Si rifiuta di fare sesso, 29enne minacciato e chiuso in casa da una donna. Liberato da polizia e vigili del fuoco

A Parma trentunenne arrestata per resistenza e lesione a pubblico ufficiale

           

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Al di là del fatto che l'uomo, come la donna, deve essere libero di dare, non dare o ritirare il consenso, in questo caso specifico il dato riportato dello stato di ebbrezza della donna potrebbe essere il motivo per cui il giovane si è rifiutato di avere rapporti con lei, non pienamente cosciente. A chi dice che la storia non è vera perché l'uomo avrebbe avuto fisicamente la meglio sulla donna, rispondo che il giovane si è comportato nel modo più giusto. Non ha alzato le mani su una persona in preda ai nefasti effetti dell'alcol e ha chiamato le forze dell'ordine.


Marco Fagnani quindi per te le tante storie di donne che subiscono violenza e che purtroppo non denunciano per vari motivi non esistono. La violenza inoltre (e vale anche per quella agita sulle donne, naturalmente) non è solo quella fisica, ma anche quella verbale e psicologica. Molti uomini non denunciano perché vengono ridicolizzati da chi ridimensiona o ridicolizza il problema come te. Il dato di fatto della discriminazione di genere agita dagli uomini nei confronti delle donne e i numerosi episodi di violenza subita da queste non significano che i casi inversi siano così esigui in termini di cifre come sostieni tu. Nel caso in cui a subire violenza sono gli uomini, in genere si tratta di violenza psicologica e verbale (ma non mancano i casi di violenza fisica)


Dubito che siano andate così le cose...
Primo perché se lei aveva tanta voglia, sarebbe bastato un messaggio sulla stessa app di dating per trovare in abbondanza volontari entusiasti.
Due perché dubito che lui, se fiutato il pericolo, non abbia saputo reagire fisicamente contro jna donna oltretutto ubriaca
Tre perché è cmq abbastanza singolare e raro che uno esce con una tramite un dating e dopo non vuole passare ai fatti, salvo aver notato qualcosa dk davvero inquietante nella signora (tipo deliri dovuti da droghe o altro, possibile pericolosità, intenzioni di rapinare ecc).
A me pare il solito articolo dove si vuole fare il gioco de "ehh ma a parti invertitehhh" dimenticando che non in tutti i contesti i ruoli sono simétricamente intercambiabili, e che se anche fosse il caso specifico, si parla di eccezioni, di uomo che morde il cane


“Si sono incontrati su un’app di dating e hanno trascorso una serata insieme in un ristorante. Una volta a casa della donna, uscita dal locale in stato in ebbrezza, l’uomo si è rifiutato di avere un rapporto sessuale e lei, per tutta risposta, lo ha minacciato con una bottiglia e chiuso a chiave in casa”.
Il ragazzo per essere liberato ha dovuto chiamare Vigili del Fuoco e Polizia, ma anche gli agenti sono stati aggrediti a calci e pugni dalla donna ubriaca, che li ha pure minacciati di morte.
Risultato: arrestata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, denunciata a piede libero per violenza privata, minacce aggravate e rifiuto di fornire le indicazioni sulla propria identità personale.
Quindi alla donna violenta vengono contestati esclusivamente i reati compiuti sugli agenti, meglio sorvolare sui reati ai danni dell’uomo che ha chiamato i soccorsi.

Impossibile non fare la solita riflessione ripetuta cento, mille, diecimila volte: a ruoli invertiti cosa sarebbe accaduto?
Un uomo ubriaco pretende di fare sesso con la partner occasionale conosciuta in rete, lei si rifiuta e lui diventa violento, la aggredisce con una bottiglia e la sequestra in casa chiudendola a chiave ed impedendole di uscire.
Lei chiede aiuto alla Polizia, gli agenti la liberano ma vengono aggrediti dall’uomo ubriaco.
Lui dovrebbe rispondere solo dell’aggressione ai poliziotti, o il primo (e più grave) reato contestato sarebbe il sequestro di persona?
Da non sottovalutare il motivo del sequestro: o me la dai o non ti lascio tornare a casa.
Per un uomo sarebbe la principale aggravante, costringere la donna a fare sesso privandola della libertà.
Non solo dal punto di vista giudiziario ma anche (o soprattutto?) per il linciaggio politico e mediatico: NO VUOL DIRE NO, non rispettare la libertà femminile di rifiutare un rapporto sessuale è il peggiore dei crimini.
Se invece a rifiutare il sesso è un uomo, la donna che si infuria e lo sequestra viene denunciata per non aver fornito le generalità ai poliziotti.

Credo che il ragazzo abbia fatto benissimo a rifiutare l’amplesso per due ottimi motivi.
Il primo di carattere ideologico: ha affermato il sacrosanto principio che NO VUOL DIRE NO vale anche per gli uomini, il rifiuto maschile deve essere rispettato con identica dignità di tutela.
Il secondo di carattere pratico: se avesse ceduto alle avances della donna ubriaca sarebbe stato a rischio di denuncia per violenza sessuale, proprio per aver fatto sesso con una donna ubriaca.

Sottolineiamo da tempo, dimostrandola con una casistica pluriennale, la vistosa asimmetria valutativa in base a chi faccia cosa.
Pugno di ferro per i reati compiuti dagli uomini, mano di velluto per quelli compiuti dalle donne.
Anzi, per gli uomini pugno di ferro prima ancora di accertare se abbiano realmente compiuto i reati dei quali vengono accusati.
L’amministrazione della Giustizia ha smesso da tempo di essere imparziale, ormai è tarata a seconda del genere di autori e vittime di reato.
Un certo favor per la donna che delinque è testimoniato da anni di archivi dettagliatissimi, ma deve esserci un limite oltrepassato il quale si sconfina nell’indecenza.
Ora basta, si sta veramente passando il segno.




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