Primi exit poll per le presidenziali in Russia: Putin all’87,8%. Almeno 70 gli arresti

Il candidato comunista Kharitonov è dato al 4,7%

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/463847012634732

Paolo Arigotti guarda si è no. Vero che la mentalità russa è diversa e molto restia al cambiamento, e probabilmente anche in una votazione vera (e non sta farsa) avrebbe Vinto, anche se con un testa a testa. Ma da noi in occidente le votazioni realmente possono eleggere chi il popolo vuole. Che poi, le votazioni portano spesso ad eleggere lo schifo e a vedere sempre gli stessi da decenni è proprio a causa del popolo che è diviso tra quelli che si fanno raggirare da promesse presa in giro, chi vota per propri interessi, chi per tifare la propria squadra di calcio politico preferita, e una bella fetta di quelli che si sono rotti e non vanno proprio più a votare.


Enorme fila a Yerevan per le elezioni presidenziali russe, che chi ha postato il video tenta di far passare come il gran successo dell'azione di protesta "Mezzogiorno contro Putin" indetta dalla Navalnaya.

Ne sto vedendo tanti di squallidi tentativi del genere. Come se alle 11 non ci fosse stata la fila, o alle 14, o alle 15... Come se il 70/80% della gente in fila non fosse lì per votare Putin. Ma che grande azione di protesta

Seguitemi su "Vi racconto la Russia" se vi interessano notizie e testimonianze dalla Russia

Se vi interessa la mia storia potete acquistare il libro autobiografico "Russo fino al midollo"

Se volete visitare la Russia e vederla con i vostri occhi potete organizzare un viaggio con "Russian Tour"https://web.telegram.org/k/#@russiantourinternational


Se Putin fosse uno dei tanti capi di Stato al soldo dell’oligarchia occidentale, e non una personalità autonoma che gli sta mettendo i bastoni tra le ruote nel disegno di rafforzamento del controllo politico ed economico in nuove aree del mondo, i media (controllati da pezzi della suddetta oligarchia) stasera parlerebbero del “clamoroso successo delle elezioni russe, un vero e proprio plebiscito con percentuali altissime di partecipazione al voto”, glissando su tutti quegli episodi che mettono in discussione il dipinto idilliaco - episodi che, altrettanto ovviamente, sono invece enfatizzati e rilanciati fin nei minimi dettagli. D’altra parte viviamo nel sistema democratico più avanzato della storia umana, e cosa volete che sia? Sono cose che succedono, nella più avanzata democrazia del mondo.


Paolo Arigotti c'è sempre questa specificità: "i russi sono differenti", che ricorda: "España es diferente" per giustificare il franchismo all'epoca, ogni volta che c'è qualche schifezza in giro ti dicono "è la nostra cultura, è il nostro specifico" eppure per quel poco che ho girato il mondo non ho mai visto nessuno che non desideri la libertà, poi magari può declinarla diversamente, ma l'essere costretto a vestirsi in un modo, pensare in un modo, mangiare in un modo, non fa piacere a nessuno, non conosco nessun popolo nel suo complesso che dica: "wow bello, cos'è la servitù? me ne dia due porzioni!". Allora a me sembra che invece uno dei problemi della Russia sia proprio questa incapacità di distaccarsi dall'aspettativa dell'arrivo del salvatore, per cui prima c'era lo Zar, poi c'era il Partito Comunista, poi c'è Putin e domani ci sarà un'altra cosa, sembra sempre che il popolo aspetti qualcuno che scenda dall'alto e che lo salvi, quando amico mio non ti salva nessuno, rimboccati le maniche per una volta.


Vincenzo Manzione posto che la critica verso l’attuale Occidente è finalizzata proprio a cambiarlo in meglio, aggiungo:

Dire che

“se critichi tanto l’imperialismo occidentale e il suo modello liberal-capitalistico di civiltà, vai a vivere in Russia e vediamo cosa ti fanno lì se provi a fare l’intellettuale”

equivale a dire

“dovresti utilizzare la tua libertà di pensiero ed espressione per promuovere la potenza del blocco di cui fai parte, anche di fronte a ingiustizie, contraddizioni, problemi profondi, persino di fronte alla violazione dei valori professati”

e ciò implica il pensare che

“la libertà di pensiero ed espressione deve essere utilizzata quale strumento di propaganda al servizio del sistema di potere di cui fai parte”

il che è, nei fatti, la peggiore negazione del valore e del senso civile e politico della libertà di pensiero e di espressione.


Emil Diaz Sei un troll che non sa fare questo mestiere, quando scrivi commenti così banali o i classici insulti come questo è come se ti firmassi che sei un troll.

Il DEPISTAGGIO (che è quello per cui ti pagano) è un mestiere sofisticato, necessita di raffinata intelligenza, un'ottima preparazione e un grande bagaglio di informazioni e non lo si diventa perché si è ricevuto un bonifico.
Per non parlare poi del tuo profilo che si vede a un miglio che è falso e dei likes che vi mettete tra di voi.

Limitati a mettere le faccine che ridono se non vuoi far sapere che sei un troll perché di più non sai fare.

Vi pagano troppo per quello che valete e sinceramente fanno bene a sostituirvi con i bot.


Francesco Paolo Legnante anche da noi. Il fatto che Putin rimanga lì al suo posto e che non ci sia stato nessun incidente e che, nonostante un continuo martellare sulla non regolarità del voto, l'America non stia riuscendo a spostare minimamente gli equilibri politici in Russia, fa piacere, perché dimostra che a casa sua ognuno fa quello che meglio crede. Noi occidentali abbiamo distrutto interi paesi e causato milioni di morti. dall'Iraq, all' Afghanistan, così in Libia.
Che Putin stia al suo posto per altri 20 anni, che gli stati uniti trovino pace e smettano di interferire nei sistemi politici di altri paesi, e tutti vivremmo piu sereni


Federico Lovati allora c'è una differenza, Putin ha sempre detto che è una operazione speciale e non una guerra, per cui le elezioni (farsa) doveva farle, altrimenti avrebbe dovuto, per non farle, dichiarare lo stato di guerra, in via ufficiale, contravvenendo alle sue stesse direttive, cioè è una operazione speciale e non si può dire la parola guerra. In Ucraina invece c'è la legge marziale, e con la legge marziale certi diritti vengono in parte accantonati, anche le elezioni e non solo. Ora le spiego una cosa, mettiamo che per motivi di guerra, in italia paese democratico(facciamo elezioni di continuo) se dovesse dichiarare in seguito ad una invasione lo stato di guerra, scatta la legge marziale, e anche noi sospenderemmo le elezioni a tempo indeterminato (fino a conclusione e anche ben oltre), inoltre l'informazione verrebbe posta a censura, poiché se da articoli o altro da notizie si dovessero dare notizie false che possono influenzare il morale del popolo in senso negativo, scatterebbe il reato di disfattismo art. 265 del codice penale, e sono condanne molto severe. Quindi prima di scrivere, cercate, se non lo sapete, almeno di informarvi. Il fatto che non si vota è per dare continuità all'azione del governo durante il conflitto, cosa accadrebbe se venissero fatte e un candito venisse corrotto o fosse favorevole al nemico?




+