È così difficile capire che nelle democrazie liberali i capi di governo non querelano?

Meloni porta in tribunale Canfora che le ha dato della neonazista. Intanto, Almirante non si sarebbe offeso. E poi, come D’Alema, lei non capisce che chi detiene il potere deve accettare critiche e anche insulti. Ecco perché (da HuffPost Italia)

           

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Donatella Di Bari, il professore alludeva alla mancata presa di distanza netta dall'ideologia da cui proviene la presidente del consiglio, non già il presidente, è una donna non un uomo. La Meloni pur essendo diventata capo del governo grazie alla costituzione antifascista , non ha mai preso le distanze in maniera decisa dalla famiglia politica di provenienza ossia dal nazi/fascismo di Mussolini ultimo atto a cui gli eredi tutt'ora si ispirano. IL professore voleva significare che nell'intimo questi signori rimangono legati a quella ideologia, basta pensare che il presidente del senato ha numerosi cimeli del duce. Chi è al potere , in un sistema democratico, deve aspettarsi critiche e perfino offese di carattere politico, ovviamente non certo su aspetti relativi a questioni personali. In realtà il professore ha esercitato questa facoltà una critica politica. Se Giorgia si è sentita colpita non c'è nessun problema a rispondere alla critica o all'offesa, con tutti i mezzi che ha a disposizione basterebbe rispondere con i potenti mezzi comunicativi a sua disposizione che quello che dice il proff. non è vero e che lei non si riconosce in quello che afferma. Invece si rivolge alla magistratura per intimorire e per evitare in futuro qualsiasi critica e per altro la nostra eroina non gradisce a prescindere da quello che si dice. E' noto e visibile il fastidio con cui ascolta in parlamento e fuori le critiche delle opposizioni sfoderando atteggiamenti teatrali con mimica e cambio di voce.


Angelo Doino le parole sono atti volontari...se uno per quanto colto intelligente stimato dà del neonazista al presidente del consiglio della nostra nazione ,seppure non votato da lui ,in un momento storico difficile in cui ci sono rigurgiti neonazisti e antisemita, non ha il diritto di usare un linguaggio inappropriato che non c'entra niente con le sue idee che vanno rispettate appieno ma se espresse con rispetto e appropriatezza storica... è giusto in ogni caso contestualizzare l espressione e mi auguro per il suo intelletto di essere stato molto frainteso il professore... perché davvero se uno intelligentone come lui dà del nazista a chi ci governa e dovesse avere ragione c è da avere paura...io spero che con l'età a volte alcuni freni si abbattono ..non credo comunque che si debba mettere in dubbio il diritto di questo intellettuale di dire cio che pensa con le parole che ha scelto, né il diritto di alcuni a sostenerlo , ma anche il diritto della meloni di difendere quella che lei ritiene una grave offesa nelle sedi più opportune senza per forza che lei debba ritenere l esternazione del prof una ironica frase visto che il prof non mi pare scriva libri di satira politica


Che poi, ma quale “democrazia liberale” in Italia? Il sistema politico e mediatico è nelle mani di una ristretta oligarchia socio-economica, che tutela gli interessi (e ne viene lautamente ricompensata in cambio) dell’oligarchia statunitense-anglosassone-israeliana. Il tutto, magistralmente rappresentato dal bacino di Biden alla Meloni, uno dei punti più bassi e umilianti degli ultimi decenni.
A ben vedere, il “liberalismo” se la passa benissimo, dato che i gruppi di interesse privati sono fortissimi e hanno in mano il Paese. Quanto alla “democrazia”, beh… esiste ancora solo come forma (andiamo ancora a votare e si “dibatte liberamente”) ma non come sostanza (nei fatti, il Paese è saldamente nelle mani di un’oligarchia la cui direzione politica è difficilmente influenzabile attraverso le elezioni e il Parlamento)


Simone Angeletti libera critica in libero stato. E tutti sono criticabili, soprattutto chi ci rappresenta e governa, perché non possiamo lasciare che chi ha il potere ne abusi senza limiti e senza essere cacciato se è il caso.
Oppure bisogna essere tutti tesserati alla propaganda di stato?... questo in effetti è molto da neonazisti! E poi non volete essere definiti tali...
E poi che uno diventi improvvisamente un professorino solo perché non sta dal vostro lato politico è ridicolo. Ma hai idea di quale sia la rilevanza mondiale di canfora come filologo prima di chiamarlo professorino? Oppure uno deve sempre farsi andare bene tutto perché se non obbedisci all'ideologia di regime e oso addirittura criticare vieni punito severamente? (Ops! Ecco ritornare il neonazismo... è sorprendente!) Solo i prof schierati possono esprimersi e le cose che nom vanno bene non vanno notate ma nascoste se no vieni esautorato. Complimenti a chi si offende quando si sente dare del nazista!


Davide Lamagni eh si la Meloni è proprio una neonazista. Lo dimostra il fatto che ha voluto le elezioni popolari dando voce alla democrazia contro un governo di sinistra che non ha vinto nessuna elezione (ma scommetto che in quel caso tu non pubblicavi commenti dandogli dei neo nazisti) elezioni che ha vinto regolarmente. Ma come si permette di predicare questa democrazia questa qua ???

E poi è talmente neo nazista e di conseguenza il governo è fascista che ti permetti di scriverlo online, su un social aperto al mondo e nessuno ti verrà mai a rendere conto delle cagate che scrivi

Pirla


Antonio Dinozzo ho scritto indipendentemente dall'ideologia politica. Il termine nazista significa nazional socialista, non è un'accusa. Non credo altri presidenti, di una certa LEVATURA politica, lo farebbero. Con questa operazione il presidente del consiglio, che già sappiamo non brilla certamente per stile, non ha fatto altro che confermare le critiche che le vengono mosse. Critiche mosse non soltanto in Italia. Siamo finiti perfino sul Wall Street Journal, sempre per fatti negativi. Berlusca che versa l'ampollina di acqua sacra, che fa le corna, che fa battute sulle etnie, che grida ai ricevimenti per essere poi ripreso dalla regina di Inghilterra. Non bastava tutto questo. Ci dovevamo classificare anche come mimi




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