Cento miliardi di alberi intorno alle nostre città ci salveranno dal clima impazzito

Uno studio uscito su “Nature Cities” stima che piantando nelle aree periurbane si potrebbe assorbire una quantità significativa di CO2

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/469982162021217

Roberto Call Borghetti guarda, io sto restaurando una antica casa contadina in Piemonte, circa 700m di altitudine, è costata anche molto poco, ma posso permettermi di vivere qui perché non ho bisogno di recarmi fisicamente al lavoro e non ho figli in età scolare. In paese non c'è nemmeno un negozio, i mezzi pubblici passano due volte al giorno, il primo misero supermercato è a 10 km e a 20 la prima stazione dei treni, la strada di fondo valle non è pulita dal ghiaccio con puntualità. Il dottore una volta alla settimana e così anche l'ufficio postale. Se nevica è molto probabile che salti la linea elettrica e la connessione internet è al di sotto dello standard per un paese civilizzato. Qui c'è pieno di edifici molto belli, di metratura ampia che stanno cadendo a pezzi perché morti i vecchi nessuno vuole comprarli per viverci, infatti il comune ha meno di 200 abitanti.


Sonja Klepac conosco benissimo le posizioni di Zichichi e Rubbia e non sono quelle che lei ha enunciato. Nessuno dei due affermerebbe che il movimento del sole causa clima. Sostengono che la variazione climatica sia imputabile principalmente alle diverse fasi di attività solare. Posizione non condivisa dal 99% dei climatologi mondiali che invece sostengono con fior fiore di studi e ricerche (tutti passati al vaglio della peer review) che la velocità del cambiamento climatico attualmente in atto è imputabile all'aumentare della concentrazione di Co2 in atmosfera. E parliamo di studi sostenuti da i maggiori esperti al mondo di climatologia. Persone con fior fior di lauree e riconoscimenti accademici.

Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann hanno ricevuto il Nobel per la fisica nel 2021 “per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale”.

E se le interessa la posizione di Parisim altro Nobel per la fisica le lascio questo link
https://ilgiornaledellamb...%20adesso%C2%BB


Uno studio uscito su Nature!!!!.... Penso che nn ci sia bisogno di grandi, studi visto che tutti lo sappiamo da bambini come lo sapevano nostri nonni, che le piante assorbono la co2 aiutano a smaltire l'inquinamento e sopperire al cambiamento climatico....che notiziona eeeh?!..... il problema resta globale.. sarebbe una decisione logica funzionale e sostenibile, magari riforestare tutto quello che abbiamo abbattuto negli ultimi 100 anni.... ma, a quanto pare non crea un indotto dove i soliti ci guadagnano a sufficienza, quindi nn viene nemmeno preso in considerazione....anzi si continua a cementificare, abbattere le piante nelle città e deforestare a tappeto quel che resta dei polmoni del pianeta, e oggi si fanno fare pure gli studi !.... Sembrerebbe che la società abbia dimenticato troppe cose.... vero, adesso ci propongono l'auto elettrica... oggi sarà lei a salvarci.... che bella alternativa inutile se non controproducente, viste le pratiche di estrazione i paesi che possiedono le materie prime e lo smaltimento di fine vita, patetico chi le pubblicizza come chi ci crede...


Nel frattempo: “Olimpiadi, il bosco distrutto per la pista da bob: a Cortina in pochi giorni abbattuta la stessa quantità di alberi degli ultimi 12 anni “

Per fare posto alla nuova pista da bob “Eugenio Monti” per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 è stato abbattuto un numero di alberi equivalente a quelli caduti nell’arco di 12 anni sotto le seghe elettriche nel Comune di Cortina d’Ampezzo. Lo sconcertante dato, che giustifica le preoccupazioni sul danno ambientale arrecato al bosco di Ronco, alle pendici delle Tofane, emerge dalle precisazioni fornite da Infrastrutture Milano Cortina spa (Simico) dopo le polemiche provocate dal taglio dei larici centenari. La società governativa che deve realizzare le opere olimpiche per il 2026 è uscita allo scoperto per tranquillizzare, invece conferma quanto sia grave l’impoverimento del patrimonio boschivo.

COSÌ, PER DIRE…..


Sonja Klepac temo lei abbia le idee un po' Confuse... il fattore determinante del clima sulla Terra è l'atmosfera, quell'involucro di gas che la avvolge e che è in grado di schermare parte della radiazione solare durante il giorno e di trattenerla durante le ore notturne. Senza atmosfera la temperatura diurna si aggirerebbe intorno ai 130 gradi e quella notturna intorno ai - 180 gradi.
Uno dei componenti dell'atmosfera è l'anidride carbonica la cui concentrazione è riconosciuta dal 99% della comunità scientifica come fattore climalterante principale.
Forse prima di accusare gli altri di scrivere minchi*te bisognerebbe informarsi meglio e avere almeno conoscenze di base su che cos'è il clima e i fattori che lo condizionano.


Andrea Nesda
Temo non ci sia un errore.
Il punto principale del problema sta proprio (ma non lo si dice mai) nella sovrappopolazione mondiale.
Siamo giusto qualche miliardo in più del fisiologico e con cattive abitudini e pessima cultura (non solo ambientale).
Tra gli alberi mancanti sul pianeta, con particolare riferimento alla pur piccola Europa, buona parte si trovava in aree non coltivabili, rimaste pertanto brulle; in America Latina le aree coltivabili si ricavano tuttora con il disboscamento, spesso per coltivare piante cui potremmo fare a meno, come quelle del tabacco e della coca.
Argomento molto ampio e complesso, difficilmente trattabile su un social.
Spero essere stato utile. Saluti


Franco Vecchi

“Sappiamo che oggi il 50% delle terre abitabili è impiegato per agricoltura e allevamento, una superficie grande come 5 volte gli USA. L’80% di tale superficie è dedicata a produrre alimenti di origine animale, che forniscono all’uomo il 20% delle calorie e il 23% delle proteine. Col restante 20% di terreno agricolo produciamo cibi di origine vegetale che danno l’80% del nostro fabbisogno calorico e il 77% di quello proteico.
Basterebbe ridurre del 25% il consumo di carne per liberare una superficie pari a quella degli USA, sufficiente per ospitare i 1.000 miliardi di alberi necessari.”
Prof. Stefano Mancuso


Le piante vanno curate, piantarle e lasciarle abbandonate a se stesse è uno sperpero di soldi…ci vuole denaro per tutto, ma anche la volontà e la capacità di far fruttare quel denaro speso…in Italia siamo campioni del mondo nello sperpero del denaro.
Roma è la capitale europea che ha la superficie di parchi più ampia d’Europa, ma ce tanta tanta incuria, alberi piantati e lasciati morire poiché manca la manutenzione, così si sostituiscono di nuovo e si lasciano morire ancora, così che la ditta di vivai che ha l’appalto incassa soldi e paga la mazzetta all’assessore o il dirigente di turno…ma per favore.