Guida autonoma: a che punto siamo

Dopo lo stop di Cruise, società di General Motors, i taxi Waymo di Alphabet continuano a circolare in alcune città statunitensi, ma le incognite sull’autonomous driving sono ancora tante

           

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In realtà l'espansione di questi servizi negli USA e in Cina sta acquistando velocità, al punto che ormai vengono lanciati in più città in contemporanea: le flotte autonome di Waymo sono operative a Phoenix, San Francisco, Austin e Los Angeles, prossima fermata, stato di New York. Argo AI, una società di Ford e Volkswagen, e Aurora Innovation, una compagnia del gruppo Amazon, sono attive a Pittsburgh e Detroit. Nel 2022 c'erano 2.000 taxi autonomi negli USA, si prevede che entro il 2025 saranno 100.000. In Cina le prime città ad averli adottati sono state Pechino, Shanghai e Guangzhou, ma ora sono disponibili anche a Shenzhen, Hangzhou e Wuhan. Gli operatori del settore includono Baidu, Didi Chuxing e AutoX. Baidu è stata la prima compagnia a lanciare un servizio di taxi autonomi su larga scala, nel 2019. Didi Chuxing ha lanciato il suo servizio nel 2020 e AutoX nel 2021. Nel 2022 c'erano 1.000 taxi autonomi, entro il 2025 saranno 100.000. I dati sulla sicurezzza hanno dato degli ottimi riscontri: dopo 7 milioni di chilometri percorsi in modo totalmente autonomo a San Francisco e a Phoenix i taxi driverless di Waymo si sono dimostrati circa 10 volte più affidabili degli esseri umani. In prospettiva, i TaaS (Transport-as-a-Service) hanno il potenziale per scardinare il business dell'auto come lo conosciamo, dato che a regime avranno un costo chilometrico tre volte inferiore a quello di una vettura di proprietà e questo secondo gli analisti impatterà in modo drammatico sulle vendite e sul parco circolante.




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