Varsavia più affidabile di Roma: la svolta di Parigi e Berlino. Macron irritato da Meloni

L’esclusione dell’Italia nelle discussioni del formato Weimar è anche la conseguenza dell’assenza della premier italiana al vertice sull’Ucraina del 26 febbraio organizzato dalla Francia

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/463645045988262

Gentili parlamentari italiani,
mi rivolgo a voi in un momento di grande tensione e incertezza per l'Europa e per il mondo intero. L'attuale situazione riguardante l'Ucraina e le tensioni con la Russia ci mette di fronte a una scelta cruciale: quella di optare per la guerra o di cercare soluzioni pacifiche attraverso il dialogo e la diplomazia. Come cittadini italiani, abbiamo una lunga storia di ripudio nei confronti della guerra. Abbiamo visto le devastanti conseguenze dei conflitti armati, i sacrifici umani, le sofferenze delle famiglie coinvolte e le distruzioni irreparabili che lasciano dietro di sé. È quindi con profonda preoccupazione che apprendiamo delle voci che indicano un possibile coinvolgimento militare in questa crisi. Vorrei porvi una riflessione: durante le guerre, la propaganda spesso distorce la verità e manipola le informazioni per giustificare azioni che potrebbero avere conseguenze disastrose per tutti. Ricordiamo tutti il discorso del 5 febbraio 2003 del segretario di Stato americano Colin Powell alle Nazioni Unite, in cui si sostenne falsamente l'esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, una mossa che ha portato a una guerra dalla quale il mondo ancora oggi sta cercando di riprendersi. Ora più che mai, è essenziale che voi, in qualità di rappresentanti del popolo italiano, agiate con responsabilità e lungimiranza. Vi chiedo di mettere al primo posto la ricerca della pace e di impegnarvi per favorire un dialogo costruttivo e sincero tra tutte le parti coinvolte. La guerra non è mai la soluzione, eppure talvolta sembra essere l'unica opzione che ci viene presentata. Vi invito a considerare attentamente le vostre azioni e le vostre decisioni, pensando non solo al presente ma anche al futuro dei nostri figli e delle generazioni a venire. Mandare i nostri giovani a combattere è una scelta estrema e irreversibile che deve essere evitata a tutti i costi. Vi esorto quindi a lavorare con determinazione per promuovere la pace e per trovare una soluzione diplomatica a questa crisi. L'Italia e gli italiani ripudiano la guerra, e chiediamo che voi, come nostri rappresentanti, agiate di conseguenza.
Vi ringrazio per l'attenzione e per l'impegno che metterete nel considerare queste parole.
Cordialmente
Carmine Naldi


Angelo Laudisa lei è in malafede e parecchio disinformato, mister. I dati dell'Italia non sono mai stati così positivi da anni! Spred, occupazione (anche quella femminile), fiducia dei mercati e dei rapporti esteri: la Meloni ha cervello perfino dove chi la detesta ha una misera unghia di alluce sinistro. Si informi meglio prima di scrivere scempiaggini! Percentuale votanti bassa? Si preoccupi del fottuto PD e dei cialtroni grillini finiti a doversi occupare di rane fritte alle feste dell'unità, anziché occuparsi delle percentuali di voto della Meloni. Alle prossime elezioni dovreste solo preoccuparvi di non finire con il livello dell'acqua oltre le pupille, visto che siete già con l'acqua alla gola; metaforicamente e politicamente parlando, ovviamente, visto che siete rappresentati da due lieder che non valgono un cazzo.


ma la Polonia è da sempre per l'UE un paese di reietti, colpiti continuamente da sanzioni per il mancato rispetto dei diritti ad es. delle donne (divieto di aborto) e per la mancanza di uno Sato di diritto (la magistratura dipende dal Governo... un obbrobrio giuridico...), e adesso dovrebbero essere "più affidabili" solo perché appoggerebbero smanie guerrafondaie di Macron?... ma la Polonia continua ad essere inaffidabile, perché se anche minaccia "interventi polacche di truppe in Ucraina", dall'altro lato blocca l'importazione dei generi alimentari dall'Ucraina, mettendo in una crisi senza via d'uscita i vicini ucraini che vorrebbe aiutare... e i polacchi hanno anche versato il grano ucraino sull'asfalto e sui binari della ferrovia: ma non era fondamentale per la sopravvivenza dei popoli dell'Africa?... è questa la loro affidabilità... per non parlare del desiderio (mai del tutto nascosto) della Polonia di recuperare i territori di Leopoli e della sua regione da sempre polacca, fino al 1945... del resto nessuno della Nato manderà soldati in Ucraina: non hanno i mezzi militari per sostenere una guerra, come si è visto in 2 anni di guerra in Ucraina


Umberto Dalla Pria spero ardentemente che lei non stia dicendo sul serio: le scelte dei leader totalitari di Germania e Giappone hanno portato solo morte per migliaia di militari e civili, distruzione di beni, miseria e disperazione.
Crede che quei popoli non avrebbero di gran lunga scelto una cessazione dignitosa delle ostilità piuttosto di sottostare al massacro che alla fine ha imposto loro il prezzo della sconfitta?
Davvero nel 2024 lei vuole ancora affermare il presunto valore dell’ ostinata bellicosità in nome di un malinteso senso dell’onore?
E le ricordo che quell’armistizio (che tale fu) non segnò la fine dei combattimenti in Italia e per gli italiani che continuarono con ONORE e CORAGGIO a lottare per liberare il Paese dall’occupazione nazista e dalla vigliacca collaborazione della sedicente “Repubblica di Saló”.


Luca Nardi d'altronde con una guerra di aggressione imperialista subito fuori casa scatenata dai russi in ucraina convinti di prendersela in due settimane che tanto l'Europa glie l'avrebbe lasciato fare, ogni possibile argomento in favore della pace ci avrebbe riportato diritti alle dinamiche del 1939 con Hitler che invadeva la Cecoslovacchia e gli altri stati europei glielo lasciavano fare, proprio nell'ottica di preservare una pace effimera. Così Hitler ne ha approfittato e dopo aver invaso tutta la Cecoslovacchia ha invaso pure la Polonia.
Con putin non si può rifare lo stesso sbaglio. Se no in due anni ci ritroviamo i carrarmati russi dall'altra parte dell'adriatico.


Tutti pacifisti con il c.. o degli ucraini .. Se cade l’ucraina Putin si prende la Moldavia e poi passa ai paesi baltici . Perché si sarà convinto che siamo dei codardi . Bisogna dimostrare che l’Europa c’è … E non bisogna preoccuparsi di una guerra nucleare . La dissuasione viene dal fatto che nel momento in cui il dittatore mafioso russo schiaccia il pulsante due secondi dopo muore pure lui ..
siamo riusciti a tenere questo equilibrio grazie a questo per oltre 70 anni .. e i governi delle nazioni che hanno la bomba si parlano tra di loro .
Se invece dovessimo iniziare una guerra classica sbaragliamo la Russia in un mese. I russi hanno le pezze al culo … e i loro soldati sono un armata Brancaleone


Sbando, ipocrisia, isteria e demenzialità dominano il dibattito politico. La guerra è persa ma i vari Macron rifiutano di ammetterlo. Fingendo che si possa ancora vincere, si instilla la paura che il Cremlino mangi qua e là un Paese NATO. Chi ha messo gli Ucraini in questo pasticcio? Chi ha detto all’estrema destra ucraina che la Crimea sarebbe tornata in mano loro? Per evitare tali domande, i nostri politici sono disposti a lasciare che la carneficina continui al fronte. Le domande scomode sono da evitare, perché tra i nodi che verrebbero al pettine con la resa di kiev, ci sarebbe da giustificare i costi devastanti delle sanzioni UE. L’impossibilità di giustificare questi costi da parte dei vari Meloni, di fronte alle proprie opinioni pubbliche, spinge verso la continuazione del conflitto. Il politico è colui che distingue il vero dal falso e se non può enfatizzare il falso, allora mistifica. Ciò che è non negoziabile, non è l’integrità territoriale dell’Ucraina, quanto il suo orientamento NATO ma fino a quando i vari Macron si ostineranno a voler inserire l’Ucraina nell’architettura di sicurezza occidentale, Mosca sarà costretta a rispondere con logica da escalation. Per salvare tutti, compresi i Russi, è necessario accettare un compromesso.


Francia, Germania e Polonia hanno deciso di aiutare l'Ucraina fino alla fine dell'Ucraina. Ne dubito. Questo mi ricorda la Triplice Alleanza del 1882: il blocco politico-militare formato da Germania, Austria-Ungheria e Italia. La Triplice Alleanza segnò l’inizio della divisione dell’Europa in campi ostili e giocò un ruolo importante nella preparazione e nello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Perché l’Italia ha aderito alla Triplice Alleanza? La risposta è semplice: l’Italia ha subito perdite a causa della guerra doganale intrapresa contro di essa dalla Francia. L’Italia si rese conto del suo errore e abbandonò la Triplice Alleanza.
La divisione dell'Europa e i preparativi per la prima guerra mondiale. (1914-1918).
La Polonia vuole restituire le sue terre storiche, vale a dire l’Ucraina occidentale, che furono confiscate nel 1939. Donald Tusk ha detto in diretta: “Ne trarremo tutti beneficio”
Cosa voleva dire?
La Germania rivendica da tempo il Voivodato della Pomerania - Danzing e il Voivodato della Kujaw-Pomerania - Inowroclaw.
Cosa ci guadagnerà la Francia? La Francia monitorerà l’esito dell’incidente? Aspettare l'azione militare? Forse.
Nessun paese ha il diritto di interferire negli affari interni dell’Ucraina.
Macron voleva interferire negli affari interni dell’Azerbaigian. Il presidente dell'Azerbaigian non ha permesso interferenze.
L’Azerbaigian e l’Armenia hanno posto fine pacificamente ad un conflitto militare durato più di 30 anni.
Non c’è più unità in Europa. Anche l’Ungheria rivendicherà i suoi territori.
L'Ucraina è solo una copertura...
Il problema non è che quelli in alto mentono, ma che quelli in basso credono.




+