Geolier incontra gli universitari, Fabio Pisano: “Eduardo De Filippo ci arrivò solo quando aveva 80 anni...”

Il commento del drammaturgo, classe 1986, laureato in scienze Biotecnologiche. “Ho una sincera curiosità: che cosa può dire a 24 anni, senza avere alle spalle un percorso davvero culturale?”

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/468783095474457

Francesco Carzedda la mia era un'osservazione dettata da uno sguardo generale sulla situazione sociale odierna e non sul particolare dal quale ho colto lo spunto. Lungi da me dal voler giudicare un ragazzo ( di cui per altro apprezzo moltissimo la musica) che è riuscito ad emergere da una condizione sociale molto difficile grazie al suo talento. Parlerà di questo, sicuramente all'università ma spero si attenga alla sua esperienza personale , perchè far credere che si possa realizzare qualsiasi sogno si voglia, senza aver fatto un benché minimo percorso accademico ( scuola superiore) che garantisca una anche se piccola base culturale , significa indurre in false speranze di facili traguardi sociali ed economici anche chi non ha un benché minimo talento. Non basta la voglia di " arrivare", ci vogliono i mezzi e il primo è la cultura. Spero che oltre ad incitare i ragazzi a vivere nella legalità ( cosa di cui gli saremo sempre grati)nella sua intervista Geolier abbia sottolineato questa cosa incentivando i ragazzi ad inseguire i proprio sogni ma tenendo i piedi ben saldi sulla Terra. Chiaramente ritenga la mia opinione assolutamente opinabile.


Eduardo DeFilippo per portare avanti la sua filosofia di vita avrebbe accettato anche di sedersi con l’ultimo degli ultimi

Siete un po’ classisti
Se Geolier arriva ai giovani un motivo ci sarà?
Spazio ai giovani
ascoltare guardare attraverso un giovane significa capire veramente il pensiero della prossima generazione
Non è che tutti sti Professoroni avevano capito
la genialità di Eduardo DeFilippo
non è stata ne capita e tanto meno premiata
Non dico il nobel
Ma farlo entrare nei libri da far studiare il suo pensiero
Nonostante gli venne conferita una laurea etc etc
La presunzione copre gli occhi
Magari ascoltare cosa ha da dire Geolier
apre la mente a nuovi orizzonti
non basta solo che vi laureate
Oggi purtroppo bisogna uscire fuori da questo falso perbenismo uscire fuori dagli schemi
non oso immaginare le generazioni future


Patrizia Scialpi l'ho sentito parlare e l'ho letto e, inoltre, c'è tutto il precedente, quello non depone per nulla a suo favore. Non si può guardare solo la canzoncina composta per Sanremo, bisogna guardare anche il retaggio, il retaggio dice: 50 brani di una sottocultura ai margini (e non mi dilungo in nessuna analisi perché non è il luogo per un processo a Geolier) a 1 canzone per Sanremo (innocua), quindi non è pregiudizio ma un dato di fatto.

https://youtu.be/JDgloTPUcYY?si=0ci3NJVrXqZrQV29
La canzone si intitola narcos, altro che i p mme, tu p tte...
Il "precedente" è tutto così, ma Lorito pensa che invitarlo all'università sia istruttivo...


Sara Argentiero magari il senso compiuto può averlo oppure meglio un messaggio , ognuno di noi ha una storia da raccontare e vale la pena ascoltarla a maggior ragione se essa ha raggiunto un livello di notorietà che provoca aggregazione sociale su di essa e quindi comprendere il perché si forma , il suo background come si evolve nel tempo e le conseguenze di tale fenomeno come altri può avere impatto nella società proiettato in un futuro e come la cultura popolare prende il suo posto accanto ad altre ! Praticamente lei sta guardando la situazione da una angolazione sbagliata deve spostare il suo sguardo ed osservare delle giovani menti universitarie che studiano e cercano di comprendere il perchè ed il come questa cultura sta prendendo piede ed i possibili sviluppi ...non è una lezione che fa il personaggio , ma uno studio di ricerca accademico sulla cultura che porta il personaggio


E' stato chiamato Schettino all'Università, dopo che la sua condotta ha causato la morte di 32 persone, e vi indignate che sia stato chiamato un ragazzo che da una realtà difficile è riuscito a ergersi e creare un linguaggio che viene recepito da migliaia di ragazzi come lui?? Veramente sono io a non aver parole leggendo tutte le sciocchezze che avete partorito con quelle menti statiche e imbalsamate... il messaggio che vuole lanciare il Rettore ai ragazzi è chiarissimo: " 'se hai talento, se segui il tuo talento e ti impegni puoi arrivare anche a grandi risultati, come è stato per lui"...che avete da indignarvi???


Sara Mitrano La sua opinione è molto lucida e articolata, è un privilegio ricevere sua risposta.
Sono d'accordo nel merito, mi sento però di aggiungere - da appassionato d'Opera e di musica classica - che il problema è comune ad artisti di alto livello, sebbene si tratti di eccezioni.
Strumentisti che manifestano precoce talento vengono fatti concentrare esclusivamente sulla formazione musicale, sollecitati da agenzie e organizzazioni, a scapito di una crescita personale cui avrebbero diritto, con un'educazione più ampia.
Per contro, mi venivano in mente pazienti volontari che affiancavano il chirurgo o lo specialista che li avevano guariti con la loro testimonianza, frequentando assiduamente Università e centri di ricerca: non era richiesto un titolo di studio.
Anch'io spero che il contributo di Geolier sia ben contestualizzato.


Il problema è che ormai tutti pensano che si possano fare soldi facili pur non studiando perchè siamo.circondati da artisti e influencer che a malapena hanno raggiunto la.terza media o si sono.diplomati privatamente nei diplomifici di cui ormai è piena ogni città. Non hanno.cultura di base, non sanno parlare in italiano figuriamoci in inglese , ma guadagnano facilmente una montagna di soldi. Ma ricordiamoci che per 1000000 che ci provano solo uno ci riesce . Gli altri rimangono poi si margini della societá insoddisfatti e disillusi senza prospettive reali per.il.futuro mancando di una reale preparazione culturale che li renda idonei ad elevarsi socialmente ed economicamente.


Sapete perché ve la prendete??

Perché siete convinti che essere laureati vi renda migliori.

Badate bene:

L’INTELLIGENZA e la Cultura sono due mondi diversi.

Intelligenti si nasce.

Colti si diventa. Se si vuole.

Spoiler: I voti non vi qualificano.

Fate tanto i moderni
Ma in voi di moderno non c’è niente.

Siete solo presuntuosi ed ignoranti con un 110 e lode
Che serve a poco se non sapete ragionare con la vostra testa.

Ahimè non è da tutti.

Ve la prendete con Geolier perché è un ragazzo che ce l’ha fatta alla metà dei vostri anni senza andare all’università.

Ma che poverini.
Mi fate tanta pena.


Non voglio criticare le iniziative delle università in questo tema. Penso che ognuno possa portare la propria esperienza o competenza, offrendo magari un punto di vista inedito e che possa avere anche una certa valenza per la crescita personale oltre che professionale o anche come semplice riflessione da condividere.
Ciò che è importante però è che l’università offra dei contenuti variegati che possano arricchire la formazione degli studenti stimolando la loro crescita culturale.
Non si può perpetrare questa modalità, che sia Geolier o la de Lellis o la Ferragni, non tutti perseguono la strada dei social e dei content creator, o non tutti si identificano nel cantante di turno.
Piuttosto sarebbe auspicabile la possibilità di incontri formativi anche con studiosi, ricercatori, direttori di riviste che hanno a che fare con un settore che magari ha pertinenza con il corso di studi.
Ho avuto la fortuna di assistere ad incontri con figure importanti come il direttore della rivista Limes, che tratta di geopolitica, ho ascoltato Zygmunt Bauman, ricercatori che lavoravano a progetti interessanti con altre università. Insomma, le occasioni di incontro formative dovrebbero presentare un’offerta più ampia.
Personalmente da studente trarrei poco da un incontro con Geolier, magari potrei condividerne alcuni aspetti (idee, approcci o anche esperienze) ma rimane il fatto che il mio background è totalmente diverso. Per cui a livello formativo forse si dovrebbero considerare speaker differenti che possano essere più pertinenti e rilevanti per gli studenti con interessi diversi.


10ºL'ho detto sin dal primo momento, senza aspettare il drammaturgo e senza fare vittimismo identitario: è stata una sciocchezza chiamare un ennesimo anfitrione del nulla a spiegare a giovani e ricercatori - ossia, a coloro che si fanno il mazzo nei laboratori dodici ore al giorno con contratti precari e sottopagati - come si possa costruire successo e fortuna economica sul nulla. Ciò considerando anche che la società progredisce grazie al lavoro di tutti, alla ricerca, alle invenzioni e alle scoperte di tanti che hanno inventiva, creatività e qualità costruite su decenni di studi e non su ammorbanti cantilene. E' lo specchio dei tempi, d'accordo, quei tempi in cui milioni di persone pendono dalle labbra del manipolatore di turno, chiamato ''influencer'', per sapere come smaltare le unghie. Ma l'Università dovrebbe essere un baluardo contro il nulla, una grande muraglia a difesa della conoscenza, della cultura e di chi crede che, facendosi il mazzo sui libri, possa dare dignitosamente il suo contributo al progresso sociale. E invece rincorre i fenomeni da baraccone e li fa entrare nel tempio sacro di chi si fa il mazzo, per spiegare come anche la pochezza trovi le sue redditizie strade. Non si poteva lanciare messaggio migliore




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