Cento miliardi di alberi intorno alle nostre città: così salveremo la Terra dalla crisi climatica

Uno studio uscito su “Nature Cities” stima che piantando nelle aree periurbane si potrebbe assorbire una quantità significativa di CO2

           

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Marco Castello potrebbe anche essere, ovviamente bisogna vedere come sono stati raccolti dati che almeno a livello locale sembrano paradossale. Qui nella terra dei cachi per esempio si considera "bosco" anche una superficie che subisce un taglio "ceduo" tale da impedirne la ricrescita per decenni, le "strade forestali" che li attraversano, o terreni agricoli abbandonati e non ancora ri-naturalizzati.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che l'umanità ancora campa di rendita grazie al clima "costruito" in ere geologiche durante le quali le terre emerse erano completamente ammantate da foreste.
Se oggi si registra un 5% in più rispetto a due secoli fa, che poi già fa ridere perché il risultato è il confronto tra due valori stimati uno dei quali su due secoli fa, significa nulla.
Per mitigare il clima almeno localmente bisognerebbe sfruttare tutta la superficie disponibile per far crescere alberi.


Adesso, almeno lungo la mia strada, sono spariti sotto piastrelle e sassi colorati anche i giardini per cause precise :invecchiamento dei proprietari e costi esagerati per la manodopera. Così anche lungo gli argini dei fossati spariscono piante ed alberi. L'avidità del danaro, le spese quotidiane per la sopravvivenza, gli aumenti delle innumerevoli bollette (ci manca quella per pagare l'aria inquinata che respiriamo) mangiano ai pensionati e ai "pagati" o "sottopagati" con busta paga (non ai lavoratori in nero con secondo stipendio o anche terzo) le poche entrate per consentirsi il lusso di una piccola pianta da curare perché sia un generoso albero, che rallegra la vista.


Massimo Baldeschi una legge che dica chiaramente che i benefici portati dagli alberi sono di gran lunga superiore a possibili rischi o danni, che questi ultimi sono responsabilità di chi se li cerca (tipo chi passeggia sotto alberi urbani maltrattati durante un temporale, chi corre in moto su strade affiancate da pini, eccetera), e che pertanto tutti gli alberi su terreno pubblico o privato sono sotto l'autorità di un Ente centrale che abbia come scopo la loro cura ed aumento di numero, unico autorizzato a prendere decisioni in merito e ad emettere sanzioni pesantissime contro chiunque altro li tocchi compresi i pubblici amministratori.


Gli alberi e le piante tutte trasformano la co2 in ossigeno di giorno e l’ossigeno in co2 di notte. Fotosintesi insegnateci a tutti dalle elementari.
Ovvio che questo avviene nel periodo di maggior rigogliosità del fogliame, cioè in estate per la maggior parte delle piante alle nostre latitudini, escludendo alcune specie sempre verdi ma che comunque hanno un loro ciclo.
Certo.., più verde c’è, più co2 viene assorbita e più il calore assorbito è poi rilasciato viene controllato. Anche con semplice erba per esempio, anche questo ci viene insegnato dalla tenera età.
Il dissesto idrogeologico… e tante altre belle cose ci viene insegnato…!
Poi però non ci viene insegnato il male che fa la speculazione e gli interessi di pochi sulla testa di tutti, e qui cade il castello dorato…


Viviana Salamon Matteucci se rileggi ho scritto “un’era” non “l’era”. Ma riuscite a leggere porca miseria? Che noia. Non ricordo il nome, sono 4. Una di quelle è stata colpa della troppa vegetazione. Guarda che se nella tua testa c’è tipo l’idea che io pensi che le piante facciano male, ti consiglio di levartela subito questa idea. Ripeto una di queste 4 ere dell’estinzione di massa era dovuta alla troppa vegetazione. Lo sai si che le piante bruciano ossigeno? Te lo ripeto: c’è stata un’era in cui la troppa vegetazione ha distrutto il pianeta. Serve un equilibrio o uccidi tutti compreso il pianeta.




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