Insulto sessista del geologo Claudio Miccoli alla sindaca Valentina Palli: "Ha la depressione post partum". E parte la denuncia

Annuncia la querela per il commento durante un convegno pubblico sul post-alluvione a Ravenna

           

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CONCETTI BASE DI ECONOMIA che spiegano la truffa organizzata dall'Europa assieme ai governi nazionali a danno dei salariati italiani. Il salario rappresenta un costo per le imprese, vero, ma dal punto di vista macroeconomico rappresenta anche il punto di equilibrio del sistema su cui si regge il mercato che regola la domanda e l'offerta, e dunque il punto di equilibrio tra la produzione di beni (imprese) e il consumo di quei beni (lavoratori).
Orbene, se calano i salari gongolano le imprese ma, ciò rappresenta anche una contrazione della domanda ergo a lungo andare il tracollo del sistema. Domanda: come fare allora ad aumentare i consumi senza aumentare i salari che servono ai lavoratori per continuare ad acquistare quei beni che essi stessi producono, e consentire nello stesso tempo al sistema economico di reggere in equilibrio in assenza dei requisiti economici?
Risposta: con la spesa pubblica che stimola e integra l'economia, attraverso l'immissione di denaro da parte della B.C.E. allo stato permettendogli di continuare a spendere a debito, e attraverso il sistema creditizio privato che permette alle imprese di continuare a investire pur in assenza di capitali e ai consumatori squattrinati di continuare a spendere pur in assenza di salari adeguati (il classico vorrei ma non posso).
Ma l'Europa e i governi nazionali, si sono spinti ben oltre e, non contenti di aver prodotto un sistema economico che si regge sulla fuffa (pagherò), in cui la moneta non ha più alcun valore reale, (se non per i lavoratori costretti a sudare sette camicie per procurarsela), il sistema risulta fondato solo sulla fiducia conquistata dagli stati politicamente soggiogati dal sistema capitalistico che li alimenta, in cambio di compromessi indicibili a danno dei lavoratori e delle masse subalterne.
Insomma, si continua a consumare merci a debito, senza che aumenti il lavoro (precariato e lavoro sottratto al fattore umano dalla tecnologia e dalla digitalizzazione) e senza che aumentino gli stipendi dei lavoratori occupati e con l'inflazione che fa man bassa nelle tasche dei cittadini. E con l'Europa che impone la tassa nascosta della transizione ecologica rappresentata dai consumi coatti green del “ tu devi perché devi” che obbliga i cittadini a contrarre nuovi debiti a garanzia di quelli già esistenti.
Ma quanto potrà ancora durare un sistema economico e sociale fondato sui ricatti e sulla violenza dello stato e del sistema capitalastico che governa la finanza, posto a danno dei popoli costretti a subire senza potersi ribellare?




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