“In ateneo cartello razzista contro gli zingari che invita a non lasciare pc in giro”

L’avviso su un muro dell’università di Ferrara

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/465458015806965

È un popolo che si distingue per la caratteristica di essere nomadi, non stanziali. Probabilmente è il motivo per cui hanno difficoltà ad inserirsi nei contesti già urbanizzati. Probabilmente, spesso, è causa di mancanza di conoscenza delle abitudini della popolazione autoctona che ha regole e leggi da rispettare. Sicuramente ciò determina con i residenti nelle città. La cronaca racconta (è documentato) delle attività illegali e, molto spesso, impunite che li vede protagonisti. Chi ha scritto l'avviso, probabilmente c'è già passato prima, ha pensato semplicemente a dare un consiglio nel prestare attenzione a situazioni che, purtroppo, si verificano e ahimè viene generalizzato individuando quali colpevoli gli "zingari". In questo modo ha attirato l'attenzione beccandosi le accuse di razzismo!


Mi chiedo se chi ha scritto ( anche male) il cartello abbia prove certe che il "particolare interesse" sia solo di Zingari? Perché non scrivere semplicemente "ladri" invece di etichettare un'intera comunità? Purtroppo questo cartello è indicativo di quanto l’antiziganismo, con tutte le conseguenti forme di ostilità verso i cosiddetti gruppi “zingari”, i sia una delle forme più diffuse del razzismo contemporaneo. In italia nonostante le minoranze rom e sinti compongano soltanto lo 0,25% della popolazione totale, i sentimenti antizigani con l'avversione verso queste minoranze raggiunge percentuali altissime ( secondo un sondaggio del 2017, il 61% degli intervistati ammetteva di nutrire sentimenti ostili verso i musulmani ma ben l'86% esprimeva sentimenti antizigani)




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