Folle corsa in auto ad Asiago: a 120 all’ora di notte sulla neve

Di notte. Senza cinture né ruote chiodate. Tutto per un gioco, una sfida, un divertimento da postare sui social

           

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Avevo 21 anni,era l'otto Dicembre,ed ero in Valtellina con la famiglia per le festività. Una sera uscii con gli amici,tutti bravi ragazzi,niente alcool,gare,droga...niente.Eravamo semplicemente andati a mangiarci un panino in un locale fuori paese. Al ritorno,io ero passeggero, prendemmo una lastra di ghiaccio e di quei momenti ricordo solo la sbandata,poi il buio.Mi risvegliai in ambulanza mentre,a sirene spiegate,portava me e un amico a Sondalo d'urgenza.Gli altri due ragazzi in altri ospedali,con altre ambulanze. Eravamo tutti vivi,tutti. Fu un miracolo. Ricordo che in ambulanza,mentre ero assicurato sulla lettiga,provavo a muovere le gambe e non ci riuscivo. Il momento più brutto della mia vita,perché sei lì, solo,spaesato,senza sapere se chi era con te era vivo o no,senza sapere quali conseguenze ci sarebbero state per te. La mia incapacità motoria, ringrazio Dio,era dovuta ad un trauma fortissimo alle lombari. Ricordo i miei,accanto al mio letto,a notte fonda.Il loro spavento,l'ansia,il sollievo. Stavamo banalmente tornando da una serata tranquilla,un panino,due risate e poteva finire tutto,tutto. Vedere scene del genere mi mette una rabbia tremenda perché questi incoscienti non hanno il minimo rispetto per sé stessi,per la vita,la loro e quella degli altri.




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