Ragazzina accoltella una coetanea mentre i compagni riprendono tutto con i cellulari: i video della rissa a Salò

Moltissimi compagni incitano le due ragazze che si picchiano. Interviene solo una terza ragazza, mentre gli altri continuano a filmare i video che poi posteranno sui social

           

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Sarah Tubaro la famiglia e’ certamente la culla dell’educazione dei ragazzi. Tuttavia non è sufficiente: il lavoro fatto in casa deve essere poi supportato da un modello comune che si dovrebbe trovare anche fuori casa. E qual’e’ il modello di oggi? Individualismo, arrivismo, la vittoria ed il successo e’ ciò che conta. Una società che tuttavia non insegna che il successo e’ costellato da una miriade di fallimenti, talvolta piccoli talvolta grandi cosa che destabilizza molti giovani portandoli poi a compiere gesti ed azioni poco piacevoli. Questo mina anche il lavoro educativo dei genitori più virtuosi con il rischio di deriva da parte dei ragazzi. Io non punto mai il dito a prescindere contro i genitori quando commento notizie di questo genere, come invece moltissimi fanno, perché prima di esprimere un giudizio bisogna conoscerli questi genitori, conoscerne la storia, la vita, capire quali difficoltà possano dover affrontare. Una volta fatto ciò, una volta che si ha chiara idea di chi sono e come sono allora si che si può esprimere un parere.


Dico , noi eravamo dementi e capivamo molto poco ma arrivare a filmare una rissa tra ragazze urlare come degl’imbecilli perché quello sono e per di più una delle due viene accoltellata e non intervenire vuol dire non capire un xazzo proprio ,ma dove siamo arrivati??? Io ho un figlio di 15 anni e se solo pensasse di fare o di avere certi atteggiamenti sai gli schiaffi e i calci in culo che gli darei, come si dice a Perugia a due a due finché non diventon dispari….
Aggiungo la colpa è dei genitori che ogni tanto un’ordita ce sta sempre bene.


Sarah Tubaro ma lei dove vive in una realtà parallela? Non dico che lei abbia torto in linea di principio, ma quando in famiglia lavorano entrambi i genitori magari arrivano a casa alle 17.30 18.00 quando va bene purtroppo fare tutto quello che dice lei diventa pura utopia. Forse bisognerebbe riguardare un attimino il nostro modello sociale oppure responsabilizzare gli insegnanti che fanno i suoi stessi discorsi facendogli presente che i ragazzini stanno molto più tempo a scuola che a casa. Forse non è un caso che questo stia venendo fuori dopo il covid e da bambini che spesso hanno avuto come insegnanti perenni precari che non hanno mai passato un concorso o un qualche tipo di selezione.


Ornella Demaria ma non dire eresie , erano casi rarissimi in una società dove i genitori inculcavano le regole , il rispetto ai loro figli , verso il prossimo, le istituzioni , la famiglia . Ora dove sono i genitori , si indignano e sono da cattivo esempio quando qualche loro pargoletto viene sgridato in classe o prende un cattivo voto , che fanno vanno a scuola ed inveiscono contro l'insegnante addirittura picchiandolo. Nelle scuole calcio vedi lo schifo dei genitori che in partite tra i loro figli , si azzuffano , per cose futili un richiamo fischiato dall'arbitro, l'allenatore che non fa giocare il figliolo , etc etc . Potrei continuare , purtroppo i genitori di oggi hanno abdicato alle loro prerogative genitoriali impartire regole, educazione , rispetto. Tutto è concesso .


Michele Chinello certo, sono d'accordo con te che,ad un certo punto della vita, per qualsiasi individuo, non basti affidarsi alle cure della famiglia.La società di cui parli, tuttavia, siamo noi.Noi singoli siamo lo specchio esatto della società odierna; per cui converrai che un genitore educato sarà in grado di educare in maniera sana il figlio e così via...
Non dico che si debba essere perfetti, perché nessuno lo sarà mai, ma ci sono milioni di modi per essere un buon genitore.
Io posso anche credere che questi genitori siano dei bravi genitori, che amino la figlia ecc. ma, ahimè, non è sufficiente.Si può amare un figlio e non essere ugualmente in grado di fornirgli una corretta educazione.Se accadesse a me, mi farei davvero un esame di coscienza per capire dove ho sbagliato e,fidati, che salterebbero fuori questi errori.


Ornella Demaria no, ogni generazione ne ha una a monte che dovrebbe insegnare, quindi spero non sia troppo tardi.
Per quanto riguarda gli esempi di cronaca nera, auspico che queste persone incontrino sulla loro strada, continuamente tanti “ Marchese del Grillo” insomma meritano la derisione continua, il raggiro costante, la prevaricazione come se non ci fosse un domani. Soprusi tali da spingerli ad un gesto estremo, ma con una pausa di riflessione lunga a sufficienza da permettegli /le di pensare ad un unica domanda. “ ma cosa sono diventata/to” successivamente su all’ultimo piano di un palazzo e poi il vuoto.


Ornella Demaria sono cresciuta negli anni 80 ho assistito varie volte a delle scazzottate create anche da futili motivi , dopo 5 minuti sono sempre intervenuti dei ragazzi componenti del gruppo per separare i ragazzi che hanno creato la rissa , non c’è mai stato il “ tifo “ per nessuno non abbiamo fatto il girotondo come successo a Nicolò Ciatti in Spagna tutti che filmavano i fatti è inneggiavano la violenza tutto ciò senza intervenire , non si incitava l’amico di amici non sono spuntati mai i coltelli nessuno andava fuori con i coltelli in quel periodo , avevamo atteggiamenti diversi c’era più paura anche un educazione diversa è soprattutto più attenzione è presenza dei genitori .


Sarah Tubaro Non è questione di delegare i compiti ma è questione che se uno non c'è non può fare le cose. Una volta lavorare per le donne era una scelta infatti finché uno se lo poteva permettere molti sceglievano di restarsene qualche anno a casa per seguire i figli, ma purtroppo oggi questo è solo un privilegio dei ricchi. Ma non credo che lei abbia idea di cosa hanno fatto gli insegnanti nelle scuole degli anni 70-80 quando c'erano i figli degli operai che sono riusciti a prendersi delle lauree? Gli insegnanti di oggi non valgono neanche un'unghia di quelle persone. Non è vittimismo ma avere dei termini di paragone.


Questo è il futuro dell' Italia? queste sono le nuove generazioni? questi sono i "nostri" ragazzi che stiamo crescendo, educando, mandando a scuola? Personalmente mi vergogno a vedere questi ragazzi, mi fa rabbia assistere a queste scene che oramai sono giornaliere, mi fa schifo vedere questi ragazzi gridare, ridete, divertirsi, filmare una scena in cui c'è una loro coetanea, due loro amiche, in cui una accoltella l'altra. Si mi vergogno di essere italiano e di essere un potenziale genitori di questi ragazzi. Questo è il fallimento totale della nostra società, della scuola, della politica, dell' incapacità di noi genitori a far capire ai nostri figli come ci si comporta. Adesso le istituzioni dovrebbero prendere tutti questi ragazzi e se la ragazza che usa il coltello e metterla un galera ma in un istituto tosto dal punto di vista educativo tutti gli altri ragazzi che assistono alla scena, alla lotta divertendosi, li farei pulire i bagni di tutta la citta per almeno un anno poi, forse, capiranno la loro stupidità.


10ºLa colpa è di una società che non punisce,di genitori troppo permessivi...
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno,ragazze che vanno a scuola nude con le unghie lunghe 2 metri e ciglia ancor peggio,ragazzi che fanno i deficienti e maleducati tutto il tempo è sono tutti tutelati da sti cazzo di social che confonde la libertà di espressione con ste stronzate!
Genitori di merda che per non sentire i figli non fanno altro che dire si e non li seguono...
Sti cazzo di social devono essere collegate ad un codice fiscale e basta!
Arriverei al punto di spostare la maggiore età a 21 anni..




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