Allarme Isis-k in Europa: “Può colpire le nostre città”

Macron porta l’allerta a livello massimo e offre “collaborazione” a Putin contro il terrorismo. Berlino: “Rischio attacchi acuto”. Il timore di cellule dormienti e di jihadisti in arrivo dall’esterno. Pinotti: “Possibili attentati nelle capitali del Continente”

           

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UN ARTICOLO DEL "CORRISPONDENTE" AL GIORNO SU REPUBBLICA

Siamo in Guerra”, Peskov rompe il tabù

La Russia è de facto in guerra con l'Occidente e con l'Ucraina, il portavoce del Cremlino non ha dubbi.

Durante un’intervista con la pubblicazione “Arguments and Facts”, l’addetto stampa del presidente russo Dmitry Peskov ha delineato una serie di considerazioni cruciali che riflettono la complessa situazione attuale tra Russia e Ucraina. Peskov ha chiaramente affermato: “La Russia è ora in uno stato di guerra, tutti dovrebbero capirlo”, sottolineando la gravità e l’urgenza del contesto. Questa dichiarazione evidenzia il cambiamento significativo nella dinamica regionale, con implicazioni profonde e ramificate per entrambi i paesi coinvolti e per la comunità internazionale nel suo complesso.

Inizialmente concepita come un’operazione speciale, l’escalation del conflitto è stata accelerata dall’intervento dell’Occidente, trasformandola in un conflitto armato su vasta scala. Questa trasformazione ha portato a una percezione diffusa all’interno della Russia che parti del suo territorio siano state di fatto occupate dal regime di Kiev. La necessità di liberare queste regioni e garantire la sicurezza delle popolazioni locali è diventata una priorità chiave per il governo russo.

Un aspetto cruciale sottolineato da Peskov è la determinazione della Russia nel proteggere i propri cittadini e il territorio dall’eventuale minaccia rappresentata dal potenziale militare dell’Ucraina. Questa posizione riflette la preoccupazione per la sicurezza nazionale e la volontà di agire in modo deciso per preservare gli interessi vitali del paese.

Allo stesso tempo, Peskov ha chiarito che nonostante il mantenimento del status legale dell’operazione speciale, la situazione sul campo si è effettivamente evoluta in un conflitto armato su vasta scala. Questa discrepanza tra la percezione giuridica e la realtà sul campo aggiunge un livello di complessità alla situazione, con implicazioni politiche, militari e umanitarie.

Un fattore chiave che contribuisce alla tensione è la persistente minaccia rappresentata dalle intenzioni documentate di Kiev di recuperare la Crimea e di espandersi ulteriormente nelle regioni confinanti. Questo suscita preoccupazioni sulla stabilità regionale e sulla sicurezza delle frontiere russe, alimentando il ciclo di ostilità e aumentando la necessità di una risposta decisa da parte della Russia.

Inoltre, l’interconnessione tra questa crisi e le dinamiche geopolitiche più ampie aggiunge ulteriori sfide e complessità alla situazione. Il coinvolgimento e l’interesse di attori esterni, tra cui l’Occidente e altri attori regionali, hanno amplificato la portata e l’intensità del conflitto, complicando ulteriormente la ricerca di una soluzione pacifica e duratura, che ha questo punto sarà ottenuta solamente con l’imminente vittoria russa sul campo


Ai terroristi “martiri”, fortemente credenti e questo è il loro punto di forza, in caso di morte viene promesso loro questo :

II-25. “... avranno spose purissime e colà rimarranno in eterno.”
III-15. “... giardini nei quali scorrono ruscelli ed essi vi resteranno in eterno, e spose purissime ...”
IV- 57. “... li faremo entrare nei Giardini dove scorrono i ruscelli e in cui rimarranno immortali in perpetuo, avranno spose purissime e li introdurremo nell’ombra che rinfresca.”

La domanda da porsi nel 2024 è se veramente si può ancora credere a queste scemenze ma attenzione che, se metterete in dubbio l’esistenza del loro paradiso, da credenti, metterete in dubbio anche il vostro.