L’ironia di Meloni quando venne fotografata a Ostia con Silvano Spada: “Chi vuole uno scatto porti il casellario”

Nel 2017 l’attuale premier venne immortalata col rampollo del clan del litorale laziale. La leader di FdI aveva spiegato che è impossibile conoscere l’identità di tutti quelli che fanno la foto con lei

           

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Antonio Sposito quindi sei anche al corrente delle decine di denuncie e di arresti, a carico di esponenti di vari clan della città, partite ed operate, prima con Emiliano e poi con Decaro che, guarda caso, vive scortato da 9 anni. I fatti vanno raccontati per bene, non basta una battuta detta su di un palco a stravolgere decenni di lotta alla criminalità. Solo noi baresi possiamo sapere come siano andate le cose. Abbiamo potuto ammirare il lavoro instancabile dei nostri amministratori nel far rifiorire la città e nel cercare di marginalizzare, il più possibile, i fenomeni di malaffare e delinquenza, che sono stati e sono ancora, una palla al piede per chiunque cerchi di lavorare bene sul territorio.


Stefano Giovanni Adrianopoli il sindaco è sotto scorta da tempo, il fatto che 2 assessori ( in questo caso sono 2 donne) siano implicate in conoscenze e intrecci particolari, a mio avviso non si commissaria un intero comune ( a m no che la maggioranza del Comune sia collusa con i vari clan che a Bari sarebbero secondo la DIA ( Direzione Investigativa Antimafia ) 14 o 16…a pochi mesi dal voto europeo viene a pensar male,.aldilà di come uno la pensa politicamente, si indagano le persone singole non si fa una tabula rasa., perché altrimenti dovrebbero essere sciolti da appena poco a Sud di Roma in tutto il Meridione i Vari Comuni x infiltrazioni mafiose camorristiche ndranghetiste, e molti comuni drl centro-nord..,e se togliessimo immunita parlamentare ogni sei mesi avremmo le elezioni nel Parlamento ( Senato e Camera dei Deputati ) Ognuno È Responsabile di Sé Stesso e se Colpevole giustamente punito


Massimo Lombardo lei, suppongo, non abbia mai amministrato un Comune e non conosce il lavoro svolto da Emiliano, prima come magistrato e poi come sindaco. Una dichiarazione estemporanea non può essere rappresentativa di un lavoro di anni. I fatti, sono loro a parlare e chiunque abiti a Bari o la frequenti da tempo, potrà raccontarle dello straordinario lavoro fatto e dei miglioramenti apportati alla città, sotto tutti i punti di vista: vivibilità, innovazione, sicurezza, viabilità, ecc. Mi creda, non si faccia incantare da sirene ammaliatrici che hanno un unico scopo: gettare fango su persone che sanno fare il loro lavoro e lo fanno bene.


Certo per lei vale non sempre sai chi incontri. Mentre il sindaco di Bari lo doveva sapere per forza. La predica vale per gli altri ma non per lei. La signorina si facesse un esame di coscienza la conosciamo bene è cresciuta politicamente con Almirante e frequentava Colle Oppio sede FUAN , e dopo con berlusconi che andava alle sue feste ed era ministro della gioventù al governo berlusconi. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, prima di parlare facesse mea culpa probabilmente anche lei ha qualche scheletro nell armadio da farsi perdonare...nb non voglio scrivere come la chiamava Berlusconi.....


Cari giornalai di Repubblica, voglio farvi notare che a Bari si conoscono tutti, soprattutto a Bari Vecchia le famiglie dei clan sono persino additate tanto sono numerosi i componenti, impossibile che il sindaco non sapesse con chi si fotografava, per giunta davanti al loro negozio storico!! E se il governatore in persona ammette di essere andato con il futuro sindaco in casa di una sorella del boss per "affidarglielo", secondo voi è sufficiente che lo smemorato di Bari Vecchia smentisca per negare ciò che a Bari tutti sanno? Perciò vi consiglio caldamente di smettere di dire cazzate e fare paragoni improponibili, più scrivete e più la gente è indotta a disprezzarvi per quanto poco valete come cronisti, e come persone!!!


Antonio Sposito dipende tutto da come quelle dichiarazioni vengono interpretate e dalla conoscenza dei fatti pregressi. Emiliano, prima di divenire sindaco, era stato un magistrato antimafia ( lui la scorta ce l' ha da 30 anni) ed aveva fatto arrestare un bel po' di persone in città. Quando poi, decidi di attuare rivoluzioni che stravolgeranno la vita di una zona della città ( la città vecchia di Bari, prima di 15 anni fa era inaccessibile, sia ai non residenti, baresi stessi, che ai turisti ), devi fare i conti con chi, in quella zona ci vive e che fino al giorno prima pensava di esserne egemone ed attuare piani che accompagnino gradatamente, la cittadinanza, a cambiamenti a dir poco epocali. Emiliano è un guascone che ama colorire le sue esternazioni ma è anche uno che conosce a fondo il territorio ed ha saputo operare in modo chirurgico. Su Decaro, poi, ci posso e ci puoi mettere, tranquillamente, la mano sul fuoco. Persona più specchiata di lui in città, non esiste e non sarà un selfie fatto con 2 signore incensurate ( non con avanzi di galera, come è abituato a fare un certo personaggio politico ) a minarne la credibilità ed a buttare alle ortiche 10 anni di lavoro straordinario.


Giovanni Carone Della legge sui contributi non beneficiano i maggiori quotidiani nazionali, come Repubblica, Corriere della Sera e Sole 24 Ore, che non ricevono aiuti pubblici diretti. Ne approfittano invece alcuni altri quotidiani che compaiono tra quelli con maggiore diffusione, fra cui Avvenire e Libero.3 feb 2023

I giornali che ricevono i contributi più grossi sono più o meno gli stessi dello scorso anno, con qualche variazione: LIBERO per esempio per il 2020 aveva ricevuto complessivamente quasi 5 milioni e mezzo di euro ed era il terzo giornale per contributi ricevuti, mentre per il 2021 è diventato il sesto, avendo ricevuto in tutto 3 milioni e 900mila euro. Non è più tra i 15 giornali a cui è stato assegnato il contributo più alto Editoriale OGGI, il principale quotidiano delle province di Frosinone e Latina, perché al momento nei documenti del governo la richiesta relativa viene definita «in corso d’istruttoria» e non è stata assegnata (aveva invece ricevuto regolarmente la prima, di oltre 800mila euro).

Queste sono le prime quindici testate per contributo totale assegnato rispetto al 2021.

DOLOMITEN 6.176.996,03 euro
FAMIGLIA CRISTIANA 6.000.593,06 euro
AVVENIRE 5.573.240,29 euro
ITALIA oggi 4.062.533,95 euro
GAZZETTA DEL SUD 4.001.187,87 euro
LIBERO QUOTIDIANO 3.895.331,17 euro
Il QUOTIDIANO del SUD 3.696.160,87 euro
Il MANIFESTO 3.318.981,09 euro
CORRIERE ROMAGNA 2.218.356,97 euro
CRONACAQUI.it 2.207.300,07 euro
Il FOGLIO 1.866.457,98 euro
PRIMOSKI dnevnik 1.735.062,72 euro
Il CITTADINO 1.424.098,80 euro
CRONACHE DI (Libra editrice) 1.259.956,77 euro
QUOTIDIANO di SICILIA 1.277.423,67 euro

•Dolomiten è un quotidiano in lingua tedesca della provincia autonoma di Bolzano
•Primorski dnevnik è un quotidiano della minoranza slovena pubblicato a Trieste.




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