Ikea a Firenze consegne a domicilio in bici: è la prima città in Italia

Firenze si conferma città chiave nel percorso di transizione di IKEA Italia verso l’utilizzo di energia pulita che porterà entro il 2025 a realizzare il 100% delle consegne a casa dei clienti a zero emissioni

           

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Evidentemente lei vive una realtà sua. Se uno stato permette l’arrivo di forme nuove di “ lavoro/schiavismo” come i rider senza una legislazione e soprattutto senza un ccnl , è ovvio che vi siano delle mostruosità , ma è proprio per questo che il sindacato si sta battendo … e non è l’unica battaglia , mentre il mondo faceva l’apericena i diritti conquistati dai nostri nonni e genitori se ne andavano a farsi benedire !!! Comunque si informi e vedrà che ci sono già delle sentenze contro lo sfruttamento delle piattaforme verso i rider , e non è stato certo il singolo rider con il proprio avvocato a creare ciò ! Buona vita


Emanuele Pasculli Avetta sono perfettamente consapevole della possibilità di incidenti gravi in auto. Quando facevo ricerca in Spagna e talvolta tornavo in Italia con mio figlio piccolo in auto, ho visto di tutto, compreso un'auto che a Nizza, ci è passata sopra la testa dopo essere uscita dal viadotto sopra di noi, ho schivato divani e pancali saltellanti sulla autostrada e tanto altro. Ma lei non ha risposto alla mia domanda per cui deduco che non conosca le strade a grande scorrimento a cui mi riferisco, ma che da dieci anni percorra in bici strade tranquille, in centro storico, forse ztl. Qua stiamo parlando di strade a scorrimento veloce, sulle quali transitano bus, centinaia di auto e camion, anche articolati. Mi auguro che si prendano le dovute precauzioni per tutelare i corrieri che con cargo bici anche a pedalata assistita, dovranno percorrere dette strade. Un minimo di riflessione sulla sicurezza di chi ci garantisce un servizio, mi sembra doveroso.


Isabella Delindati certo, dal 2019 c'è una legge che prevede un contratto con una paga minima fissa oraria (e NON in base alle consegne effettuate) , sulla base di quella prevista dai CCNL affini, e la tutela assicurativa contro gli infortuni e contro le malattie professionali, a carico del committente in base al tasso di rischio della prestazione. Fra le altre cose è stato istituito il divieto di cottimo, l’estensione della disciplina antidiscriminatoria e quella a tutela della libertà e dignità del lavoratore prevista per i lavoratori subordinati. Ma noi sappiamo bene come i lavoratori subordinati siano sempre stati trattati e sfruttati.
Per me non è una buona notizia.