Cacciato di casa dalla famiglia perché omosessuale: studente viene ospitato a casa di un prof della sua scuola

I servizi sociali hanno tentato di contattare la famiglia del giovane, un diciottenne di Pisa, ma senza risultati

           

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Personalmente penso che siano i genitori ad aver bisogno di supporto e non lui. Chi sta soffrendo di più in questo momento sono i genitori. Mettetevi nei panni di persone cresciute in un certo modo, in un’epoca diversa, in un contesto in cui l’omosessualità è un peccato e una vergogna. È facile dire “ genitori di merda”, “ non meritate di essere genitori”. Tutti bravi a parole, ma viverle ste cose non è così semplice per tutti. I miei genitori si sono sempre professati aperti di mentalità, moderni, evoluti.Quando gli ho detto che ero bisex sembravano più incuriositi che scossi convinti che fosse una fase, ma quando tempo dopo gli ho portato il primo ragazzo a casa non l’hanno presa proprio bene. Invece d essere attaccati, questi genitori guidati, bisognerebbe capire il loro punto di vista ed educarli riguardo la sessualità. E comunque siamo in un mondo libero dove si professa la libertà di espressione…questo significa anche in tutti i sensi..


Isabella Galasso Omofoba sarà lei. Il mio è un discorso giuridico, non sociale. Ma siccome quelle come lei non sono in grado di vivere in una democrazia, dove il diritto prevale e non il piagnisteo, il vostro interloquire finisce sempre nello stesso modo: scappate dalle conversazioni come i sorci nelle fogne quando il vostro gne gne non basta più e trovate chi vi mette al vostro posto.
Le assicuro che i miei diritti di oggi, sono esattamente uguali a quelli di ieri e che non devo ringraziare nessuno se non il legislatore per ciò che ho. Ci sono altre cose che vorrei, ma quando sono state decise, la decisione del legislatore non mi ha favorito. Ne ho preso atto, senza piagnistei.
Questa pretesa difesa dei “diritti” (che tali non sono, sia chiaro) di tutti nel mondo ha un po’ fatto il suo tempo. Non siete stanchi di continuare a fare figuracce in campo sociale, dopo tutte le metaforiche bastonate che avete preso?


Giovanni Daniele Amadei capisco molto bene, però quello che conta, dal mio punto di vista, è la legge. La legge tutela i diritti, la propaganda è strategia non legislazione. Certo è che se si riuscisse a far passare la legge che rende l'omosessualità fuorilegge e legittima la lapidazione delle adultere, lotterei all'ultimo sangue per cambiare le cose, d'altronde, possiamo tranquillamente dirlo, l'ipocrisia regna sovrana, basta ricordare il caso del primo ministro austriaco, deceduto qualche anno fa, di estremissima destra, alla cui morte si seppe che aveva da anni un amante...maschio. La psicoanalisi ha studiato il fenomeno. In fondo anche gli omofobi sono un po' vittime dei loro fantasmi. Forse delle loro ignoranze. Non si capisce perché una cosa che non li riguarda personalmente li disturbi tanto


Antonio Sternativo intanto abbassi i toni, secondo poi non ti devo nessuna spiegazione. Comunque i vaccini li ho fatti per proteggere me e gli altri da una forma aggressiva di COVID, che infatti ho avuto (perché solo gli stupidi e gli ignoranti credono che un vaccino immunizzi) ma in forma assolutamente blanda, e così persone a me care anziane e malate. Senza vaccino, con ogni probabilità, ora non sarebbero qui.
E tu invece perché non ti sei vaccinato? Perché hai creduto a quattro fenomeni complottari che vi raccontavano balle rivelatesi puntualmente per quel che sono, ossia emerite cavolate (per esser gentile)?


Andrea Quero Imporre di fare le
cose per legge è uno dei principi base dello Stato, ma proprio la base.
Lo Stato impone, ad esempio, di rispettare il codice della strada.

“Altre persone” (nel senso e nel merito di cui si discute qui) non possono avere quello che ho io, in senso giuridico. Se il matrimonio può essere, ex lege, SOLO tra uomo e donna (e questo è un assioma giuridico, non un’opinione), che lo abbiano anche “altre persone” (riscrivo quello che ha scritto lei) crea due situazioni: viene meno il concetto giuridico di matrimonio (e già non è più “senza nulla togliere”) e si equiparano due situazioni che equiparabili non sono, né de jure, né per natura (scopo del matrimonio è procreare, come peraltro ricorderebbero altri scritti, ma sorvoliamo).
Non è un caso, infatti, che NON si neghi ad “altre persone” di stabilire un vincolo affettivo riconosciuto dalla legge, con molti diritti e pochi doveri (come nella tradizione politica storica di chi l’ha proposto), ma lo si faccia attraverso un istituto che, per ovvi motivi, non può essere il matrimonio, perché quell’unione è un’altra cosa e guarda caso ha un nome diverso.


Ma che genitori sono, questi??? Un figlio non si manda via, ma aiutato. Se gay, che cosa ha, di diverso!!! È una persona, come altre. È lui, che si dovrebbe vergognare, di avere genitori così!!!
Ragazzo di Pisa, io non ti conosco, ma ti voglio dare un consiglio.non tirarti giù di morale, vai avanti x la tua strada, non hai fatto nulla di male. Chi trova un difetto(se così, si può dire), è chi lo dice e pensa. Starai sicuramente male, perché non ti aspetti, da chi vuole bene, specialmente dalla propria famiglia. Brava la prof, che ti sta aiutando. Sii grato, a lei. Ti auguro tanta fortuna, forza, serenità. Ciao


Marco Scaramelli invece è piuttosto semplice:
1. I genitori hanno l'obbligo di legge (oltre che morale) di provvedere al sostentamento e all'educazione dei propri figli;
2. L'orientamento sessuale non è una scelta, fino a prova contraria (e chi sceglierebbe di essere abbandonato dai genitori). Se sostieni il contrario, tuo è l'onere della prova;
3. Se il genitore, in qualità di essere umano, sa stare al mondo e rispettare la vita e l'intimità altrui, si fanno una fetta di affari loro e lasciano al figlio fare il suo percorso, provvedendo ad adempiere agli obblighi sopra descritti.
Poi che possano più o meno essere "delusi" da una vita diversa dall'ordinario è una loro scelta, questo sì. E mi chiedo dove porti.


Francesco Di Tullio io ho detto che ci sono stati genitori che hanno fatto lo stesso con figli drogati o delinquenti.. in oltre io non sono certo è non ci sono studi in merito.. che dimostrimo che l'orientamento sessuale sia genenetica.. se no parlami degli scambisti etc etc.. in merito ai valori dei genitori io non.mi sento di giudicarli ( come ho già detto) perché un genitore mette al.mondo un figlio ed ha dei principi e dei valori che hanno fatto si che quel figlio venisse al mondo.. non è facile accettare certe scelte.. poi me lo racconterete un domani quando anche voi sarete dei genitori.. se lo sarete.. per me non sarebbe una cosa facile da risolvere con una pacca sulla spalla.. anche perché certi orientamenti sessuali di certo non sono semplici neppure per chi li ha... e comunque ribadisco il fatto che come te sei libero di fare delle tue scelte di vita anche altri sono liberi di non condividerle.. con ciò non vuole dire di essere omofobi è una libertà reciproca.. per me c'è indifferenza.. sono scelte...


Che bell'esempio di omofobia che non ti fa accettare neanche un figlio,io sono schifata da queste persone , invece di andare avanti torniamo indietro, c'è chi cre de di essere perfetto e magari razza pura ,chi predica che il mondo è all' incontrato, faccio una domanda a quelli che dicono di essere credenti,ma chi ha creato la terra e ci ha messo dentro neri ,gialli , bianchi,ecc.ho sempre sentito dire che veniamo amati tutti in eguale maniera, sappiamo che la perfezione non esiste ,chi lo dice secondo me è malato anche lui/ lei di mente, ognuno è unico e irripetibile,ma non può dire che gli altri siccome hanno pensieri diversi gusti diversi,sia una persona considerata non normale al punto di essere emarginata, quindi siamo tutti figli di Dio si o no?in questo mondo si viaggi secondo come ci fa comodo,per prepotenza, sopraffazione,ignoranza, superficialità,secondo come torna meglio.


10ºAngelo Spina Veramente basterebbero le leggi divine, ma per fortuna c’è anche la storia. E no, in Italia NON vige il matrimonio egualitario (non è un caso, neanche giuridicamente, vista l’esistenza dei Patti Lateranensi). Esiste una sentenza della Cassazione la quale afferma che un matrimonio celebrato all'estero deve essere riconosciuto anche nella giurisdizione italiana qualora almeno uno dei due coniugi sia cittadino di un paese dell'Unione europea in cui è in vigore il matrimonio egualitario. Quando avviene il riconoscimento, quelle sue persone diventano, giuridicamente in Italia, unite civilmente, non unite in matrimonio. L’Italia NON ha una legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso (che è un ossimoro), ma solo per l’unione civile (e non ne farà altre). Ci sarebbe poi da discutere sul fatto che la società così evolva, o decida di lasciarsi snaturare da minoranze che vorrebbero dettare legge sulla maggioranza