Bugie, selfie e veline contro Decaro: così la destra ha ordito la grande trama dell’inganno su Bari

Non c’è niente di casuale nell’“operazione” che la destra di Governo aveva organizzato per prendersi quest’estate la città: forzature istituzionali, bugie, uso spregiudicato dei media amici. Tutto era previsto

           

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Maria De Psacali secondo me è proprio questo il problema! In tutta questa faccenda il ruolo della politica è marginale! La magistratura, che ha svolto le attività di indagine, ha informato l'organo amministrativo che, giustamente, ne ha disposto l'ispezione e, quindi, l'accertamento amministrativo! I due canali stanno seguendo le rispettive procedure in modo corretto! Gli arresti sono stati effettuati per ordine dei magistrati, ed è giusto che sia così! La pubblica amministrazione sarà oggetto di controllo per ordine del ministero, ed è giusto così!! Non c'è nulla di male né di sbagliato, se non fosse per il colore politico dei soggetti titolari del potere amministrativo!! Infatti, in passato le procedure si sono svolte regolarmente senza tanto clamore, perché nessuno sentiva il bisogno di andare a saltellare in piazza!!


la Repubblica
Cancro d’Italia


Sabato
urlavano dal palco piantando i piedi contro un legittimo provvedimento governativo da loro invece definito addirittura come un “ATTO DI GUERRA”

Assumendo il Tipico comportamento di un #SISTEMA che si auto protegge avendo evidentemente qualcosa da nascondere.

qui infatti non si tratta di un singolo (che le agenzie di comunicazione comunali hanno cercato di elevare a martire) ma di un vero e proprio #SISTEMA costruito ad arte a partire dal 2005 composto da migliaia di rotelle.

Ma perché si sono così tanto agitati?

Perché per la prima volta in 10 anni per non dire 20 anni il bue è uscito dallo steccato.

Dove lo steccato “il loro perimetro sicuro” è rappresentato dalla procura di bari, dal tribunale e dal confine comunale e regionale ove tutto è “addomesticato politicamente con pesanti influenze e condizionamenti e sotto l’influenza della onnipresente e martellante propaganda ”
Supportata per far da gran cassa dai media, tv e dai giornalisti prezzolati locali
(sempre pronti a fare scudo)

La propaganda comunale e regionale non ha bisogno di verità.
Inventa.

Purtroppo per loro
Quando arrivano le ispezioni da Roma e finisci sulla stampa nazionale e sui telegiornali
e in commissione antimafia…
Significa che il bue non lo controlli più

E’ uscito dallo steccato.


Il pericolo.

Torno su Pianteschifo e il commissariamento di Bari perché, non so se è chiaro, è una cosa gravissima.

Sentivo Bocchino e marmaglia simile dire che Decaro “non dovrebbe candidarsi per responsabilità istituzionale”.

L’ultradestra sta montando un caso assurdo e, ad oggi, totalmente inventato.

Decaro è un sindaco che gira sotto scorta per minacce mafiose.

La procura ha recentemente sentenziato che “non c’è traccia di infiltrazioni mafiose”.

In una intercettazione i mafiosi si lamentavano perché “con Decaro non si ottiene niente”.

Ma Pianteschifo e i più meglio vanno avanti come un rullo compressore con l’iter per lo scioglimento del Comune di Bari.

Loro, i figliocci di Berlusconi e Dell’Utri, quelli dei Cuffaro e dei Cosentino, quelli di Ciancimino sindaco di Palermo, quelli che hanno più arrestati e indagati per mafia e concorso esterno per associazione mafiosa di capelli in testa, quelli che sono contro Saviano, quelli che vogliono chiudere l’Antimafia di Falcone e Borsellino, quelli che “Peppino Impastato è divisivo”, fanno una finta morale ad un uomo sotto scorta.

Il tutto senza una valida ragione, anzi, andando contro alle evidenze processuali ed investigative, per infangare una persona perbene a due mesi dalle nuove elezioni per il sindaco.

Perché le persone perbene, per loro, sono pericolose.

Ma per noi, loro sono il pericolo.




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