Annalisa madrina del Roma Pride 2024: "Sono Sinceramente orgogliosa"

"Sarà una grande festa in onore della libertà di essere, concetto per me centrale nelle canzoni e nella vita, per una società che possa dirsi civile"

           

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Anziché guardare il dito, guarderei la luna: notare l'uso della parola "sinceramente" nella dichiarazione. Casualmente, è il titolo della canzone più famosa e in voga della cantante in questione. L'omosessualità (condotta attinente alla sfera privata di uomini adulti, quindi insindacabile e inviolabile) non c'entra, come neanche la politica. Qui c'è solo mercato, vendita, prezzo. Se fossi omosessuale, mi sentirei gravemente offeso, usato, trattato da 12enne. Ma è quello che succede quando si porta la sfera dei corpi nel pubblico foro nell'epoca nichilista, in cui lo stesso foro è solo un centro di scambio, non già di riflessione. E badino bene gli amici omosessuali: se mai un giorno la direzione del mercato dovesse andare in senso contrario ai diritti delle persone gay, questi stessi campioni così "sinceramente" interessati alle loro tematiche, si trasformeranno in feroci omofobi


Io non ho mai capito i quale modo una sfilata carnevalesca con gente seminuda che si struscia pubblicamente (e questo a prescindere che si tratti di omosessuali, eterosessuali, bisessuali o tutto quello che vogliamo) possa convincere chiunque la pensi diversamente (sbagliando eh) che l'omosessualità sia una cosa normale. Dico sbagliando perché l'omosessualità è una cosa normale, poi uno può condividere la cosa o no e deve essere altrettanto libero di esprimere la propria opinione (senza fare danno a nessuno). Mio padre ad esempio, nato nel 1922, la pensava in maniera molto diversa e dubito che avrebbe cambiato idea vedendo certe buffonate. Credo fermamente nella rivendicazione dei diritti e delle libertà, ma le pagliacciate ottengono l'effetto opposto. Semmai incancreniscono un dibattito sterile tra pro e contro. Si creano solo altre divisioni in un popolo già diviso su tutto, che litiga su ogni puttanata e che mai una volta si trovasse unito e compatto sulle questioni serie che inevitabilmente riguardano tutti a prescindere dai gusti sessuali, il genere, il colore della pelle, la religione e altre amenità


Onestamente mi pare che questi artisti si schierino per i diritti gay solo per un tornaconto personale a livello di fanbase.

Capiamoci bene, siamo per la libertà sessuale, ma ricordatevi che questi artisti fanno tutto solamente per soldi, lo spiega già il fatto che per fare successo sono costretti a cantare purtroppo delle canzoncine da jingle pubblicitario nonostante Annalisa abbia una bella preparazione e una gran voce ️

P.S. ( visto che arriverà sempre il buontempone che fa la battuta "pensate a fare il karaoke", anticipiamo che facciamo serate karaoke ma anche musica dal vivo (suonata) abbiamo uno studio di registrazione facciamo produzione musicale testi musica ed arrangiamenti, siamo musicisti in primis, poi facciamo anche serate di intrattenimento dal dj set al karaoke ai balli ecc...)


Beatrice Ballarini Azz... Pure questa ha chiamato i rinforzi online.
Disoccupata anche tu? Trovi solo casi umani e inizia a piacerti la patata?
Fai solo diagnosi online o pure i tarocchi a domicilio per pagare le rate dell'AIFONE? Combatti il patriaKato anche tu guardando il B movie della Cortellazzi 4 volte in un mese e scrivendo boiate sui soZial?
Hai finito la raccolta fondi-elemosina per operare il gatto randagio?
Quando cresci dillo a papino che magari si è rotto di mantenerti mentre studi fuffologia.
Ripeto:
Quando non ho di meglio da fare mentre sto al PC mi rivolgo a quelle come te che mi diverto a perculare per quante boiate scrivono.
Poi siete tutte uguali, omologate nel vostro nulla cosmico: z1_t3_ll3, gattare, canare, vegane, psicofemministe avvelenate contro il mondo kattivone di questi maskiacci patriaiKi, pro Palestina, senza figli, ne lavoro serio, ne certezze e tossiche di soZial. Aria fritta al cubo per darsi un tono e riempire i vuoti del non sense.
La colpa è dei vostri genitori che non vi hanno mai detto di no ad ogni vostro capriccio e scemenza.
Datti da fare che papino non vivrà in eterno e su TroyFans ora c'è troppa concorrenza.


Massimiliano Martinelli credo che chi non ha capito una beata fava,sei proprio tu. In questo triste paese la libertà di poter vivere in serenità il proprio orientamento sessuale è utopica. Se non te ne fossi accorto esiste ancora tanta discriminazione e anche violenza gratuita contro gay e lesbiche. E questa fregnaccia che le manifestazioni come il gay pride siano in ultima analisi delle carnevalate, è tipico del benpensante italico medio. Quello che per intenderci dice cose tipo:" Non sono razzista ma..." Ed è in quel ma che si palesa tutto quello che non è mai uscito dall'amigdala del tamarro italico. L'ultima frontiera del patriarcato. Siamo talmente aperti di mentalità che abbiamo dovuto aspettare il 1981 per abrogare quella mostruosità del delitto d'onore. Il bel paese fondamentalmente non è mai uscito dal medioevo. Negarlo è non solo puerile, ma anche profondamente ipocrita.


Elisa Sala mi trovi in prima fila a gridare che ognuno deve essere completamente libero di fare ciò che gli pare, se non infrange le leggi, non offende e non danneggia gli altri. Ma non dirmi che certi personaggi nelle sfilate gay non si vestono (o si svestono) e non si truccano e non esibiscono immagini e slogan per fare colpo e provocare. Mettono in scena uno spettacolo di cui essi sono gli attori, non c'è niente di "normale". Il mondo è pieno di persone normali che non rientrano nei due generi codificati e -almeno nelle società civili- nessuno ha nulla da ridire o da ridere, a nessuno alla fine importa. Perché essi stessi sentono il bisogno di sottolineare la propria "diversità"? Credo che non ci sia motivo di essere orgogliosi per un'appartenenza sessuale, come per l'appartenenza a un gruppo etnico o a una regione geografica. Ognuno dovrebbe essere orgoglioso di se stesso solo per ciò che fa.


Federica Priston Quando non ho di meglio da fare mentre sto al PC mi rivolgo a quelle come te che mi diverto a perculare per quante boiate scrivono.
Poi siete tutte uguali, omologate nel vostro nulla cosmico: z1_t3_ll3, gattare, canare, vegane, psicofemministe avvelenate contro il mondo kattivone di questi maskiacci patriaiKi, pro Palestina, senza figli, ne lavoro serio, ne certezze e tossiche di soZial. Aria fritta al cubo per darsi un tono e riempire i vuoti del non sense.
La colpa è dei vostri genitori che non vi hanno mai detto di no ad ogni vostro capriccio e scemenza.
C U R A T I e datti da fare che papino non vivrà in eterno e su TroyFans ora c'è troppa concorrenza.


Ebbasta no? Tutti predicatori e brave persone, puri e paladini della "libertà". La libertà e' assumersi la responsabilità delle proprie scelte in silenzio senza cercare di imporle agli altri come virtu' superiori facendo prediche pubbliche. Ma ormai nel mondo della musica si fa e si dice quello che conviene per racimolare due lire e un po di popolarità. E' la guerra dei poveri. Questa e' la tendenza da seguire oggi per non farsi nemici, poi domani si farà e si dira' quello che consiglia il manager/pubblicista quando cambierà la tendenza. Meglio concentrarsi a fare gli artisti e non i messia per favore, che oggi sentire della musica decente e' cosa rara.


Massimiliano Pirolli peccato che io ragiono con i numeri, non con le chiacchiere.
Nel 2005 c'erano 1.111.500 musulmani su una popolazione di 58 milioni di persone, quindi era musulmana l'1,92% della popolazione.
Nel 2021 i musulmani erano 2.700.000, cioè il 4,9% della popolazione.
Per cui in 16 anni sono cresciuti del 3%.
Quindi, a questo ritmo, per arrivare al 51% di musulmani in Italia, occorrono "solo" altri 245 anni e quattro mesi.
Questo ovviamente nell'ipotesi che in tutto questo periodo i giovani che provengono da famiglie musulmane che vivono in occidente rimangano tutti credenti, senza prendere invece esempio dai giovani provenienti da famiglie cattoliche, che iniziano a stufarsi delle favolette. Poco probabile, direi.


10ºMassimiliano Martinelli rispetto il suo punto di vista, ragionevole, tra l'l'altro. La inviterei però a considerare anche un altro punto di vista, cioè la storia secolare e millenaria di queste persone che non solo sono state sempre discriminate, ma torturate, violentate picchiate, seviziate allontanate, portate al suicidio e rifiutate anche, spesso, dagli stessi genitori. La drammaticità che permane ancora oggi, ad esempio la pena di morte nei paesi islamici e la ghettizzazione nei paesi cosiddetti democratici, ha fatto sì che per poter emergere ed essere considerate persone come tutti, li ha portati a manifestarsi in modo in fondo teatrale, spettacolare (cosa differisce dalle loro manifestazioni, l'esecuzione musicale e canora di un Achille Lauro?) e una cosa è certa... loro non fanno del male a nessuno, sono pacifici e assolutamente rispettosi degli altri..(l'eccezione ci sarà pure, per carità, ma noi eterosessuali, cosa possiamo insegnare loro? Il femminicidio in cui sappiamo davvero essere eccellenti esecutori? Io cercherei, invece, di capire la sofferenza che c'è dietro i loro sguaiati e provocatori comportamenti, questo modo di esporsi plateali, dietro la loro gestualità burlesque, e forse fare un mea culpa per come li abbiamo sempre trattati... Quando saranno davvero accolti veramente, non solo a parole, probabilmente non avranno più bisogno di implorarci la loro liberazione vestendosi da guitti e drag queen! Perché, nella quasi totalità, li stiamo tenendo ancora prigionieri, schedati e condannati dalla nostra cultura omofoba e reazionaria...dalla nostra inciviltà, dalla nostra ignoranza