, abilitazione 1974, concorso a cattedra, passaggio in ruolo 1982. E poi: laurea ( scienze agrarie) 2005, abilitazione 2007, trasferimento al Nord, passaggio in ruolo 2016. Come vede nella scuola, generazione dopo generazione, abbiamo sofferto tutti almeno 8 anni di precariato in scuole lontane da casa, con cambio di sede quasi ogni anno.
5ºPENSIERO DEL MATTINO... BISOGNA METTERE FINE AL POTERE E AL DOMINIO, TOTALE E GLOBALE, DEL SISTEMA MACHISTA, MASCHILISTA, PATRIARCALE, MISOGINO E ANTIFEMMINISTA CHE DA MILLENNI GESTISCE MALDESTRAMENTE, DEMENZIALMENTE E DRAMMATICAMENTE, CON TUTTA LA SUA CATENA DI COMANDO, E TUTTA LA SUA FILIERA OPERATIVA TUTTA AL MASCHILE, TUTTE LE SFERE DELLA NOSTRA ESISTENZA E IL DESTINO DEL GENERE UMANO!!!...QUESTO SISTEMA A GUIDA MASCHILE E' UN SISTEMA DISTRUTTIVO, FALLITO E ABORTITO PERCHE DA UNA PARTE ORGANIZZA CRETINAMENTE L'APPRODO SU MARTE, FACENDO TAPPA SULLA LUNA; E DALL'ALTRA CONTINUA A SABOTARE, AFFAMARE, DISTRUGGERE E ASSASSINARE, E CON LE GUERRE, LE ARMI E I SISTEMI DI DISTRUZIONE NUCLEARE, LA VITA DEGLI ESSERI UMANI SULLA TERRA; INTOSSICANDO ANCHE , CON L'EFFETTO SERRA, IL NOSTRO ECOSISTEMA AMBIENTALE PER POTER DARE IL COLPO FINALE E MORTALE ALL’INTERO PIANETA CON TUTTO IL SUO CONTENUTO!!!...
BISOGNA RESSETTARE, RIPROGRAMMARE E RIACCULTURARE IL CERVELLO MASCHILE ATTRAVERSO UNA GIGANTESCA OPERAZIONE DI "RINASCIMENTO CULTURALE E MENTALE" CHE DEVE ELIMINARE, DAL CERVELLO MASCHILE IL DISTRUTTIVO E ASSASSINO "AMORE PER LA FORZA" E SOSTITUIRLO CON LA BEATIFICANTE , CREATIVA E RIGENERATIVA "FORZA DELL'AMORE" DI CUI LE DONNE SONO LE UNICHE E NATURALI DEPOSITARIE...AUGURI A TUTTI!!!
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