Veronica Lario: “Dopo il divorzio da Berlusconi pensavo di aver perso tutto, mi sono rialzata e ho ricominciato”

L’ex moglie del Cavaliere per la prima volta in tv dopo la separazione del 2009: "Trattata da ‘velina ingrata’, non sono ricattabile e oggi sono un’imprenditrice"

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/454345603584873

L’esercito israeliano ha aperto il fuoco su una folla di palestinesi che si era radunata per aspettare un convoglio di tir di aiuti
29 FEBBRAIO 2024
L’esercito israeliano ha sparato su una folla di palestinesi che si era radunata per aspettare un convoglio di tir che trasportavano sacchi di farina nel settore nord di Gaza. Secondo il ministero della Sanità palestinese i morti sono 104. I video che arrivano in questi minuti dalla zona del massacro mostrano decine di cadaveri e non è ancora possibile avere un bilancio definitivo.

Già questa notte centinaia di persone si erano radunate nell’area della rotonda Nabulsi, sulla strada al Rashid che costeggia il mare poco a sud di Gaza City, perché c’era molta attesa per i sacchi di farina. Il cibo scarseggia da settimane nel nord della Striscia, perché arrivano molti meno convogli umanitari rispetto al sud ma ci sono ancora circa 700mila persone. I tir con gli aiuti sono subito circondati da folle affamate e i carichi di cibo sono distribuiti nel giro di pochi minuti. La rotonda è stata scelta come scalo per l’arrivo della farina perché è uno spiazzo molto aperto ed è poco oltre la linea creata dai soldati israeliani che separa in due la Striscia all’altezza di Wadi Gaza e che di fatto ha tagliato circa mezzo milione di persone fuori dai rifornimenti.

Fonti dell’esercito israeliano dicono – ma per adesso non è possibile confermare questa versione – che la folla di civili si è ammassata attorno ai camion per prendere la farina e che poi si è spostata verso le posizioni dei soldati israeliani, che a quel punto hanno aperto il fuoco. L’esercito sostiene che alcuni civili sono morti nella calca – ma di nuovo, non è possibile confermare questa versione. I video che arrivano dalla strada al Rashid mostrano cadaveri accatastati su carretti trainati da asini e da quel che si vede si può dire che non sono vittime di bombardamenti aerei, che è la morte più comune fra i civili di Gaza.

Nella stessa zona cinque giorni fa i palestinesi sostengono di essere stati attaccati da carri armati israeliani mentre aspettavano i camion con gli aiuti e che l’attacco aveva ucciso trenta persone. Anche il 25 gennaio c’era stato un episodio simile a quello di oggi, i soldati israeliani avevano sparato sulla folla durante una distribuzione di aiuti e avevano ucciso venti persone. Tutte le notizie e le informazioni dal luogo della strage sono in corso di aggiornamento.

In questi giorni sono in corso negoziati che dovrebbero portare a un cessate il fuoco entro l’inizio del Ramadan, il mese sacro dei musulmani che comincia il 10 marzo. L’arrivo dei convogli umanitari e il loro incremento è uno dei punti discussi nelle trattative indirette fra Israele e Hamas. I morti di oggi potrebbero cambiare il corso del negoziato.