Cresce il disagio tra gli studenti: "Ambulanze a scuola per le crisi di panico”

A quattro anni dal Covid continua l’emergenza. I presidi: "Questo è l’anno in cui verifichiamo maggior difficoltà tra i ragazzi"

           

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Maria Rosaria Di Maio sicuramente è stata una prova impattante e non solo per il lockdown. Hanno avuto esperienza della morte, della malattia, dei conflitti tra gli adulti e della solitudine. Mi permetto però di rilevare che 4 anni, per un ragazzino, sono un' eternità e il quattordicenne di oggi probabilmente a stento si sente la stessa persona del decenne che 4 anni fa stava in lockdown. Certo, per noi è comodo: vediamo il disagio dei ragazzi, diamo la colpa al COVID e ci siamo lavati le mani. Senza capire che abbiamo costruito un mondo e un modo di vedere le cose che spesso tritura i ragazzi più fragili. E non è la solitudine imposta dal lockdown il problema, ma il senso di solitudine quotidiano che si prova, anche stando in mezzo alle altre persone.


Simone Ciurli Si, è pure la morte che non avete conosciuto, rispettate almeno chi ha perso delle persone care,e se siete "uomini" e non "animali" vergognatevi di esistere,state attenti ancora il Virus e' nell'aria, poi ringrazierete Il cavernicoloignorante "Capitone nazifascista"e Gioggiaa.Per quanto riguarda il diagio di quest "poveri ragazzi" lo dica ai loro genitori,che li sanno solo viziare, e stare lontani da loro,li vedono solo la sera a cena!!!!!! I nostri nonni dopo essere stati isolati per anni sotto le bombe per la guerra sotto il fascismo,dopo..... hanno ricostruito Una Nazione,bella libera,senza odio,basato sul rispetto verso l'avversario politico,oggi i nipotini di quegli uomini coraggiosi,sanno solo calunniare ,senza conoscere, leggere,approfondire,solo perche' da pecore ignoranti,seguono chi diffonde odio puro.