1º ISRAELE BOMBARDA UN EDIFICIO DIPLOMATICO IRANIANO
Israele ha bombardato l'edificio adiacente all'ambasciata iraniana a Damasco. L'edificio faceva parte dell'ala del personale consolare dell'ambasciata, forse la residenza dell'ambasciatore. Ci sono diversi morti; le prime notizie parlano di un importante personaggio iraniano che sarebbe stato ucciso, ma non si tratta dell'ambasciatore. Secondo alcuni media ebraici, Ziyad al-Nakhalah, segretario generale della Jihad islamica palestinese, sarebbe stato assassinato durante l'attacco a Damasco; tuttavia, non c'è ancora alcuna notizia concreta.
Indipendentemente da chi fosse l’obiettivo, si tratta di un’escalation estremamente significativa. L'attacco ad una struttura diplomatica, in un paese terzo - che peraltro Israele bombarda un giorno si ed un altro pure - rappresenta un atto gravissimo, che conferma lo stato di confusione-disperazione in cui versa il governo Netanyahu. Ormai impantanato da sei mesi a Gaza, dove a parte la politica genocida (che gli costa un isolamento mondiale) non ha ottenuto alcun vero risultato militare, né strategico né tattico, si muove secondo una linea suicida del giorno per giorno, cercando un pretesto per trascinare in guerra gli Stati Uniti - nella convinzione che ciò sia possibile, e che possa apportare qualche vantaggio.
Gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira anche la periferia di Hanin, nel sud del Libano.

️UPDATE
Il generale di brigata Mohammad Reza Zahedi della Forza Quds dell'IRGC è tra i morti.

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